Re: l'uguaglianza, Napoleon e la Legge

Inviato da  MME il 20/4/2012 14:08:54
Ho letto molto attentamente la tua risposta e devo dire che mi ha lasciato abbastanza perplesso, non tanto per le considerazioni che hai fatto, quanto per la gravità di esse.

Sembra che intorno a me si sia sviluppato lentamente un mondo di cui io non mi sono accorto e mi riferisco soprattutto al discorso della neo-lingua. Incredibile, ma non mi ero reso conto che il processo di cambiamento del linguaggio è già cominciato e che siamo tutt’ora nel mezzo di questo enorme ciclone di modifiche verbali. “1984” è già all’opera.
In effetti le nuove parole hanno cominciato a cambiare insieme alle prime guerre di questo secolo: “costruttori di pace” per definire "assassini specializzati", “missioni di pace” per definire le "guerre" e cosi via. E per rimanere in tema scuola, il “bidello” è diventato operatore scolastico”, e chissà quante altre parole e locuzioni stanno insegnando in questo momento in questo terribile meccanismo che hai descritto.
Svuotano le coscienze originali dei bambini e le rimpiazzano con quelle costruite dal Sistema. Pazzesco!

Per quanto riguarda invece il cuore del discorso, ciò che penso io è che l’uguaglianza, non è tanto un sentimento, come dici tu, ma al contrario è una percezione.
Ed essendo tale non può essere “insegnata” dalla Propaganda scolastica ma può certamente essere influenzata e indirizzata secondo una logica piramidale. In questo senso ti do ragione quando dici che probabilmente io ‘credo di pensare con la mia testa’ ma in realtà non è del tutto vero.
Oddio, io spero di pensare con la mia testa ma so che non è cosi, non su tutti gli argomenti almeno, perché ormai troppe sono state le “somministrazioni di farmaci” che la scuola e i mass media mi hanno fornito ma, almeno, la cosa positiva è che di questo io ne sono consapevole e mi ribello, cercando di informarmi e di capire esattamente dove sta la Verità, e cercando di diffonderla ai miei cari.

Tra l’altro, per quello che mi ricordo, non mi risulta che la scuola insegni l’uguaglianza.
Non come la immagino io comunque.
Tutta la nostra società è improntata sull’insegnare la DIS-uguaglianza, e questo processo incomincia già da piccoli, con la “educazione”, come ben dici tu. E i principali colpevoli sono in primis la scuola, ma poi anche la famiglia (influenzata com’è dal mondo della DIS-informazione), in quanto insegnano ai bambini ad essere MIGLIORI del proprio vicino di banco, a prendere un voto MIGLIORE, nel comportarsi MEGLIO, nell’essere il PIU’ bravo della classe, nell’ingraziarsi la maestra a dispetto degli altri compagni, e cosi via. E una volta che questa abitudine è stata “imprintata” nella testa diventa molto difficile, se non impossibile, scollarsela.
A questo poi si aggiungono altre due componenti fondamentali nel processo di consapevolizzazione della DIS-uguaglianza: lo sport (“la mia squadra è MEGLIO della tua”), e la politica (“il mio partito è PIU’ giusto del tuo).
E alla fine di questo tunnel si arriva poi a dire che qualcuno è PIU’ uguale di qualcun altro. E ciò non sarà merito solo di Napoleon ma anche e soprattutto di tutte le sue creazioni.
Il Sistema in pratica.

E allora come impedire tutta questa distruzione morale?
Come impedire che ci trasformino in Robot?
Forse l’unica via possibile è quella dell’informazione e di non lasciarsi condizionare, per quanto possibile, da tutti questi veicoli portatori di distacco sociale e violenza verso se stessi e il prossimo.

Infine, hai mai fatto caso che le persone sono più gentili tra loro quando non si conoscono?
Due persone provenienti da paesi diversi con culture diverse sono molto più disponibili e cordiali l’uno con l’altro e si aiutano con disinteresse, tutto il contrario di ciò che avviene tra due individui che, pur conoscendosi bene, si comportano in maniera scorretta, “vittime” dell’invidia e del senso di DIS-uguaglianza nel quale sono impregnati e che li porterà ad interessarsi l’uno degli altri con scopi più o meno nascosti.
Non vale sempre e per tutti questo discorso ovviamente, però è innegabile che sia un fenomeno quantomeno normale e...assurdo.

Ma probabilmente è a questo che ti riferivi quando hai scritto

Citazione:
soltanto il confronto, il vero confronto, può farci comprendere come il NON essere tutti uguali, può condurre ad un sentimento d'amore attivo e non ad un sentimento di compassione ipocrita.


Grazie per il confronto

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