Re: Lucy e Lucy - Psiche e Miracoli

Inviato da  polaris il 7/10/2014 11:19:51
Finalmente ho visto il film e posso contribuire con i miei 2 cents alla discussione. (Attenzione SPOILER)

Questo film tenta di fare ciò in cui era già riuscito Kubrick con la sua Odissea: sognare la trascendenza umana attraverso l'evoluzione.

Lucy tratta del tema gnostico della conoscenza salvifica, l'unica differenza con Kubrick è che ad un certo punto dell'Odissea la conoscenza - rappresentata dal supercomputer HAL-9000 - diventa un ostacolo per David Bowman (l'uomo-arco nietzscianamente teso sull'abisso), il quale si vede costretto a disattivare HAL, ormai fuori controllo, per poi andare in trip e rinascere come Bambino delle Stelle, come Superuomo.

L'elemento che invece accomuna i due film è senza dubbio la droga, ambrosia blasfema che concede la trascendenza o meglio: l'evoluzione.

2001 venne girato durante il boom psichedelico degli anni '60 e la scena che precede la rinascita dell'astronauta Bowman è chiaramente un trip acido che, come ricordava sempre Aldous Huxley, era in grado di aprire "le porte della percezione".

È interessante notare come in entrambe le pellicole la conoscenza non sia una ottenuta tramite fatica quanto piuttosto concessa da forze esterne, aliene. Nel caso del film di Kubrick la scimmia Guarda-la-Luna riceve la prima scintilla d'intelletto dal monolito extraterrestre mentre Lucy si vede impiantare la droga all'interno del proprio organismo dai gangster taiwanesi, per lei "alieni" dato che non solo non li ha mai visti ma non parla nemmeno la loro lingua.

Altrettanto interessante è il fatto che la conoscenza appena acquisita viene ben presto utilizzata a scopi violenti: la scimmia compie il primo omicidio della Storia mentre Lucy uccide i suoi carcerieri.

L'amore in questo film c'è ma scompare mano a mano che Lucy diventa più "divina", in un processo non dissimile a quello del dottor Manhattan di Watchmen.

Quando Lucy è all'ospedale per farsi rimuovere il sacchetto di droga prova l'improvviso impulso di chiamare sua madre per comunicarle il proprio amore.

In una scena successiva la ragazza bacia il poliziotto francese ma non è un bacio appassionato bensì un mero strumento «Per non dimenticare», come dice la stessa protagonista.

Lucy, come il dottor Manhattan, sta dimenticando di essere umana mano a mano che la sua divinizzazione procede. L'esatto contrario - ad esempio - di una visione cristiana, dove Dio, facendosi uomo, viene incontro agli esseri umani, avvicinandosi ad essi, chiamandoli a sè.

Lascio perdere la dissertazione sul Tempo come prova dell'esistenza delle cose perché non è altro che una mera sega mentale di Besson. La reazione di Morgan Freeman (che, come sempre, interpreta Morgan Freeman) alla "rivelazione" della semidivina Lucy è quantomeno comica; in questo sono d'accordo con mc.

Anche Lucy, come Bowman prima di lei, va in "trip" fino all'inizio della storia dell'Umanità, per incontrare la sua antenata scimmiesca in una riproposizione sacrilega del tocco divino rappresentato nella Cappella Sistina, forse per "donarle" la vita, come viene detto sia all'inizio che al termine della pellicola.

Come gli alieni di 2001 (per chi avesse letto i libri di Clark) alla fine Lucy si libera della propria materialità, per divenire evoluzionisticamente uno "spirito", una entità universale presente ovunque e per sempre.

Il trionfo di Prometeo.

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Nel complesso il film è noiosetto. La storia poteva essere intrigante ma secondo me non è stata sviluppata a dovere da Besson, che ha preferito un approccio da action thriller piuttosto che indagare di più sulla natura umana e divina.

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