Hiram Abif è un personaggio simbolico
Gli arredi del tempio
13 Salomone fece venire da Tiro Chiram, 14 figlio di una vedova della tribù di Neftali; suo padre era di Tiro e lavorava il bronzo
L'origine della massonera è la tradizione gnostica, che al tempo dei templari era preservata dagli arabi perchè in europa la chiesa aveva censurato tutto[omiss]ma era diffusa in tutto il medio oriente, fino all'india e la cina.
La tradizione gnostica è rappresentata da ermete ed il suo discepolo toth in egitto
Non ci vedo una contraddizione.
Il sufismo è espressione di quello gnosticismo che rappresenta, secondo i massoni, la radice di tutte le religioni del mondo
Quindi anche del Bene Tleilax.
A parte che l'alfabeto aramaico[omiss]è il precursore dell'alfabeto arabo
Il primo alfabeto aramaico era basato sulla scrittura fenicia, ma col tempo sviluppò un proprio stile "squadrato". Gli antichi Israeliti e altri popoli di Canaan adottarono questo alfabeto per le proprie lingue, così al giorno d'oggi è più noto come alfabeto ebraico. Questo è il sistema di scrittura usato per l'aramaico biblico e per altri scritti ebraici in aramaico.
in cui è scritta la bibbia[omiss]ma il punto non è che J e B sono come noto i nomi delle due colonne del tempio di salomone, ma il significato in arabo che tali nomi hanno per i massoni.
Tanakh
I libri che compongono l'attuale Tanakh, cioè la cosiddetta 'Bibbia ebraica' (termine però improprio in quanto 'Bibbia' è tipicamente cristiano) sono stati composti in un ampio lasso di tempo che va dal X secolo a.C. alla metà del II secolo a.C. Sono scritti in ebraico, con alcune appendici in aramaico in alcuni libri più recenti. La maggior parte di tali testi sono stati caratterizzati da una tradizione orale più o meno prolungata prima che si arrivasse a una vera e propria redazione scritta (per la maggior parte degli oracoli profetici, considerati 'con sicurezza' parola di Dio, la stesura scritta deve essere avvenuta in tempi relativamente brevi). In particolare il V secolo a.C., in corrispondenza con il ritorno in Giudea dei deportati ebrei dall'esilio babilonese, si rivelò cruciale per il passaggio dalla fase orale a quella scritta, soprattutto per i 5 testi della Torah (leggi toràh) o pentateuco e per i libri che descrivevano la storia del popolo d'Israele, i cosiddetti 'profeti anteriori': Giosuè, Giudici, 1-2 Samuele, 1-2 Re.
La prima e più notevole differenza è quella che esiste tra il canone ebraico e quello cristiano. Il canone ebraico comprende unicamente i libri dell'Antico Testamento; quello cristiano, oltre ai libri dell'Antico Testamento, comprende anche quelli del Nuovo, corrispondenti al secondo periodo della Rivelazione. Quanto poi ai libri che costituiscono l'Antico Testamento, i protestanti concordano con gli ebrei quanto a numero e quantità, mentre i cattolici si scostano da essi, accettando anche i cosiddetti libri deuterocanonici, cioè quelli compresi nel canone alessandrino. Tali discordanze trovano la loro giustificazione storica nel fatto che già presso gli ebrei dell'età anteriore a Cristo esistevano due canoni diversi. Il primo, degli ebrei palestinesi, e perciò detto palestinese, ammetteva come ispirati solo i libri scritti in ebraico, e li ripartiva in tre gruppi: 1. la Legge (Tora) o Pentateuco (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio); 2. i Profeti (Nebi'im), anteriori (Giosuè, Giudici, Primo-Secondo libro di Samuele, Primo-Secondo libro dei Re) e posteriori (Isaia, Geremia, Ezechiele e i dodici profeti minori: Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia); 3. gli scritti (Ketubim) [Salmi, Proverbi, Giobbe, Cantico dei Cantici, Rut, Lamentazioni, Ecclesiaste, Ester, Daniele, Esdra, Neemia, Primo-Secondo libro delle Cronache o Paralipomeni]. Il secondo canone, quello degli ebrei ellenizzati di Alessandria, o alessandrino, comprendeva sia i libri scritti originariamente in ebraico o aramaico e conservati solo nella traduzione greca, sia quelli scritti, forse, originariamente in greco
Se un massone nel 1874 diceva che il vero significato rituale di quelle parole deriva dal loro significato in arabo, un segreto che viene rivelato al 30° grado, questo la dice lunga sull'origine dei loro rituali.
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