Re: Zeitgeist (religione, guerra, economia, controllo globale)

Inviato da  Descartes il 25/9/2008 20:41:45
Citazione:

sick-boy ha scritto:

Non diciamo minchiate


Ezechiele 8:14 : "Egli mi condusse all'ingresso della porta della casa del SIGNORE, che è verso settentrione; ed ecco là sedevano delle donne che piangevano Tammuz. Egli mi disse: "Hai visto? Ma vedrai azioni ancora più ripugnanti". Poi il Signore mi trasportò nel cortile interno del tempio. All'entrata del santuario, tra il porticato e l'altare, c'erano circa venticinque uomini. Con le spalle al santuario e il viso rivolto a oriente si inchinavano fino a terra per adorare il sole."

Donne che piangono e uomini che si inchinano fino a terra, il tutto per il dio Tammuz (una divinità solare). E' palese che quella era gente che ci credeva davvero.

Certo, non in tutte le culture si piangeva la morte del sole. In alcune, quelle più opulente e avanzate, la si festeggiava. I Saturnali Romani ad esempio erano all'insegna del divertimento e della festa sfrenata.

I Saturnali nell'antica Roma si celebravano a dicembre, l'ultimo mese dell'anno, ed erano ufficialmente proclamati il 17 Dicembre, quando il sole invernale è basso e fioco all'orizzonte ed il pianeta Saturno, che, come racconta Platone, era considerato "il più alto dei pianeti" (in quanto avendo l'orbita più grande sembra alzarsi più in alto di tutti sull'eclittica rispetto al sole), rivaleggiava nel cielo come splendore approfittando della debolezza di quest'ultimo, tanto da essere soprannominato "il sole della notte".

Il primo giorno dei Saturnali c'era la processione fino al tempio di Saturno posto nel Foro alle falde del Campidoglio e si faceva sull'Ara il solenne sacrificio cui si assisteva a capo scoperto e durante il quale si scioglievano le bende di lana che avvolgevano i piedi del simulacro di Saturno.

Saturno slegato andava ad adempiere le sue funzioni di fondatore di una nuova era fìno alla fine dell'anno, ovvero uccidere il sole con la sua falce (i greci lo rappresentavano come Cronos il dio del tempo, altre come il Tristo Mietitore, etc, ma sempre con in mano la falce) e rinnovare il ciclo annuale. Durante i festeggiamenti una persona veniva dichiarata "Rex Saturnaliorum", simbolo di Saturno in terra, e gli veniva dato il potere di coordinare le feste e ordinare qualsiasi bizzarria, l'ordine quotidiano veniva sovvertito, si viveva di notte con orge e banchetti pubblici, tutte le leggi venivano sospese, i tribunali chiusi, e gli schiavi potevano disobbedire ai loro padroni. Alla fine il Rex Saturnaliorum veniva simbolicamente ucciso, il simulacro nuovamente legato nel tempio, ed i fedeli facevano la veglia per tutta la notte per attendere e salutare la nascita del Sole nuovo il 25 dicembre.

Ciononostante l'immagine di Saturno con la falce e con in mano il piccolo bambino che sta per sfuggirgli (simbolo del sole nascente/gesù bambino) è riprodotta anche nelle chiese (probabilmente perchè alla base del mito di Erode):



Saturno, Agostino di Duccio, 1454 (Duomo Malatestiano di Rimini)

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