Re: Con la scusa dell’ Ambientalismo. Da Malthus alla Carta della Terra, passando per il Club di Rom

Inviato da  Santaruina il 29/10/2006 23:56:17
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In principio: Malthus
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"chiunque nasce in un mondo già oggetto di appropriazione privata e non ritragga i mezzi di sussistenza né dai propri genitori né dal proprio lavoro, non ha alcun diritto di essere mantenuto; in realtà egli è inutile in questo mondo. Alla gran mensa della natura non c'è alcun piatto che lo attende. La natura gli comanda di andarsene e non tarda a mettere in esecuzione il suo ordine."
Thomas Robert Malthus

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Nel 1798 [Malthus] pubblicò "An essay of the principle of the population as it affects the future improvement of society" (Saggio sul principio della popolazione), in cui sostenne che l'incremento demografico avrebbe spinto a coltivare terre sempre meno fertili con conseguente penuria di generi di sussistenza a arresto dello sviluppo economico.La teoria demografica di Malthus ispirò la corrente del malthusianesimo che sostiene il ricorso al controllo delle nascite per impedire l'impoverimento dell'umanità. Malthus pubblicò inoltre Investigazione delle cause del presente alto prezzo delle derrate (1800) e Saggio sulla rendita (1815), in cui formulò la teoria della rendita differenziale.

Influenze
L'influenza della teoria di Malthus sulla popolazione fu molto alto, influenzò economisti come John Maynard Keynes o David Ricardo.
L'idea di Malthus della “Lotta per la sopravvivenza” dell'uomo ebbe una influenza decisiva su Charles Darwin e la sua teoria dell'evoluzione.
Un altro esempio famoso è stato il libro del 1972 Rapporto sui limiti dello sviluppo del Club di Roma


da wikipedia.
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Dalla concezione etica dell'utilitarismo al principio di utilità in politica

L'utilitarismo moderno nasce in Inghilterra tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo in un contesto sociale in forte espansione economica e si pone come base di un pensiero etico per una società trasformata dallo sviluppo industriale e dalle intense attività commerciali che hanno mutato l'aspetto urbanistico delle città e delle campagne e di conseguenza hanno determinato la nascita di nuove classi sociali.
L'ottimismo dei fisiocrati che vissero i cambiamenti economici li portava a pensare che il progresso economico avrebbe comportato l'aumento del benessere di tutte le classi sociali, e che, in ogni caso, non avrebbe mai potuto danneggiarne alcuna.
Gli avvenimenti però che si svilupparono in Inghilterra negli ultimi trent'anni del XVIII secolo dovevano smentirli severamente e nel modo più completo.[...]

L'utilitarismo nacque anche dall'esigenza, che i nuovi tempi imponevano, di rendere l'azione dell'uomo indipendente dai valori religiosi, da ogni considerazione oggettiva del bene e del male.
Il pensiero filosofico di riferimento era l'illuminismo che però in Inghilterra conobbe caratteristiche diverse da quello francese e tedesco, in quanto meno ideologicamente orientato, più pragmatico.[...]

L'utilitarismo diviene una scuola di pensiero nel XVIII e XIX secolo con Smith, Bentham, Mill, Ricardo e Malthus: nel concetto di utile rientra l'idea di ciò che può provocare vantaggi, beni e felicità; ma l'utile è tale nel momento in cui procura vantaggi non solo nel singolo individuo, ma anche per tutta la società.[...]
Malthus pubblicò nel 1978, ma sotto forma anonima, la prima edizione del suo "Saggio sul principio di popolazione".
Una seconda edizione notevolmente modificata comparve nel 1803, e questa volta con il nome dell'autore.[...]
Malthus sottolinea che la ricchezza può aumentare senza che per questo migliori la situazione di ogni singolo individuo.
Anzi, un miglioramento siffatto non può assolutamente verificarsi se il numero dei membri della società cresce altrettanto e più rapidamente della quantità dei beni disponibili per la soddisfazione dei loro bisogni..[...]

"Nel suo "Saggio sul principio della popolazione" del 1798 [...] T. Malthus descrisse la "necessità" del genocidio sistematico.
Si noti come la tendenza genocida resta la caratteristica invariante dell'empirismo britannico di allora e di oggi.
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“Tutti i bambini nati in eccesso rispetto a ciò che sarebbe necessario al mantenimento della popolazione a questo livello debbono necessariamente perire, a meno che per loro non sia fatto posto dalla morte di persone adulte.
Per questo occorre facilitare e non prodigarsi inutilmente e stupidamente a ostacolare quelle operazioni della natura che producono quella mortalità; e se temiamo le troppo spesso ricorrenti visite delle forme orrende della fame, noi dobbiamo assiduamente incoraggiare le altre forme di distruzione che noi costringiamo la natura ad usare.
Invece di raccomandare l'igiene ai poveri, dobbiamo incoraggiarli ad abitudini opposte.
Nelle nostre città dobbiamo costruire le strade più strette, sovraffollare le case con più persone e sollecitare così il ritorno della peste.

In campagna dobbiamo costruire nei pressi delle acque ristagnanti ed incoraggiare particolarmente gli insediamenti in zone palustri ed insalubri.
Ma soprattutto dobbiamo deprecare i rimedi specifici contro l'esplodere delle malattie e quelle persone bene intenzionate, ma che errano grandemente, che credono di rendere un servizio all'umanità ideando dei sistemi per eradicare completamente i particolari disordini."[...]

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