Re: Crollo Torri Gemelle: perché si parla di effetto pancake?

Inviato da  rox il 24/7/2006 17:35:10
Mi sto avvicinando alle teorie alternative del 9/11 cercando tutti i possibili riscontri tecnici a favore di una o di altri ipotesi.
In due settimane ho cercato di documentarmi su tutto ciò che circola da mesi in rete per recuperare il tempo perduto
Poi mi è venuta l'dea di sfruttare i motori di ricerca di pubblicazioni tecnico scientiche di divulgazione per lo più accademica.
Ho trovato ben poche pubblicazioni su riviste di ingegneria, molto su quelle di psicologia-medicina sugli impatti emotivi e sociali dell 11-9, fatta eccezione per una pagina di un certo prof. Genady Cherepanov esperto di meccanica della frattura e docente presso la Florida International University. Da una ricerca sul sito di LC non risulta ancora citato.
La pagina rimanda al sito http://www.genadycherepanov.com/ dove vi è una sezione dedicata al 9-11. In due file scaricabili in pdf viene esposta la sua personale opinione sul probabile collasso seguendo la teoria della frattura meccanica . La trattazione è molto specifica e di non facile lettura anche per ingegneri che non siano del settore.

Dalla lettura del sito emergono però importanti considerazioni:

1) La versione ufficiale è palesemente falsa. Cherepanov confuta apertamente l'articolo di Bazant e Asce comparso nel Journal of Engineerings Mechanics che sta alla base della versione ufficiale e dimostra che un carico di tipo dinamico come quello ipotizzato non avrebbe comunque permesso il raggiungimento di tensioni limite delle strutture dei piani sottostanti tali da provocare il collasso così come si è manifestato.

2) Cherepanov introduce la sua teoria basata sull' onda di propagazione della frattura meccanica che permetterebbe di giusticare la polverizzazione del cemento e la presenza di fenomeni simili alle esplosioni avvertite durante il collasso che si propagherebbe con velocità compatibile con la caduta libera, lasciando in questo modo aperte altre strade di ricerca che necessiterebbero di finanziamenti e risorse per andare avanti

3) Cherpanov (che a giudicare dal numero di pubblicazioni e qualità di riviste non sembra l'ultimo arrivato), denuncia come tutti i suoi articoli sull'argomento inviati a riviste non hanno trovato alcun editore o referees disposto a pubblicarli. Confessa che è come se tutto il mondo scientifico si fosse allineato dietro a un paio di nomi altisonanti che hannno elaborato la versione ufficiale in maniera da chiudere a priori qualsiasi dibattito.

4) Nel suo sito riporta anche la teoria cospirazionista e ne traccia una breve cronistoria facendo intendere come la dinamica del crollo sia molto più vicina a quella della demolizione controllata e comunque concorda con l'ipotesi che il solo impatto e successivo incendio non possono avere portato al quel tipo di crollo.

La sua teoria vuole essere un alternativa a entrambe le versioni o per lo meno getta un sasso per vedere se è possibile cominciare una ricerca seria sulle reali cause del crollo senza per forza dover sposare teorie cospirazionistiche smuovendo il mondo scientifico e cercando di far emergere i dubbi palesi e legittimi che tutti dovrebbero avere.

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