Red_Knight ha scritto:
@Carmine
Era solo un esempio, per farti capire che il giudizio etico non implica necessariamente conseguenze pratiche e viceversa.
Tornando all'esempio dell'obbligatorietà del soccorso: lì il conflitto è in linea di massima tra una vita in pericolo e dieci minuti del tuo tempo. Praticamente non c'è un conflitto.
Nel caso dell'aborto, il conflitto è tra gli interessi della madre e il nascituro. Il problema è la natura del nascituro: a torto o a ragione, c'è chi considera che il nascituro non sia una persona, e quindi la risoluzione del conflitto in quel caso può andare anche a favore della madre.
Chi ha ragione? Comprenderei la veemenza dei tuoi discorsi, ma è controproducente per la tua stessa causa (ammesso che te ne freghi qualcosa e non sia qui solo per fare casino). Sfortunatamente, fra uomini si può invocare l'universale sentimento di empatia (per quanto blando presente in tutti) e dare per scontate certe cose e considerare malato chi non ha la stessa sensibilità*, ma nei confronti del nascituro non c'è nulla di universale, o non saremmo qui a parlarne.
Quindi occorre discuterne, che ti piaccia o no. Altrimenti, se io fossi in te, non mi prenderei nemmeno la briga di parlare con quelli che reputerei dei "mostri".
*è una semplificazione che potrei contraddire in molti altri post, ma in questo contesto funziona.
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