Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  alroc il 14/7/2013 14:34:05
Citazione:

invisibile ha scritto:
@alroc

Mi baso su quello che hai detto (non ho tempo in questi giorni di leggere quello che mi hai linkato).

Mi dispiace ma da quello che vedo non é una tecnica affidabile.
Non per la tecnica in se, che non conosco e che dovrei studiare, ma per le modalità e i presupposti.
Mi sembra che c'è un grave errore di base.

La mente della stragrande maggioranza delle persone, in occidente, non ha NESSUNA affidabilità.
Inoltre é completamente indisciplinata, non collegata all'essere e inquinata dall'ego che addirittura comanda praticamente tutto.
Partendo dalla realtà della situazione non é in nessun modo possibile sapere se sono reali o immaginarie le esperienze di questo tipo. La mente al comando (l'ego) se la canta e se la suona come gli pare e se per i suoi scopi vuole farti vedere gli angeli lo farà. Ma non sono gli Angeli alroc, é una illusione. Sono FINTI. Sono creazioni dell'ego.
E' una realtà totalmente inventata con lo scopo di mantenere il controllo, il potere sull'Essere.
Nessuna tecnica che non tenga conto (come mi pare sia il caso) della realtà della situazione può essere utile alla persona, é impossibile.
Non sto dicendo che gli Angeli, gli alieni o chi ti pare non esistano, sto dicendo che per la mente inventarli e farteli "vedere" é un gioco da bambini per cui il primo passo é imparare cosa é finto e cosa é vero. Senza quello puoi girare in un universo che non esiste per tutta la tua Vita.

Tutte le discipline e pratiche spirituali che coinvolgano la mente, come il Tai Chi o la Meditazione, sono create con la consapevolezza di questo ostacolo primo: la mente comanda.
Il Tai Chi, per esempio, é fatto in modo per cui la mente non riesce a memorizzare le mosse, i movimenti. Solo "memorizzando" con il corpo e con lo Spirito si riesce a farli nel modo giusto seguendo le regole. E' fatto di proposito e gli scopi sono molteplici, non solo quello che sto indicando qui che é quello di FARE mettendo la mente al posto che gli compete.
Nelle Meditazioni (quelle vere perché ce ne sono di manipolate o false) il praticante ci mette un certo tempo per arrivare solo a distinguere cosa é inventato dall'ego a suo uso e consumo e cosa no, cosa é reale. E questo é solo l'inizio di tali percorsi spirituali.

Io credo che Malanga abbia perso di vista il problema centrale: focalizzandosi su chi "se ne approfitta" ha dimenticato il "come é possibile che se ne approfitti".
Non ha nessuna importanza chi si sta approfittando di me.
L'importante é decidere di non accettare questo furto, imparare a curare se stessi, divenire consapevoli della faccenda.
Una volta fatto questo non ci vuole niente a difendersi: si dice NO.
Fatto. Non ci vuole altro, perché siamo totalmente padroni di noi stessi se solo lo decidiamo di esserlo, di diventarlo.
Fino a quando l'ego domina o influenza una persona non ci può essere certezza e ci saranno sempre... DUBBI.
Noi possiamo decidere se accettare "compromessi" con chicchessia o essere padroni di noi stessi e a quel punto scegliere se Seguire lo Spirito che é li proprio per questo motivo: proteggere e guidare.


Interessante punto di vista!

La mente è disturbata da un'inteferenza, quello che in letteratura viene descritto come flusso di coscienza in realtà è espressione di un una mente disfunzionale che ci impedisce di "aderire" bene alle cose che facciamo. Chi è riuscito a leggere fino in fondo autori come Virginia Woolf o James Joyce ha tutta ma mia ammirazione, perché per me è impossibile seguire la follia di quel tipo di mente.

Ho guardato cos'è il Tai Chi, mi è sempre piaciuto molto, lo trovo affascinante.
Se ho capito bene, è una forma di meditazione in movimento che cerca di unire corpo e spirito nella danza archetipica dell'essere, lasciando mente come spettatrice.


Il malessere moderno consiste credo nell'incapacità di dare significato ai propri gesti.

Faccio un esempio banale. Taglio un pomodoro...la mia mente è già volata alle operazioni successive (prendere la ciotola, il sale etc.) lo scopo è preparare un'insalata, ma in realtà mi sono persa la cosa più importante e cioè che tagliare è un archetipo.

Quante volte al giorno compiamo gesti ripetitivi, anche mortalmente noiosi che non hanno senso per noi?

In realtà ogni gesto che facciamo è un archetipo e se SIAMO quell'archetipo, possiamo liberarci dalla noia.
Ci liberiamo dalla noia perchè ogni gesto diventa sensato, cioè trova un significato.

Nel momento in cui diventiamo consapevoli del gesto/archetipo, abbiamo trovato le risposte. Non c'è più un solo movimento del nostro corpo che possa dirsi senza senso, perchè quel movimento è la reale natura del tempo, infatti il tempo non esiste, quello che erroneamente indichiamo con il concetto di tempo è solo espressione del movimento, cioè del cambiamento. I cambiamenti che operiamo nell'ologramma sono frutto della nostra volontà.

Quindi alla base sta la volontà: taglio il pomodoro. Quel cambiamento è irreversibile, il pomodoro è diviso e l'operazione compiuta mi permette di verificare che il prima è diverso dal dopo, l'archetipo è il mio strumento per agire.

L'agire modifica, ma se agisco senza dare un senso a quell'agire trovo deprimente compiere delle modifiche, esse appaiono alla mia coscienza come banali, inutili, noiose, senza consapevolezza.

Ogni spostamento del corpo è frutto della nostra volontà (a parte ovviamente il battito del cuore). Nel momento in cui però comprendiamo che la volontà di agire ha un significato archetipico, abbiamo compreso come "nuotare" felici nello spirito.

Tutto diventa disinvolto, senza timore perché è espressione di un'aderenza perfetta tra volontà, gesto e archetipo.

Il tai chi è un po' come una descrizione danzata di questa cosa che ho cercato maldestramente di spiegare. Ma se il Tai Chi rimane una danza, senza diventare a un certo punto il fare di tutti i giorni, non credo possa insegnare realmente la danza della propria vita.

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