Re: Tarantino, cinema & metavita

Inviato da  temponauta il 23/5/2010 15:36:12
Vi dico come la penso io.
Il cinema vende prima di tutto emozioni, e poi, quando è davvero di qualità, ti porta anche a riflettere su messaggi o contenuti che hanno un valore oggettivo, che trascende cioè dalla narrazione del film.
Non conosco bene i film di Tarantino, essendo molto più orientato verso la fantascienza, ma, rimanendo comunque sul generale, ritengo che pretendere che tutti percepiscano le stesse emozioni di fronte allo stesso film significa parlare di un pubblico di replicanti alla Blade Runner.
Calvero non potrà mai avere le mie stesse emozioni, se non altro perchè la sua cultura cinematografica, che io non ho, aggiungerà emozioni per quanto riguarda la qualità tecnica di certe inquadrature, particolari passaggi ad effetto, dialoghi stringati ma efficaci, ecc.
Quindi avremo emozioni per la vulgata ed emozioni per gli intenditori.
Ma in sè e per sè le stesse emozioni sono diverse da soggetto a soggetto: c'è chi si emoziona per le frasi dure dell'ispettore Callaghan
e chi, come me, preferisce l'educazione di un cavaliere Jedi.
Lo stesso vale per i messaggi su cui riflettere: senza tante distinzioni di genere, è evidente che i film basati sulla violenza e sulla sofferenza generano emozioni più forti (quantitativamente) delle storie sentimentali (qualitativamente).
Insomma, la mia idea è che se ognuno deve criticare l'altro per come apprezza un film o un autore e prova a spiegarlo, senza capire (o facendo finta di non capire) che i film si vivono "diversamente", si finisce solo nel classico mercato a fare a chi urla più forte nella stupida convinzione di attirare più clienti.

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