Re: Con la scusa dell’ Ambientalismo. Da Malthus alla Carta della Terra, passando per il Club di Rom

Inviato da  Santaruina il 29/10/2006 23:56:46
_______________________

Il Club di Roma
________________________

“Cercando un nuovo nemico contro cui unirci, pensammo che l’inquinamento, la minaccia dell’effetto serra, della scarsità d’acqua, delle carestie potessero bastare ...
Ma nel definirli i nostri nemici cademmo nella trappola di scambiare i sintomi per il male.
Sono tutti pericoli causati dall’intervento umano ...
Il vero nemico, allora, è l’umanità stessa”.

Club di Roma, The First Global Revolution, 1991
______________________

Il Club di Roma fu fondato nel 1968 dall'italiano e piemontese Aurelio Peccei, insieme a premi Nobel, leader politici e intellettuali, fra cui Elisabeth Mann Borgese.
Il nome del gruppo nasce dal fatto che la prima riunione si svolse a Roma, presso la sede dell'Accademia dei Lincei alla Farnesina.
È una associazione non governativa, non-profit, di scienziati, economisti, uomini d'affari, attivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di stato di tutti e cinque i continenti.
La sua missione è di agire come catalizzatore dei cambiamenti globali, individuando i principali problemi che l'umanità si troverà ad affrontare, analizzandoli in un contesto mondiale e ricercando soluzioni alternative nei diversi scenari possibili.
In altre parole, il Club di Roma intende essere una sorta di cenacolo di pensatori dediti ad analizzare i cambiamenti della società contemporanea;
Conquistò l'attenzione dell'opinione pubblica con il suo Rapporto sui limiti dello sviluppo, pubblicato nel 1972, il quale prediceva che la crescita economica non potesse continuare indefinitamente a causa della limitata disponibilità di risorse naturali, specialmente petrolio.


Il Rapporto sui limiti dello sviluppo

Il Rapporto sui limiti dello sviluppo, commissionato al MIT dal Club di Roma, fu pubblicato nel 1972.
Donella Meadows ne fu l'autrice principale.
Il rapporto, basato sulla simulazione al computer World3,[1] predice le conseguenze della continua crescita della popolazione sull'ecosistema terrestre e sulla stessa sopravvivenza della specie umana. Il titolo della traduzione italiana è improprio: avrebbe dovuto essere Rapporto sui limiti della crescita.
In estrema sintesi, le conclusioni del rapporto sono:

1. Se l'attuale tasso di crescita della popolazione, dell'industrializzazione, dell'inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse continuerà inalterato, i limiti dello sviluppo su questo pianeta saranno raggiunti in un momento imprecisato entro i prossimi cento anni.
Il risultato più probabile sarà un improvviso ed incontrollabile declino della popolazione e della capacità industriale.

2. È possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed economica, sostenibile anche nel lontano futuro.
Lo stato di equilibrio globale dovrebbe essere progettato in modo che le necessità di ciascuna persona sulla terra siano soddisfatte, e ciascuno abbia uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale umano.

Nel 1992 è stata pubblicato un primo aggiornamento del Rapporto, col titolo Beyond the Limits (oltre i limiti), nel quale si sosteneva che erano già stati superati i limiti della "capacità di carico" del pianeta.

__________________________


__________________________

Questa la presentazione ufficiale.
Per approfondire l’immagine che il Club di Roma da di sé, è possibile consultare il sito www.clubofrome.org , dove si potrà avere conferma di come questa organizzazione non governativa abbia a cuore le sorti del pianeta e dell’umanità, e di come ritenga che l’unica soluzione sia l’affidamento del potere decisionale ad organismi soprannazionali, che abbiano una visione globale dei problemi.

Sarà utile fornire qualche ulteriore notizia.
Il Club di Roma venne fondato nel 1968 su iniziativa di Aurelio Peccei, desideroso di dare un valido contributo affinché si accelerasse quel processo che avrebbe portato al governo mondiale.
Al suo invito risposero vari “programmatori del futuro”, professori, diplomatici, industriali, provenienti da tutto il mondo.

Il libro di Peccei “La Qualità Umana” divenne la base del pensiero fatto proprio dall’ala politica della NATO.
Peccei fu per trenta anni a capo del Consiglio Economico dell’Istituto Atlantico, una succursale civile della Nato, e fu a lungo tra i maggiori dirigenti della Fiat di Gianni Agnelli.

Secondo lo studioso dr. John Coleman “il Club di Roma è un gruppo di copertura, un matrimonio tra i grandi investitori anglo-americani e delle vecchie famiglie oligarchiche europee. La chiave per la riuscita del controllo globale sta nella capacità di provocare e quindi di gestire grandi crisi economiche”
(del dottor Coleman si veda anche : Club of Rome -Committee of 300 subversive body).

Il Club di Roma viene finanziato dall’istituto German Marshall Fund, un nome alquanto neutro che non richiama oltremodo l’attenzione.
I suoi membri, tra i quali molti appartenenti anche alla NATO ed al Club di Roma, comprendono tra gli altri David Rockefeller, Gabriel Hague della compagnia Hanover Trust, Milton Cage presidente della Ford Foundation, il principe Filippo di Inghilterra, mr. B.R. Gifford, presidente dell’Istituto Russel Sage Foundation, Guido Goldman dell’Aspen Istitute.
Il German Marshall Fund finanziò per cinque anni anche la Nato.

Il Club di Roma ha delineato la politica della NATO fino ad oggi, e le due organizzazioni interagiscono come una sorta di vasi comunicanti.


_______________________

da movisol.org :

Nel maggio 1967 si era tenuta a Deauville, in Francia, un’importante tappa preparatoria, la “Conferenza sullo squilibrio e la collaborazione tecnologica transatlantica” organizzata dal Comitato tecnologico e scientifico della NATO e dal Foreign Research Institute della Pennsylvania. Quest’ultimo organismo era diretto dall’ambasciatore americano presso la NATO Robert Strausz-Hupe.
Hupe, Bundy e Brzezinski provengono tutti dal vivaio di W.Y. Elliott, [...]: una cordata di personaggi tra i quali spicca anche Henry Kissinger, che facendo riferimento all’Inghilterra di Russell egemonizzò la politica estera USA del dopoguerra.
Il loro scopo è riassunto in un articolo di Strausz-Hupe, pubblicato sul quaderno trimestrale Orbis nel 1955, intitolato “L’equilibrio del domani”.
Il periodo tra il 1955 ed il 2005 è descritto da Strausz-Hupe come l’epoca “dell’impero universale americano”.
La missione del popolo americano, si dice nell’articolo, “è sotterrare gli stati nazionali, coinvolgere le loro popolazioni in strutture più ampie, e con la sua forza incutere timore agli eventuali sabotatori del nuovo ordine sottomettendoli ...
Per i prossimi cinquant’anni circa, il futuro appartiene all’America. L’impero americano e l’umanità non saranno contrapposti, ma saranno soltanto due nomi dell’ordine universale all’insegna della pace e della felicità. Novus orbis terrarum”.

Per raggiungere tale obiettivo strategico l’arma più micidiale impiegata da questo stesso raggruppamento è stata la politica ecologista seguita dalle associazioni da esso fondate.
Subito dopo quella conferenza Brzezinski scrisse il libro “L’america verso l’era tecnotronica” e Peccei scrisse il libro “Verso l’abisso”.
Brzezinski individuava così il nuovo corso storico: “Una spaccatura in tre direzioni tra tre sistemi di vita: quello rurale arretrato, quello industriale urbano e quello tecnotronico”.
Con la sua società tecnotronica Brzezinski vaticinava la società dell’informazione, o la New Age/New Economy, prefigurando una società completamente dedita all’intrattenimento, soprattutto droghe psicotropiche:
“Nella società tecnotronica prevale una tendenza che aggrega il sostegno dei singoli allo scoordinamento dei cittadini, che sono facilmente raggiungibili da personalità magnetiche ed accattivanti, capaci di sfruttare le ultime tecniche di comunicazione per manipolare le emozioni e controllare la ragione”.
(In sostanza dice che la gente è indotta a rinunciare alle istituzioni politiche e sociali tradizionali per seguire i maghi dei nuovi media).[...]

Lo scopo del Club di Roma è riferito da Aurelio Peccei in questi termini:

“Il nostro proposito era quello di organizzare un’operazione di commando diretta ad aprire una breccia nella cittadella di autocompiacimento in cui la società si era follemente trincerata ... Quando gli Achei combattevano sotto le mura di Troia ci vollero dieci anni prima che venisse loro l’idea che un cavallo di legno quale mai visto avrebbe potuto aprir loro le porte della città; per fortuna al Club di Roma è occorso molto meno tempo per trovare il suo cavallo di Troia e conquistare una prima posizione strategica, in una grande battaglia che è appena iniziata ...
È giunto il momento di passare dalla fase di puro choc, indispensabile per svegliare le genti ai pericoli che tutti stiamo correndo, ad una nuova fase di visione positiva.” (A. Peccei – La qualità umana, 1974).

Il “Cavallo di Troia”, in questa nuova strategia coltivata in ambienti NATO, è la favola della scarsità delle risorse.
Grazie ad ingenti finanziamenti provenienti da innumerevoli fondazioni e da numerosi paesi, il Club di Roma diffuse dal 1972 la versione divulgativa in dodici lingue dello studio «I limiti dello sviluppo», il primo di una lunga serie dello stesso genere.

Carrol Willson, membro americano del Club, aveva organizzato al MIT di Cambridge, vicino a Boston, un gruppo di ricerca diretto da Jay Forrester e Dennis Meadows.

Si trattava di una frode pseudoscientifica consistente nell’affibbiare al termine “risorsa” un significato ed un valore fisso.
Ovvero: fatte le stime delle riserve petrolifere, delle risorse idriche, dei terreni coltivabili, dei giacimenti di materie prime e altre risorse, si faceva il calcolo di quanta popolazione potesse continuare a vivere su questo pianeta.
Conclusione: allarme! siamo troppi e bruciamo troppe risorse.
Per fare i calcoli ci si avvalse della “analisi dei sistemi” secondo i metodi elaborati in quegli anni dall’Istituto Internazionale di Analisi Applicata dei Sistemi (IIASA).
“L’analisi dei sistemi tratta esattamente gli stessi temi di Malthus ...
Le osservazioni di Malthus erano corrette al tempo in cui le fece e sono sempre state corrette, fino ai nostri giorni ...

Il progresso tecnologico non ha posto al bando le carestie e le guerre. Invece, il progresso tecnologico ha fatto sì che popolazioni sempre più grandi sono state sottomesse alla carestie ed alle guerre”.[...]

Nel 1974, gli interessi dei Rockefeller furono i più impegnati nell’organizzazione di una conferenza dell’ONU sul tema della popolazione, a Bucarest, e in tale sede cercarono di far approvare misure di controllo demografico.[...]
L’anno successivo il Rockefeller Brothers Fund varò il progetto “Environment Agenda Task Force”, diretto da Gerald O. Barney, allo scopo di inquadrare tutto il movimento ecologista negli USA, che fino ad allora procedeva in ordine sparso.

In parallelo, il tema malthusiano diventò l’argomento di lavoro principale anche al Council on Foreign Relations (CFR), il principale centro studi della politica USA.

Il CFR mise in cantiere il “Project 1980s”, affidato alla direzione di Cyrus Vance, Zbigniew Brzezinski e Paul A. Volcker che di lì a poco si trasferiranno al governo, sotto Carter, per ricoprire rispettivamente gli incarichi di Segretario di Stato, di Consigliere di Sicurezza Nazionale e di governatore della Federal Reserve.
Il progetto anni Ottanta e la Task Force rockefelleriana, che riuniva le 13 principali formazioni ecologiste USA, arrivarono alle stesse identiche conclusioni, che furono riassunte nella “The unfinished agenda”:

• Definire un obiettivo nazionale per la riduzione della popolazione
• Incoraggiare la sterilizzazione nel Terzo Mondo
• Restrizioni all’immigrazione negli USA dalle zone depresse
• Legare ogni forma d’aiuto all’estero alla condizione di crescita demografica zero
• Ridurre l’intensività dell’agricoltura negli USA
• Rinunciare alla chimica nell’agricoltura (fertilizzanti e pesticidi)
• Abbandonare in futuro la fissione nucleare
• Limitare l’espansione del consumo di elettricità
• Ridurre l’espansione della rete autostradale

Entrato alla Casa Bianca nel gennaio 1977, Carter affidò subito a James R. Schlesinger tutta la politica energetica ed ambientale del paese. Schlesinger si dedicò a coordinare il suo lavoro con i leader del movimento ecologista USA, sostenendone le iniziative.[...]

Questa è la filosofia di fondo riproposta da Bertrand Russell, il capocordata ideologico delle forze qui prese in esame:
"Il pericolo di una mancanza di cibo a livello mondiale può essere evitato per un certo periodo con il miglioramento della tecniche agricole.
Tuttavia, se la popolazione continua ad aumentare al ritmo attuale, tali miglioramenti non possono, a lungo andare, essere sufficienti.
Si creeranno così due gruppi, uno povero con una popolazione crescente, l'altro ricco con una popolazione stazionaria.
Una simile situazione non può che condurci verso una guerra mondiale ...
Attualmente, la popolazione del mondo sta crescendo di circa 58.000 unità al giorno.
Fino ad oggi le guerre non hanno prodotto un effetto considerevole su questo aumento, che è continuato per tutto il periodo delle guerre mondiali ...
Da questo punto di vista le guerre fino ad ora sono state una delusione ... ma, forse, la guerra batteriologica può dimostrarsi efficace.
Se una Peste Nera potesse diffondersi in tutto il mondo una volta in ogni generazione, allora i sopravvissuti potrebbero procreare liberamente senza rendere il mondo troppo affollato.
La cosa potrebbe essere spiacevole, e allora?"

(B. Russell: Impact of Science on Society, 1951)


___________________________

Uno dei tanti ricercatori che lavorò con il Club di Roma fu Bernard Levin , autore del libro “Time Perspective and Morale” (prospettiva morale e temporale), una pubblicazione del Club che trattava dei metodi con i quali è possibile minare il morale degli stati e dei loro governanti:

Una delle tecniche di base per il deterioramento del morale attraverso il terrore militare è il seguente:si mantiene la persona in uno stato di incertezza riguardo al luogo in cui si trova e riguardo quello che potrebbe aspettarsi dalla sua situazione.
Inoltre, se si alternano spesso le misure coercitive con varie promesse di un buon trattamento e si riportano diverse notizie contrastanti (sul suo stato), la persona, alla fine, entrerà in confusione e non saprà più come reagire.
Sotto queste condizioni, anche coloro che hanno degli scopi ben precisi e sono propensi ad assumersi dei rischi, rimarranno paralizzati da questa diatriba interna riguardo il modo di agire.
*

Questo pare proprio essere il modus operandi del Club di Roma nei confronti dei governanti delle nazioni sulle quali vuole estendere la propria “influenza”

_______________
* come riportato in “I kyriarchi tou kosmou” (I Signori del Mondo), di Dimitris Evagghelopulos, Ekdhosis Arhetipo, Atene.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=42&topic_id=2620&post_id=58572