Notturno ha scritto:
Non lo so.
Ho già detto che quella legge era un compromesso tra diversi diritti: quello del nascituro e quello della madre.
Non sappiamo quando un grumo di cellule diventa "uomo".
Nessuno conosce il momento esatto in cui la "scintilla" scatta e si determina la venuta alla luce di un essere umano.
Pispax ne fa derivare che, in assenza di certezze (il feto non è ogettivamente e incontrovertibilmente un essere umano) non c'è reato: l'aborto è lecito.
Ma non ho alcuna certezza.
Ero e sono favorevole all'aborto perché secondo me quella fatidica "scintilla" non scatta mai, non esiste proprio e la vita si forma in un continuum ininterrotto, passando dalla singola cellula-uovo, al grumo, all'embrione, al feto, al bimbo.
Per come la vedo io non è possibile, in quelle fasi di confine, stabilire un "prima" e un "dopo".
Forse perché il concetto di Vita è inadeguato a definire quelle situazioni, ma è nato per circostanze più grossolane e conclamate.
Ma resto nel dubbio e non ho risposte certe.
EDIT - PS: la vita umana come valore assoluto e non negoziabile e non discutibile.
Chi lo dice? L'etica? la TUA etica?
Ti ho già fatto molti esempi per cui la vita umana viene sacrificata a valori considerati superiori ad essa.
Sono esempi antichi e moderni.
Come fai a dire il contrario?
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