Re: Renzo Piano parla a vanvera del crollo delle Torri

Inviato da  roberto55 il 5/12/2006 16:13:11
Buonasera a te, Abulafia.

Devo essermi spiegato male.

Io volevo dire questo: il giudizio di Piano, cinque anni fa, era di certo un parere dato a caldo e un po’ improvvisato.
I dati che forniva erano senza dubbio approssimativi.

Però, se oggi Piano la pensa ancora come allora (… e su questo, dicevo, non sappiamo nulla), la sua opinione diventa un giudizio autorevole, proprio perché dato da uno dei più grandi architetti del mondo.

Sono appunto i cinque anni trascorsi che possono trasformare una cosa buttata là a caldo in una valutazione di rilevante importanza.

… inoltre: non son d’accordo con te, Abulafia, sul fatto che “la sostanza si legga nel testo e non nel nome a fondo pagina”.
Penso, ad esempio, che tu possa convenire sul fatto che se roberto55 dice che la pittura di Hartung (nel mio avatar) è una boiata pazzesca… questo giudizio valga assai poco.
Se, al contrario, uno storico dell’arte del XX secolo parla di Hartung come di una vetta nel campo della pittura informale… questo parere ha una dimensione ben differente.

(OT: di quelli che fanno saltar su Max Gallo: roberto55 adooooooora Hartung. Un sorriso a Max ).

D’altra parte è pur vero quel che dici, Abulafia: confondere calore con temperatura è un grossolano errore.
Ma che ne sappiamo che Piano abbia usato esattamente quelle parole, nell’intervista?...
C’è di mezzo il giornalista che ne ha raccolto la testimonianza… e i giornalisti, quanto ad approssimazioni, son campioni del mondo. Magari l’architetto ha detto temperatura e il giornalista ha scritto “calore”…

Non credo che Renzo Piano sia proprio digiuno d’ingegneria.
Le sue opere si sono sempre caratterizzate per una fusione molto innovativa tra spazi e volumi, da una parte, e, dall’altra, le tecniche ingegneristiche necessarie alla realizzazione di quelle forme.

roberto

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