Re: Tarantino, cinema & metavita

Inviato da  Calvero il 23/5/2010 15:15:53
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Ma non ci penso neanche. Quel film entra di diritto nella lista tipica degli anni '80. Come disse Paolo Rossi (il comico, per distinguerlo dagli altri 20.000 omonimi) "dopo gli anni di piombo sono arrivati gli anni di merda".
E di merda furono veramente, alla grande, specie per i sopravvissuti della generazione dei ventenni degli anni '70, chi era in galera e chi no - e chi non era in galera non era sicuro di essere stato fortunato, specie nel convivere con la generazione di ventenni piu' idioti della storia del mondo, quelli degli anni '80, per l'appunto. Una decade in cui farlocchi e tamarri facevano trend perche' erano diventati i consumatori e spettatori privilegiati da svezzare (i ventenni appunto) e quelli un po' piu' anziani che avrebbero dato la scalata alla societa' nei disastrati anni '90, come il nostro Tarantino, appunto, dimostravano tutta la loro capacita' di vendersi al migliore offerente dopo essere passati indenni e nascosti per gli anni '70. Ed in un mondo dove il Satori veniva identificato con le Timberland ed il nirvana con il giubbotto Monclair, quel cazzo di film con squinze replicanti con le spalline alte, Blade Runner, ci entra di diritto come simbolo dell'esprit d'etat degli anni di cacca di Reagan, della Tatcher e di Demichelis. L'ho visto di nuovo il mese scorso e sia io che mia moglie l'abbiamo abbandonato per vedere qualcosa di piu' eccitante come la vernice che asciuga.


Caro Pike io sapevo perfettamente che tu detestavi Tarantino, quindi, la continuazione in inglese era una cortesia esplicitamente tecnica. Non vuoi farmela? nessun problema. Io volevo trovarla ma non l'ho trovata. Grazie per la collaborazione la prossima volta farò a meno di chiedertelo

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E non certo su un 3D su quella puttana demente di Tarantino, che sta alla storia del cinema come "Il Lando" sta alla storia del Fumetto d'Autore e che ha l'unico pregio di avere alzato il livello di tutti gli altri, compresi Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Lui non cerca neanche l'effetto fascinazione del Pubblico Bambino: va direttamente al cuore del problema facendo film che la generazione di American Pie puo' andare a vedere senza vergogna perche' la vergogna non sa piu' cosa sia anche se sono delle merde totali da ogni punto di vista.


Per tutto il resto, dei moventi e di una certa analisi sociale, in linea di massima posso tranquillamente riscontrare la veridica linea in cui quegli anni 80 hanno sfruttato i turbini emozionali di un momento, piuttosto di un altro. La tua visione, in senso stilistico, lascia il tempo che trova.. ovviamente sono opinioni, ma questa tua analisi oggettivamente non mette neanche un sassolino sulle capacità stilistiche di Regia e sceneggiatura. Senza contare che l'epilogo di Blade Runner l'ho messo proprio a sublimazione di un ragionamento a indicare come certi fattori facciano presa sull'immaginario collettivo. Quindi, senza tanti giri lunghi da picconatore, ho anche sostenuto per vari aspetti quel che dici tu.

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E poi, cos'e' quella frasaccia che fai dire all'Ispettore Callahan??????


..è una licenza che mi sono preso io e che so perfettamente non ha detto Callahan. Mi rifacevo proprio al tuo ragionamento sulle masse. Che comunque non hanno le finezze analitiche che qui si discutono, e abbracciano un atavica esigenza di rudezza, né più né meno.

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Porca Puttana, lui non direbbe mai niente di cosi' Tarantinesco! La frase e': "Come on, punk, make my day!" (che potrebbe essere tradotto con difficolta in, grossomodo: " Su, schifezza, raddrizzami la giornata", ma non suona affatto bene lo stesso). Ho sempre immaginato che il vecchio Clint lo dica ad un Tarantino che tenta la sua fortuna e cerca di estrarre il suo obiettivo a tracolla venendo colpito a morte da Eastwood con una Cinepresa da 70 millimetri fatta cadere da 16 metri d'altezza cosi' che Quintino muoia come ha diretto, in un mare di succo di pomodoro rancido.


Personalmente, Pike, mi spiace ma stai dimostrando di essere più Tarantiniano tu che no io ( e io non lo sono). Ma il Cinema non lo vedo come un Transfert che cerca una coerenza e una onestà col mondo che ci circonda. Io lo vedo come un fattore altamente artistico al di là dei tempi e dei moventi, che ha una presa emozionale sui nostri cuori, e a sua volta ragiono su come psicologicamente si ciba dei nostri archetipi Junghiani. Questa è la mia opinione. Cosa che ho messo in relazione, con la visione di un bambino in senso personale e sequenze che, ti piaccia oppure no, appartengono alla storia del Cinema.

Sulle tue disquizioni e analogie alla Lando, le trovo di pelle e poco sensate.. le capacità registiche di Tarantino non viaggiano su questi parametri. E questo non significa che non ve ne siano di migliori. Nessuno lo mette in dubbio e io non l'ho mai sostenuto.

Citazione:

Visto cosa capita, ad evocarmi?


... se va bene a te, mi dispiace... che ti devo dire?

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