Re: La società del Grande Fratello.

Inviato da  sick-boy il 24/6/2007 17:38:23
Calvero,

su Guerre stellari non metto più bocca. L'avrò visto due miliardi di volte, e perciò neanche volendo riuscirei a vederci più di quello che mi è sempre sembrato (non dico assolutamente che la tua interpretazione sia sbagliata).

Però su Tolkien mi lasci un pò perplesso. La cosmogonia Tolkieniana non pare panteistica, tutt'altro: Iluvatar (l'UNO) crea TUTTO con la musica. La storia di Melkor è fin troppo simile a quella di lucifero, la presenza degli Ainur direttamente nel mondo e la loro distanza definitiva a partire dalla Guerra d'ira segna il passaggio da un politeismo immanente al monoteismo. Tolkien infatti non racconta, nella sua visione, la storia di un mondo, ma la storia di QUESTO mondo. E ancora vi è la morte, dono che Iluvatàr fa agli uomini ma il cui mistero (e qui sta il punto) non è sondabile da nessuno. Vi è il potere che corrompe. Vi è la cristianissima carità, il primo atto di Bilbo possessore dell'anello e l'unico motivo per cui esso si salva e non viene da esso completametne divorato. Vi è il Dio misericordioso che interviene per fare parte del proprio creato creature non sue (i nani, creature di Aule, di cui ha pietà; non li distrugge tutti come fa Zeus quando crea i primi uomini di cui non è soddisfatto). C'è il diluvio pure!!(Akallabeth, o la caduta di Numenòr). C'è un intero mondo salvato dai più deboli!!!
Si potrebbe andare avanti per pagine e pagine; siamo agli antipodi dalla filosofia dionisiaca degli "Illuminati". (Non a caso Tolkien è stato sempre condannato come fascista).

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