ORIGINI ALIENE DELLA SOCIOPATIA secondo Montalk - approccio metafisico

Inviato da  Kalifa il 5/10/2009 14:24:29
ORIGINI ALIENE DELLA SOCIOPATIA / montalk.net


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I sociopatici o psicopatici sono individui che mancano in tutto del senso dell’empatia e si lasciano andare a comportamenti di tipo predatorio senza alcun rimorso ne’ senso di colpa. In generale, questa mancanza di coscienza scaturisce da un precondizionamento alla mancanza di identificazione emozionale con la vittima, da un amore narcisistico così impellente che travalica ogni interesse per l’altro da sé, oppure dall’inabilità intrinseca a provare emozioni a parte quelle automatiche di natura chimica o ormonale. Esistono varie categorie di psicopatici conseguentemente alle cause che stanno all’origine e da quanto riescono a camuffarsi nella società.

PSICOPATIA CRIMINALE E PSICOPATICI Di SUCCESSO

Gli psicopatici criminali sono quelli che per il loro comportamento crudamente evidente vengono identificati e stigmatizzati in quanto tali dalle istituzioni mediche o legali. Meglio conosciuti come serial killers, truffatori, impostori “mobsters”, tiranni pazzi, violentatori e delinquenti, non sono che una piccola percentuale dei reale fenomeno della psicopatia e all’incirca solo l’1% della popolazione complessiva.

Per il resto si tratta di psicopatici di successo che si conformano ad hoc agli ideali sociali senza mai compromettere in alcun modo la propria natura manipolatoria evadendo ogni smascheramento . Molto abili a fingere le emozioni e a farsi passare per persone affascinanti, amabili e socievoli. Qualcuno di loro usa il proprio conformismo per apparire ordinario, altri piu’ ambiziosi diventano simboli di successo usando il fascino e l’intelletto per salire rapidamente la scala corporativa, politica, accademica, religiosa, militare e sociale. Fra il 20% e il 50% della popolazione è inclusa in questa categoria.

In generale, gli psicopatici criminali sono quelli che violano pesantemente le leggi e le norme sociali, mentre gli psicopatici di successo ne fanno uso. Attualmente l’establishment medico ortodosso riconosce solo la prima categoria sotto la definizione “Disordine della Personalità Antisociale”. Non esiste però un termine diagnostico per categorizzare gli psicopatici di successo, i quali continuano a rimanere non-identificati a livello medico. Questo non é sorprendente considerando che una porzione significativa della classe medica consiste proprio d questi individui. Quando i media istituzionali e la letteratura medica usano il termine “psicopatico” o “sociopatico” si riferiscono solo alla piccola minoranza degli psicopatici criminali. In questo articolo, il termine comprende le varie subcategorie e si applica a tutti gli individui che mancano dell’empatia, che siano o no criminali.

MODELLO ESPANSO DEL COMPORTAMENTO UMANO

Per capire la psicopatia occorre prima capire il comportamento umano. L’enigma del comportamento umano si può comunemente ridurre alla questione di natura opposta a senso di protezione, genetica opposta ad ambiente. Tipico del determinismo materialista, questo modello è pericolosamente semplicistico perché si focalizza solo sulle basi fisiche e causali del comportamento umano, lasciando fuori i fattori metafisici che sono di pari importanza. Un modello espanso del comportamento umano dovrebbe includere i seguenti fattori:

ambiente – influenze fisiche, condizionamento sociale, programmazione mentale e educazione;

genetica – predisposizioni istintuali, limitazioni fisiche, costituzione neurochimica;

natura dell’anima – composizione metafisica dovuta al livello evolutivo metafisico, acquisito e forgiato dalle esperienze in incarnazioni precedenti;

fato – predestinazione sincronisticamente predisposta delle esperienze le quali temprano la natura dell’anima e quindi modificano il comportamento, oppure la modificazione involontaria del comportamento per venire incontro al fato di qualcun altro.

libero arbitrio – azione personale derivata da una scelta, interamente non-deterministico;

influenze oltre il mondo fisico – ispirazione divina, persuasione occulta telepatica, forme-pensiero eteriche, e varie tecnologie iperdimensionali.

PSICOPATICI CON O PRIVI DI ANIMA

Il termine “anima” può essere definito come l’unità di consapevolezza non fisica il cui centro di individuazione sopravvive alla morte e alla rinascita. Secondo questa definizione, certe persone hanno quindi anime individualizzate, altre no. Queste ultime si incarnano con una ben definita energia animica, ma niente di sufficientemente individualizzato da poter sottrarsi alla dissoluzione dopo la morte. La consapevolezza individualizzata degli umani animati permette loro la possibilità di poter scegliere cosa fare con le condizioni genetiche, ambientali e carmiche acquisite incarnandosi. Gli umani non animati mancano invece di questa possibilità e sono interamente il prodotto del loro ambiente e della loro genetica. Gli psicopatici si trovano in tutte e due queste categorie.

Gli psicopatici che dispongono di un’anima possono essere stati programmati dall’ ambiente a comportarsi contro la loro stessa coscienza, oppure hanno fatto la scelta convinta di comportarsi in modo narcisistico e predatorio. Quelli che sono stati programmati hanno qualche possibilità di recupero, mentre ogni tentativo di cambiare quelli che hanno fatto la scelta della psicopatia, ha solo il potere di rinforzare tale comportamento, gli psicopatici animati sentono odio e amore, ma solo amore per se stessi e odio per gli altri.

Questa condizione é ben illustrata da certi nazisti o sionisti che amano la propria razza ma non sentono nessun rimorso a uccidere quelli di un’altra. Gli psicopatici animati hanno anche empatia e coscienza, ma sono pervertite e riservate a casi speciali. Per esempio, certi “mobsters” sembrano agire secondo codici morali molto forti tanto da apparire come eroi morali a quelli che proteggono, ciò nonostante sono criminali psicopatici. I più grandi tiranni della storia sono psicopatici dotati dell’anima e che perseguono appassionatamente i propri obiettivi distorti.

Dal momento che l’amore, l’empatia e il libero arbitrio sono qualità associate col possedere un’anima, gli umani che ne sono privi sono psicopatici per definizione. Questo non significa che tutti questi agiscano in un modo predatorio evidente, ma solo che la severità dei loro comportamenti manipolatori dipendono soprattutto dai fattori ambientali e genetici, i quali variano grandemente da persona a persona. Quelli che durante l’infanzia hanno dovuto fronteggiare le avversità spesso sfociano nella psicopatia criminale, mentre quelli che hanno goduto di una crescita più sicura sono meno disfunzionali diventando così psicopatici di successo.
Non esiste educazione, cura o riprogrammazione che possa istillare in loro una genuina empatia o l’amore, perché mancando della natura inerente all’anima non possono produrre queste qualità.

Sia gli psicopatici aventi l’anima che quelli mancanti mostrano disinteresse per la sofferenza altrui. Mentre lo psicopatico con un’anima ama se stesso oltre chiunque altro e quindi si sente sempre giustificato a sfruttare il prossimo, il non-animato ugualmente sfrutta gli altri perché manca della possibilità di amare o di empatizzare con niente e nessuno.



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