Re: INCEPTION - la consistenza dei sogni (no spoiler)

Inviato da  Calvero il 18/10/2010 3:27:54
Citazione:

Mi sembra che matrix lo abbia fatto, con una semplicità/complessità che è due spanne sopra Inception, pur anche se lo stesso Matrix non sviluppa idee del tutto originali.


C'è una differenza sostanziale. Matrix non si pone attraverso una sceneggiatura che, come un enigma, ha il suo perché nel concetto "sogno o son desto?". Matrix si pone come "rivelazione" che scinde il concetto di realtà illusoria messa in discussione dai "dormienti" e cerca la sua spiegazione attraverso un percorso chiamiamolo di "illuminazione". C'è una battaglia da vincere tra le MACCHINE e l'UOMO imprigionato (lasciamo perdere il resto delle implicazioni filosofiche eccetera eccetera...), la cui sfida è IL MEZZO attraverso la ricerca della consapevolezza.

edit

La sospensione della credulità - in Matrix - messa in moto nello spettatore, e il film stesso, non riguardano un "gioco" di Matrioske nei livelli onirici (realtà, ricordiamolo, mai obiettivamente definite in Inception) .... anzi, Matrix, al di là di essere fantascienza, è un film che si muove in maniera razionale, anche se in maniera complessa e articolata.

E lo spettatore non viene, mai, messo nella condizione di doversi domandare: ma i protagonisti cosa hanno vissuto effettivamente? Le linee di confine si tracciano man mano, poiché non sono legate alla suggestione dell'amletico dubbio sopra riportato... ma, anche se con lentezza, si rivela l'arcano in maniera ineluttabile. Come ineluttabili e cristalline rimangono le posizioni dei "giocatori" in campo. Parlo di Matrix ovviamente.

Sul discorso - semplicità/complessità - possiamo anche tranquillamente asserire: DIECI spanne sopra Inception.

Citazione:

Le idee che vengono sviluppate in questi film non sono veramente "geniali" perchè viene privilegiata la strada di ricondurre tutto a degli schemi fissi, il più delle volte imposti dalla propaganda o dal desiderio di essere capiti e dall'essere sicuro che messaggi di vario tipo arrivino nella testa delle persone.
Sono dell'opinione che se un autore pensa più a farsi capire dal pubblico o a mandare messaggi più o meno subliminali, o ricchi di metafore più o meno palesi, è chiaro che lui stesso resta intrappolato nella sua stessa rete.


Più che plausibile.

Citazione:

Il cinema americano degli ultimi anni si è rivolto non a caso alla fantascienza, perchè la fantascienza ancora permette molti giochini all'interno di un discorso di ripetitività di alcune trovate, e il lato fantastico degli stessi permette loro di coprire i buchi lasciati aperti dalla scarsità di trovate con situazioni paradossali che poi portano lo spettatore ad arrivare da solo a doversi cercare delle risposte logiche.
Quando tutto finisce restano solo delle domande, dei punti interrogativi.


Sì e no, a mio parere. Poiché, infatti, proprio le nostre discussioni vertono sul comprendere quanto questo sia applicabile a quest'opera. Lo è veramente? E qui ritorna la domanda che a mio vedere non ha avuto ancora una risposta chiara:

è necessario, o anche solo proponibile, sviluppare trame che rappresentino gli stati onirici e la loro interazione con la realtà?

.. per ora il sassolino sulla bilancia io lo metto a favore di Inception, che non lo trovo ancora come una sorta di scorciatoia/inganno. E le tesi di Manfred continuo a giudicarle criptiche e forzate... e sono pronto a rivedere la mia posizione, no problem

Citazione:

Parlo della coerenza dello sviluppo di una trama o di un'idea. All'interno di un film anche fantascientifico ci deve per forza essere. E' normalmente la discriminante tra una storia credibile e una raffazzonata.


Ma perché scusa? nel momento stesso in cui un ipotesi giustifica lo sviluppo della vicenda, la coerenza c'è. Se il film (o meglio la vicenda) fosse tutto il sogno di Di Caprio, tutti i torni contano (come diceva Totò) ... dove sta scritto che l'autore deve proporre o mostrare la soluzione?

Citazione:

Se ciò non fosse possibile allora il cinema ha detto tutto con il surrealismo.
Quindi prendiamo atto che ci troviamo di fronte ad una nuova ondata di cinema surrealista mascherato da metafore (sempre le solite) e ce ne torniamo a casa.


Oddio, può essere


Citazione:

Chiedersi se quello che si è visto è sogno o realtà non mi sembra il massimo del coinvolgimento emotivo- filosofico- intellettuale.


Io direi che è fastidioso, assolutamente fastidioso. Questo sì. Ma il coinvolgimento invece io lo trovo proprio in questo risultato. Una fusione tra - concetto rappresentato - ... e spettatore. Arte.

Citazione:

Anche all'uscita di un ristorante io spesso mi chiedo la differenza tra sogno e realtà. Il sogno è quello di mangiare bene, la realtà sono i soldi con cui ho pagato il conto.


... credo che nessuno possa dissentire

COMUNQUE

Quando in Matrix, al termine del Film, Neo (proprio come Superman quando si cambiava d'abito) esce dalla cabina telefonica e vola via ... lo spettatore comprende perfettamente lo sviluppo della trama perché il cerchio si chiude con rigore.

Lo stato onirico, nella logica cinematografica di Inception, è comunque subordinato a una vita ipoteticamente reale. E la trascende. La fonde. Ma i confini NON ci sono. Non c'è una prigione mentale costruita da un altra entità nemica. E' sogno.

Inception è proprio filosofico/surreale e meno fantascientifico. Matrix, nella sua logica cinematografica, è un ipotesi fantascientifica, ma razionale.

Non c'è proprio paragone a mio vedere.

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