Re: 11 Settembre: ritrovato esplosivo nelle Torri, ora e’ ufficiale

Inviato da  edo il 8/4/2011 23:44:59
Posto la risposta alla mia sollecitazione riguardante i crolli del wtc, da parte di un architetto ex docente universitario orientato a credere alla versione ufficiale:

Scusa se la risposta non sarà breve.
1° Il comportamento dell'acciaio alle alte temperature è ben conosciuto e
descritto in tutti i manuali di fisica applicata.
2° Questo comportamento costituisce uno dei principali motivi che sconsigliano
l'uso dell'acciaio nelle strutture portanti degli edifici;
3° L'acciaio ha tuttavia grandi pregi, in particolare nel rapporto fra il peso
proprio della struttura in rapporto ai carichi accidentali, oltre alla grande
facilità di congiunzione di parti di una struttura complessa (saldatura,
bullonatura come torre Eiffel, viti e dadi ecc.);
4° Un compromesso accettato sopratutto negli USA, meno in Italia dove le
strutture completamente in acciaio sono pochine, è quello di proteggere la
struttura dalle alte temperature in vari modi (se vuoi approfondire sfoglia un
manuale di tecnica delle costruzioni al capitolo "Protezione dell' acciaio
dalle alte temperature";
5° Il progetto di un edificio importante in acciaio prevede quindi un vero e
proprio progetto della protezione dalle alte temperature;
6° La protezione in questione ha un costo in genere molto elevato e vengono
quindi adottate sempre soluzioni di compromesso (come sempre nell'ingegneria)
che non pregiudichino la convenienza economica di ogni costruzione (che viene
dimenticata ahimè solo per i monumenti funebri!);
7° Oltre a questo, nelle strutture dei moderni edifici multipiano, grazie alle
possibilità offerte dal calcolo computerizzato, vengono adottati sistemi
strutturali complessi con numerosissimi nodi non gerarchici (cioè non c'è
struttura principale e secondaria) rendendo possibili soluzioni fino ad alcuni
anni fa irrealizzabili per le difficoltà del loro calcolo se eseguito
manualmente (circolo di Mohr si chiama il metodo) dovendo tenere conto delle
deformazioni elastiche assorbite dalla struttura in ambito elastico (cioè prima
della deformazione permanente che anticipa il collasso) sia per soluzioni in
acciaio che per quelle in altri materiali (cemento precompresso e non, legno
lamellare, ecc...);
8° Nelle strutture complesse di questo tipo la vulnerabilità è dovuta anche a
sollecitazioni non previste che vanno a sovrapporsi fra loro secondo un sistema
di probabilità tutt'altro che prevedibile (in genere si riesce appena a
descrivere in modo "solo qualitativo" l'evento a posteriori, e non
"quantitativo" perchè troppo complesso nella misurazione);
9° Mi pare già materiale sufficiente a descrivere la enorme complessità di una
risposta sicura e, per quanto mi riguarda, poco interessante.

Certamente negli USA e anche da qualche altra parte si guarderà con sospetto
ogni progetto di stutture "limite" essendo giustificate solo o soprattutto da
ragioni di convenienza e non di sicurezza.

Se qualche esperto è in zona, è gradito il suo contributo. (a me, personalmente, sembra una non risposta).

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=4&topic_id=6229&post_id=191948