Re: Complotto e giornali ....

Inviato da  GreatGig il 16/12/2006 2:22:07
Ieri Repubblica pubblicava un editoriale in prima pagina di Timothy Garton Ash. Un pezzo davvero duro nei confronti della politica estera dell'amministrazione Bush. Definisce la guerra in Iraq una guerra basta su "falsi pretesti", che ha portato gli iracheni ad uno "stato di natura hobbesiano" causato dalla guerra civile; definisce un "terribile disastro" l'operato di Bush; critica duramente la politica attuale Usa in Afghanistan poichè non ha isolato i talebani nè catturato bin Laden ("meno di metà dell'opera") e ora il paese vede il pericolo serio di intraprendere la via irachena verso la guerra civile.

Detto ciò, Garton Ash considera "legittimo" l'intervento in Afghanistan dopo i fatti dell'11 Settembre e in particolare se ne esce con quest'affermazione: "In principio furono gli attacchi dell'11 Settembre. E' importante sottolineare che nessuno onestamente può darne la colpa a George W. Bush"

Vorrei sottolineare l'avverbio "onestamente" (non conosco l'originale inglese).
Ora le ipotesi alternative sull'11 settembre sarebbero liquidate non solo come ridicole, già smentite, fantasiose, pazzoidi, "farfalle", ma anche come disoneste.
In un articolo così pesante contro Bush, la cosa mi ha colpito.
Che sia la solita accusa di speculazione verso chi pubblica libri o film sul "complotto"? (accusa diffusa tra i debunker e non solo)
Che si riferisca all'onestà intellettuale di chi si occupa dell'argomento? ("ci sono le immagini, inutile metterle in discussione", altra frase molto diffusa purtroppo)
Che stigmatizzi un pregiudizio antiamericano di tutti coloro che sollevano dubbi sull'11/9? (e che storto o morto evocano tutti un coinvolgimento diretto o indiretto dell'amministrazione tuttora al governo).
Qualcosa d'altro?

In ogni caso, tale accusa mi sembra molto grave, soprattutto pensando agli stessi parenti delle vittime che fra i primi avanzarono dubbi sulla verità ufficiale. E che rientrano quindi nella definizione di disonesti.
Maggiore preoccupazione mi suscita l'idea che a quell'articolo sul giornale non seguiranno repliche di alcun tipo, sull'argomento.
Anzi, essendo lo stesso articolo molto duro con Bush, magari seguiranno editoriali più "moderati" verso la politica estera Usa.

Che sia il caso di inviare a Repubblica una email collettiva del sito (e di quant'altri), per difendere se non altro la buona fede di chi continua a porre domande sull'11/9?
Altre idee?

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