Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 6/8/2013 7:44:00
@Calvero

Citazione:
.. e da qui, da questa misura in poi che fai/fate in un certo senso dietrologia; tu dai un significato arbitrario mettendo DIO a risolvere il problema e - in effetti - il problema si risolve, ma solo a livello ipotetico. C'è una forzatura, eccome anche. Se Dio deve essere la risposta, allora non è una risposta ...


Esiste un periodo chiamato "Età dell'oro", un periodo precedente al periodo contemporaneo della nostra Civiltà, dove gli Dei vivevano assieme agli uomini sulla Terra.

La nostra "civiltà" ha solo 6000 anni, è nata con la crezione del "verbo", della scrittura delle parole.

La nostra civiltà è completamente costruita da qualcuno, qualche Dio, oppure qualche "mago", ESSERI che detengono la conoscenza, la VERITA' ultima.

Questo è evidente, che questo mondo sia stato interamente costruito da qualche "mago" oppure "Dio" è lampante.

Ogni singolo elemento, in qualsiasi disciplina umana del sapere, è corrispondente col suo omonimo, si collega ad un altro elemento della stessa, ogni singolo elemento della Matrix risuona della stessa energia con il suo corrispondente, un universo frattale in cui ogni punto dell'ologramma contiene il seme potenziale del suo divenire.

I suoni hanno potere, le parole hanno potere, ogni singola azione causa una reazione, quello che in oriente definiscono karma, un Universo bilanciato e perfetto, un Universo Kabalistico, pieno di indovinelli e misteri, di ruote che girano, un luna park colorato e sorprendente, dove ogni punto fermo raggiunto si dissolve come nebbia al sole, dove ogni conquista del "Sapere" viene ridicolizzata dallo scorrere incessante del tempo, che dissolve e modifica ogni Verità raggiunta.

Se prima della nostra "civiltà" uomini e Dei vivevano assieme, nel giardino dell'Eden, è probabile che questi "Dei", questi immortali siano entità incorporee, che utilizzano corpi umani oppure animali, per potere vivere nel mondo degli Uomini.

Sono Esseri che vivono sul pianeta da sempre, quegli Esseri che vengono descritti nei miti e nel sapere antico trasmesso oralmente.

Mondo degli uomini che noi consideriamo unico mondo perchè siamo uomini e non riusciamo ad immaginare mondi alternativi al nostro.

Nel mondo degli Dei, il mondo degli uomini è una specie di gioco, la vita e la morte per loro non esiste, sono immortali non sanno cosa significhi.

Alcuni Dei, alcuni Spiriti sono subdoli e crudeli, altri sono Amore puro.

Lottano fra loro tramite noi, sono Re, creano RE-ligioni, RE-ami, RE-gole, RE-strizioni, usandoci, servendosi di noi.

Loro ci conoscono meglio di noi stessi, sanno quali corde toccare per farci RE-agire come loro desiderano.

Noi siamo in mezzo.

Siamo stati costruiti e progettati con due parti separate fra loro dentro di noi.

Siamo indivi-DUO.

Abbiamo dentro di noi, il bene ed il male, una rappresentanza di ogni schieramento sulla scena.

Due tiranni, due RE che ci tirano in continuazione per farci scegliere, per dare retta a uno dei due.

Per questo che nella stessa persona esiste il "vizio assurdo e l'ideale più sublime".

Noi siamo in mezzo, fra il Cielo e la Terra, fatti ad immagine e somiglianza, sollecitati continuamente a scegliere, stimolati e pungolati per muoverci in un senso o nell'altro, schiavi di questi stimoli.

E' la condizione umana, fatta dalle domande classiche:"chi siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando."

Dio è la risposta, uscire dalla condizione umana, dai vincoli del TEMPO è la "liberazione", la moksha indù, l'illuminazione, la grazia che gli Dei fanno agli uomini.

Raggiungere Dio, il pensiero di Dio, essere come Dio è uno stato di grazia.

Finche rimaniamo nella condizione umana, uomini fra gli uomini, uomini senza Dei, rimaniamo fermi a noi stessi, senza riuscire ad uscire da noi stessi, imprigionati nella gabbia della "Mente" e del "Tempo", schiavi di noi stessi, del nostro orgoglio.

L'ultimo inganno del nostro orgoglio, una volta raggiunto il pensiero di Dio tramite la volontà e l'impegno, è credere di ESSERE Dio, invece che di essere come Dio , è lì, su quel punto che anche i migliori si fermano.

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