Re: Beppe Grillo e Massoneria

Inviato da  Calvero il 12/2/2013 1:44:16
Citazione:


Niente affatto il suo esordio iniziale faceva parte della strategia, fin dai tempi di "Ve la do io l'America. Le mosse successive sono nient'altro che un accumulo di crediti cavalcando le varie ondate di sdegno fino alla dichiarazione finale politica. Il parallelo con Berlusconi è perfettamente calzante perché hanno operato specularmente con leve diverse sulle opposte tendenze del elettorato, mentre l'orchestrazione generale dell'operazione (opera dei vari governi,televisioni,rete) portava in vista del cambio di testimone a ridurre se non a cancellare le differenze sostanziali nei criteri di scelta dei potenziali elettori accomunandoli nella frustrazione anche se causata da situazioni opposte.
La patetica ridiscesa in campo di Berlusconi, certi fatti l'hanno costretto, accelerando questo processo è a tutto vantaggio del M5S.


Il pericolo per il Sistema è sempre quello se accettiamo l'idea di un popolo sovrano che vorrebbe esserlo. La capacità di essere consumatori consapevoli, dirigere il flusso di denaro, cogliere le insensatezze del sistema e la chiave di lettura della propaganda, del meccanismo pubblicitario e dell'idea morbosa di benessere. Il punto fermo rimane quello di una sveglia delle coscienze, cosa a cui Grillo si è avvicinato sino al punto di non ritorno e aveva portato al suo punto critico. Punto critico inteso come potenziale che poteva innescare un nuovo tipo di voce al popolino. Se la strategia poi è anche quella che lo porta in analogia col Cavaliere, ci riguarda poco quando vogliamo dare la risposta al perché un Movimento Simile fuori dai binari della politica poteva (doveva?) essere pericoloso. Perché quella era la sua portata, il suo senso mancato.

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