Teba ha scritto:
Figura 3: Si consideri la sezione superiore della torre come un blocco di peso mg. Dal momento che l’accelerazione del blocco è stata misurata 0,64g verso il basso, la forza netta che agisce su di esso deve essere 0,64mg. La forza gravitazionale è mg, quindi la forza normale diretta verso l’alto deve essere 0,36mg. La sezione superiore ed inferiore dell’edificio esercitano forze uguali ma di verso opposto l’una contro l’altra, quindi il carico sulla sezione inferiore dell’edificio risulta essere il 36% del peso del blocco superiore.
Richiamando esplicitamente la Terza Legge di Newton si pone questo risultato sotto un’altra luce. Dal momento che le forze nella loro interazione sono uguali ed opposte, il blocco in caduta esercita una forza uguale a solo il 36% del suo stesso peso contro la sezione inferiore dell’edificio. In altre parole, fin tanto che il blocco in caduta sta accelerando verso il basso noi abbiamo il contro-intuitivo risultato che la forza che esercita sulla sezione sottostante dell’edificio è nettamente minore del suo stesso peso statico. Risulta difficile immaginare come un blocco superiore che esercita una forza di solo il 36% del suo peso statico possa distruggere sino al terreno la più grande, più resistente e non danneggiata sezione inferiore della torre, dal momento che l’edificio, a qualsiasi altezza, era stato disegnato per sopportare il peso al di sopra di esso di diverse volte. Tenendo conto di un fattore di sicurezza compreso 3 e 5 [12], l’accelerazione osservata implica che quasi il 90% delle resistenza della sezione inferiore dell’edificio deve essere stata eliminata da forze che vanno oltre il supposto “pile driver”, suggerendo che era in atto una sorta di demolizione controllata.
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