Re: Aborto...ma dov'è la ragione?

Inviato da  Notturno il 3/11/2010 9:08:27
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Calvero ha scritto:
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Complimenti vivissimi.

Quindi, in applicazione del tuo principio, soltanto degli uomini potranno capire, valutare e giudicare degli stupratori, dico bene?


Giudicare un reato penale in base a una violenza comprensibile da entrambe le sponde, non ha a che vedere col comprendere una cosa di cui la Natura non ti ha dotato. Che ti piaccia oppure no (evidentemente no) tu non sai cosa significa avere in grembo e in simbiosi con te un altro essere vivente, quindi non puoi sapere quale profondo e biologico avvenimento vivono le donne.


Guarda che sei strabiliante.... dico davvero. E' come se a volte ti scattasse un "click" e cominciassi a straparlare.

Fino a questo momento TU stesso hai detto che del codice penale non te ne frega niente. Ora, invece, tutto il discorso, da etico/morale, lo sposti sul piano dell'ordinamento giuridico.

Fantastico.

"giudicare un reato penale" è solo UNA delle questioni e, guarda caso, c'è sia nel caso dell'aborto che in quello dello stupratore (fatte le debite differenze).

Ad esempio, se una donna abortisce dopo una certa data dal concepimento, commette reato.

In applicazione del tuo principio, quella legge doveva e poteva essere scritta solo da donne, in quanto "coscienti di quello che significa avere in grembo e in simbiosi con sé un altro essere vivente".

Invece non funziona così, Calvero.

Questa è l'ennesima dimostrazione che tu in materia di diritto hai idee vaghe, si, ma in compenso, confuse.

Le leggi non le fanno coloro che sanno "cosa si prova" a commettere un'azione eventualmente un reato), ma coloro che devono codificare un sentire comune di un popolo in ordine a un'azione.

La tua pretesa di riservare alle donne una competenza decisionale ed etica in ordine all'aborto è infondata e infantile.

Perché se tu applicassi lo stesso principio ad ogni altro caso di cui farne valutazioni etico o giuridiche ti troveresti nella merda: dovresti lasciare che a giudicare siano proprio coloro che hanno commesso o che possono commettere quell'azione.

A me sembra folle.

A te no? Beh, pensaci con calma.
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Infatti una donna non potrà MAI essere uno stupratore che ingravida un'altra donna.


Infatti un giudice donna può condannare uno stupratore in base a quello che il codice Penale stabilisce a priori. Può comprendere cosa una donna può aver vissuto in quegli istanti, e potrebbe avere esperienze di che cosa sia la violenza di un uomo che oltraggia una donna.


Sbagliato.

Profondamente sbagliato.

Fino a questo momento tu hai detto che per valutare l'aborto bisogna considerare quel che prova CHI LO COMMETTE (la donna).

Ora, invece, *CAPRIOLA*: per giudicare lo stupro bisogna guardare a quel che prova CHI LO SUBISCE (la donna).

Ma non capisci cosa sei costretto ad argomentare pur di difendere una posizione assurda?

E tutto questo senza dimenticare che prima parlavi di valutazioni etiche e ora, invece, ti concentri sull'aspetto giuridico (e tu sai bene che non concidono sempre, vero?).

Il problema dell'aborto è quello di contemperare due interessi contrapposti (ma in realtà ne dovrebbe tenere in conto TRE):
quello della madre e quello del figlio.

Pispax sostiene che non c'è la certezza che il feto sia "oggettivamente e incontrovertibilmente" un essere umano e ne fa discendere le sue conseguenze.

Io credo che questa sia la posizione più ragionevole possibile, al momento.

Nessuno sa se quell'esserino sia un uomo o no, quindi è difficile ipotizzare un reato (questo escludendo le posizioni "fideistiche" dei cattolici, che aborro).

Da una parte, dunque, avremo il diritto della madre a condurre la propria vita secondo le sue inclinazioni e a evitare le conseguenze di una violenza e di una gravidanza non voluta e dall'altra un "essere potenziale", ma non sicuramente attuale.

Queste due posizioni vanno contemperate e si è scelto un compromesso: fino a una certa data si può abortire, dopo no.

E' un compromesso basato sulla NON conoscenza.

Sulla mancanza di certezza SE il feto sia un essere umano e DA QUANDO cominci ad esserlo.

In realtà, il principio di precauzione vorrebbe che in casi simili ci si astenesse del tutto dal recare danno a un essere che anche solo potenzialmente o probabilmente è umano.

Ma si è scelto di non seguire questa strada perché c'era L'ALTRO DIRITTO: quello della madre a condurre la propria vita nel migliore dei modi in cui LEI possa decidere di viverla.

Ed è un diritto reale, fondato ed esistente, che merita tutela.

Ecco perché si è scelto di non tutelare il feto (essere forse umano e potenzialmente umano).

Ora, chi deve prendere questa decisione?

La donna innanzitutto. E su questo ci son pochi dubbi.

Il problema è: SOLO la donna deve scegliere? SOLO la donna ha diritto di dire la sua?

Secondo me no.

In molti casi SI! E' ovvio che in caso di una violenza carnale sia la donna l'unica che debba decidere il da farsi, è LEI che ha subito il danno, è LEI che paga con la propria vita, è giusto, dunque, che decida lei (fatta sanva una piccola postilla che seguirà).

Ma non è sempre così.

In una coppia sposata, ad esempio, in cui la moglie resti incinta del marito, perché lasciare la scelta solo a lei?

Entrambi si prenderanno cura del figlio. Entrambi vivranno le conseguenze di una scelta. Beh, perché non si tiene in alcun conto il desiderio, la volontà, la posizione del padre?

Francamente mi sfugge il motivo.

Tutto questo fila. E' un ragionevole compromesso.

MA RESTA UN COMPROMESSO BASATO SULLA NON CONOSCENZA (postilla!)

Non sappiamo se quel feto sia un essere umano o no.

Sono le classiche difficoltà che si attraversano quando la conoscenza si espande, ma non a sufficienza.

Prima, molti secoli fa, si era vivi solo se si usciva dal ventre materno.

Ora non più: ci siamo spinti a scoprire che il feto, dopo un po' si succhia il pollice, sogna, si muove e sorride persino.

Non si può più pensare che in quella fase sia solo un mero agglomerato di cellule.

Ma non sappiamo fissare un confine preciso tra il "prima" e il "dopo".

Tra la NON VITA e la VITA.

Secondo me è perché la vita è una convenzione e null'altro.

Definiamo Vita ciò che fa certe cose: si muove, respira, pensa, agisce....

Quando ci avviciniamo ai confini quelle caratteristiche si sfumano e diventano imprecise e se ne coglie il continuo "divenire".

Ed è lì che cominciano i casini.

Quelli in cui ci troviamo noi.

Ed era per questo che sottolineavo la necessità di approfondire il concetto di Vita prima di parlare dell'aborto.

E' lo stesso iter che propongo quando si deve affrontare il problema dell'eutanasia, della donazione di organi: anche lì siamo davanti a un confine: quello finale, purtroppo.


Citazione:

edit

Non è tutto. Questa tuo tentativo poteva finire con il ... hai ragione Calvero, l'analogia non ci stava .. ma insisti (che non significa che la devi pensare come me) e continui a fare figure barbine. Poiché questa tua ipotesi, in aggiunta, non rientra nemmeno nell'analogia di un - problema etico - che infatti non può esistere in questi termini. Il problema ETICO si pone proprio (riconosciuto a livello mondiale, e non da Calvero) proprio perché i confini non è possibile delinearli e inoltre .... qui la mia posizione: Tu uomo non sei nessuno per condannare in maniera categorica e mettere allo stesso livello di un omicida qualunque, una donna che viva simili esperienze di costrizione e gravidanza.

Non puoi comprendere (come ti ha spiegato Florizel e Astro) quali fattori entrano in gioco, quindi non puoi condannare. Da ignorante, come me, devi rispettare chi può scegliere della propria coscienza.

Il feto, come ho detto a quel cafone di Mangog, non è il FIGLIO. Altrimenti si chiamava figlio. E' inutile che porti avanti metafore e analogie che implicitamente parlano di ipotesi che si possono rapportare a quelli denominati - figli - .

Natura ha deciso che il tuo parere vale qualcosa, sì certo, ma è la tua condanna che non può avere valore.

Citazione:

I miei più vivi complimenti, Calvero.

Hai perfettamente smontato la mia teoria.


Esatto... ti consiglio di non ritentare


Capito, adesso, quanto ti sbagliavi?

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