Re: V for Vendetta !

Inviato da  Trimegisto il 23/3/2006 18:21:41
Carissimi,

mi sento chiamato in causa visti i miei studi di regia, il fatto di lavorare nell'industria cinematografica e la mia passione per la settima arte.

Premesso che nella nostra societa' c'e' una grave carenza per quel che riguarda lo studio e la comprensione del linguaggio delle immagini, ormai la forma piu' diffusa di comunicazione e la piu' incisiva sulle "masse", mi permetto di fare alcune considerazioni: anzitutto, come gia' qualcuno ha notato, e' ridicolo e da ignoranti dare giudizi su qualcosa, in questo caso un film, senza conoscerlo, in questo caso senza averlo visto; un trailer e' uno strumento di marketing che serve a veicolare un prodotto a prescindere dai suoi contenuti per cercare di attirare il maggior numero possibile di "clienti". Possiamo discutere della sua qualita' quanto vogliamo, senza pero' dimenticare la sua natura prettamente commerciale (a proposito, tutti i cultori dei giustamente grandi Cohen si ricordano il trailer di Lebowski, Fargo, ecc.? no? check it out!).

Un film va analizzato per poterne parlare con giusta causa.

Il processo di analisi prescinde dalla prima visione dove, per effetto del meccanismo di immedesimazione, siamo troppo coinvolti dalla (e nella) storia per poterne valutare appieno il significato e le valenze. Solo la maggior parte dei critici (ahime') riesce a scrivere recensioni di pagine semplicemente assistendo (spesso) solo all'inizio ed alla conclusione del film.

Purtroppo il meccanismo di una seria analisi prevede almeno tre visioni (in realta' quattro); la prima volta ci si lascia trasportare dal film, ne seguiamo le vicende attraverso gli occhi e le emozioni del/i protagonista/i. A questo livello possiamo dare un giudizio complessivo sulla storia cui abbiamo assistito del tipo: mi e' piaciuta, mi ha coinvolto, era appassionante, mi ha lasciato totalmente indifferente, era noiosa, e' qualcosa che ho gia' visto e rivisto, ecc.
Se siamo spettatori attenti riusciamo gia' ad intravedere non solo il significato generale della storia ma anche la morale che vi sta dietro (in particolare se il film e' ben fatto), quel messaggio non detto esplicitamente che rimane a livello subconscio e che influenzera' le nostre emozioni e la percezione del mondo ad un grado piu' profondo.

Alla seconda visione, un tempo piu' facile perche' non dovevi abbandonare la sala una volta finito lo spettacolo ed eventualmente sostituita dal "dibattito" o confronto con amici o presenti, si puo' procedere all'analisi dell'opera; visto che conosciamo gia' la storia, possiamo cercare di non rimanerne coinvolti e passare ad analizzare la suddivisione in scene e la grammatica delle immagini: inquadrature, movimenti di macchina, costruzione della scena, ecc. insomma, la cosiddetta destrutturalizzazione. Scomponiamo il lavoro nelle sue piu' piccole parti per analizzarlo con piu' precisione.
In questa fase diviene importante conoscere almeno gli elementi principali della grammatica delle immagini, cosa assai rara dal momento che nessuno ci ha mai insegnato le basi di questo linguaggio a scuola.
Che significato ha questa particolare inquadratura? Cosa comprende? Cosa lascia fuori? Come e' composta? Che movimento ha? Che commento sonoro c'e'? E cosi' via...
Puo' sembrare noioso, ma quello che si scopre ricorrendo all'analisi ci permette di avere una comprensione dell'opera altrimenti impossibile, di distinguere un mestierante (o un cane) da un maestro.

Una volta esaurita l'analisi delle singole scene siamo pronti a rivedere il film per osservare come queste esistono in relazione l'una con l'altra, pronti a comprendere il processo dialettico del film, a dare e comprendere i significati di questa relazione di scene in un contesto piu' ampio che ci permette di capire le vere intenzioni del regista, di comprendere appieno il messaggio che passa attraverso le immagini e la storia che ci viene mostrata... MOSTRATA! non raccontata, per cui siamo noi a crearci il cosiddetto "filmino" in testa, ma mostrata, per cui il filmino continuiamo a farcelo (ovviamente) ma sulla base fortissima di cio' che vediamo proiettato; siamo infatti noi a riempire gli "spazi vuoti" lasciati dal montaggio ed e' per questo che ciascuno vede un film diverso dal proprio vicino di poltrona, "riempiendolo", filtrandolo e valutandolo secondo la propria esistenza.

Ecco, allora si che saremo in grado di dare un giudizio degno di questo nome su di un film.

Mi si potra' obiettare che non tutti hanno la possibilita' o i mezzi per effettuare un'analisi del genere; daccordo, allora bisogna interrogarsi sul significato di fruizione di massa dell'opera d'arte, che apre ad una discussione ancora piu' interessante e complessa.

Non sono un presuntuoso elitario che si vanta delle (poche) conoscenze acquisite, ma senza una riflessione costante su cio' che ci circonda, su cio' che viviamo, sul reale (quale che esso sia) cosa siamo? Pecore. Che hanno senz'altro la loro vita, le loro emozioni, la loro sensibilita', che sanno godere delle cose dell'esistenza... ma ad un piano inferiore, riduttivo, che esclude una complessita' ed una vastita' che, in quanto esseri umani, abbiamo il diritto (e forse il dovere) di ricercare.

Questa credo sia la lezione che ci insegna l'arte, in qualsiasi sua forma.

Chiunque puo' provare quel senso di ... estasi... di fronte a quale che sia la manifestazione artistica in questione, da un paesaggio al tramonto alla piantina bagnata di rugiada, dalla storia che ci sentiamo raccontare intorno a un tavolo ad un quadro esposto in un museo e cosi' via...

Possiamo accontentarci di questo (ed e' gia' tanto al giorno d'oggi), o cercarne le ragioni, investigare il nostro sentimento e cio' che lo ha provocato per avere una migliore comprensione del mondo e di noi stessi, per crescere, affascinandoci, nell'incessante domanda: chi siamo, dove siamo, come siamo... ma soprattutto dove andiamo o dove possiamo andare.

Il tutto generato da un post sempliciotto che criticava qualcosa senza conoscerla.

Forse devo farmi vedere da un dottore... (allopatico o omeopatico?)

P&L

PS

Non ho ancora visto il film... ci andro' questa sera visto che e' uscito nella versione Imax... USA... bigger is better...hehehehehe

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