Re: Orwell e Pifferai magici

Inviato da  Calvero il 9/3/2011 20:39:52
é un bell'intervento Ingmar (Ingmar come il grande Bergman ? )

... prendo alcuni tuoi passaggi per ampliare la critica:

Citazione:

Anch'io in effetti penso che potrebbe esserci una strategia nell'usare l'effettiva autorevolezza di un Eco o di un Cicap sul 99% dei temi per fare gatekeeping, facendo il riporto di quella autorevolezza per derubricare tesi scomode, e con argomenti molto più pretestuosi e spesso con i cosiddetti giudizi sintetici a priori.


Vero, e non scordiamo che "un CICAP" così come "una Striscia la Notizia" non possono considerarsi (neanche di striscio) fenomeni riconducibili ad una buona Fede. Questo distinguo, per quanto si possa parlare di Pifferai (ma lo è molto e molto di più Striscia), serve a mettere in luce la differenza tra la «pianificazione» e gli «utilizzati».

Citazione:

Per quanto riguarda la puntata di Augias con Odifreddi, l'ho vista, ma credo che la sceneggiata fosse dettata da semplice "sciollorio" e che i due fossero sostanzialmente d'accordo.


Non credo, il disagio di Augias è individuabile nelle sue svicolate e nel suo atteggiamento, quasi come la poltrona gli scottasse sotto al culo.

Citazione:

Non dobbiamo però cadere noi in un altra fallacia...
......

.....Mischiare il vero col falso è una strategia retorica nota e antica, usata allo scopo di frastornare lo spettatore.


La tua osservazione è corretta, ma la fallacia è un altra (come ribadisco): tu sei una persona intelligente (e si capisce) che ha un potere di analisi che sa leggere -tra le righe- che, appunto, non è peculiarità della gente comune. Tu hai il filtro, tu. Poiché questa è quella peculiarità che fa sì che si riveli tutto il - rumore - presente nei canti delle sirene. La gente ha perso i filtri grazie a una "ingenuità" indotta*. Complice, per l'amor di Dio, la frenesia della Vita dell'esistenza moderna. Il resto (per quanto validi) rimangono esami che facciamo noi qui che d'accordo o meno, il 90% degli spettatori non si fanno proprio, né nel bene ...né nel male.

Citazione:

In pratica questa è la metafora inquietante di come gli animali son stati messi nella condizione di non distinguere più tra la condotta dei loro "liberatori" e quella dei loro aguzzini. Questo era il preciso obiettivo dei maiali, tramite l'abolizione del pensiero autonomo e critico dei loro sudditi.


Cioè la perdita - nel quotidiano - di essere parte attiva. Mentre si illude una "partecipazione" attraverso la favola delle Elezioni. Proprio quella distorsione prospettica che ha dato una "saggezza" popolare inventando motti e bestemmie stile "governo Ladro!" ... sintomo cioè di un «falso storico» che non ci fa guardare debitamente allo specchio, sia nelle nostre magagne sia nelle nostre potenzialità (soprattutto nelle potenzialità) ... assorbite e ingurgitate dai colori politici con la complicità delle grandi Religioni (che sono incontrovertibilmente: Potere) che spostano il baricentro della responsabilità; ergo della dignità. Da qui, la costruzione del teatrino Politico che può essere abbattuto solo con una lunga salita e con tanta tanta umiltà. Mirare attraverso una auto/determinazione che cominci con i veri boicottaggi e la disobbedienza, possono "iniziarci" a un percorso reale che per quanto possa essere debole all'inizio, comunque è viscerale e pericoloso.

Come anche tu hai spiegato bene nel resto del tuo intervento.

Citazione:
Questa lingua è purtroppo aliena nel sistema attuale.


Oggigiorno dire la verità è un atto rivoluzionario. E questa lingua è sempre più aliena, poiché come spiega Manfred: essi sono il frutto maturo della medesima frustrazione che muove le masse, la stessa che fa si che la casta (élite) si avvantaggi.

* da qui appunto l'importanza nella metafora dei - bambini - e non dei topi.

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