Re: Nuovo Umanesimo ovvero Culto di Lucifero. La Religione del Nuovo Ordine Mondiale.

Inviato da  Santaruina il 15/4/2006 16:06:50

Ammesso e non concesso che il documento citato da Brown non sia frutto di pura invenzione romanzesca (ricito il Manzoni, notevole precedente letterario), non è detto che la volontà di Brown di portarlo come "prova a suo carico" non sia essa stessa un artificio letterario. Lo scrittore non si è mai dichiarato ufficialmente sostenitore delle tesi riportate nel romanzo. In quest'ottica, ciò che mi desta più sospetto è l'accanimento della Chiesa contro certe "rivelazioni": se non ci fosse qualcosa dietro, quale sarebbe la paura di mostrare elementi evidentemente di fantasia? Forse c'è una forma di "azione preventiva" per evitare di "smarrire fedeli"?

Chiariamo una volta per tutte la questione “Codice Da Vinci”.

La storia nasce quando tre studiosi indipendenti e un po’ ingenui, Baigent, Leigh e Lincoln, negli anni 70 “ritrovano” dei documenti “storici” nella Bibliotheque Nationale di Parigi, raccolti sotto il titolo di “Dossiers Segreti”.

In questi documenti si narra del Priorato di Sion, ordine che nasce nella Gerusalemme del XII secolo e che custodisce un grande segreto, ovvero il fatto che Gesù e Maria Maddalena hanno avuto degli eredi, da cui discendono i Merovingi, la prima stirpe reale Francese.

Dell’ordine sarebbero stati Gran Maestri nei secoli Leonardo, Bacone ed altri grandi personalità, fino all’ultimo Gran Maestro, tale Plantard.

Gli stessi studiosi, che poi scrivono il best seller “Il santo Graal”, nel corso dell’indagine si chiedono spesso se per caso siano vittime di qualche “burla”.

E in effetti di burla si tratta, come ammetterà in seguito lo stesso Plantard, personaggio interessante, fondatore di un ordine neo templare,già consigliere di De Gaulle e legato agli ambienti dell’estrema destra francese.

Plantard ammette che era lui stesso ad aver compilato i “Dossiers Segreti” e ad averli fatti trovare agli autori.

La storia sembra risolta, ma decenni dopo compare Dan Brown che ispirandosi al libro di Baigent Leigh e Lincoln scrive il famoso codice, in cui si riprendono tutte le tematiche dei “Dossiers Segreti”.
Dan Brown nell’introduzione scrive che i fatti raccontati sono realtà storica, e che i documenti che lo provano si trovano nella Bibliotheque Nationale di Parigi, riferendosi ai “Dossiers Segreti”, già riconosciuti come falsi dal loro stesso autore venti anni prima.

I casi sono due: idiozia o malafede.
Questa introduzione verrà in seguito tolta in alcuni stati, poiché palesemente infondata, ma il danno è ormai fatto.

Molti credono di aver davanti un romanzo che narra veramente di fatti provati storicamente, considerato anche che avendo una enorme tiratura viene letto anche da persone che non posseggono la minima preparazione culturale per valutare il contenuto dell’opera.

La malafede dell’intera operazione è quindi evidente, così come l’attenzione che gli organi di “informazione” hanno riversato su di un romanzo per il resto modesto ed ingenuo, decretando così un successo altrimenti inspiegabile.

Blessed be

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