Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  alroc il 18/8/2013 2:07:44
Citazione:
E’ il “bisogno” di trovare una “risposta” che da “forma” ad un creatore. In pratica è l’uomo che crea un dio a sua immagine e somiglianza, non a caso l’uomo si pone al centro della creazione.


Se ti accontenti dei miei interventi, mi pare che ciò che hai scritto qui sopra sia molto importante.

Colui che osserva il creato, essendo immerso in una esistenza fatta di prima e dopo (tempo), cerca una risposta duale: chi ha creato tutto questo?

Il paradosso consiste nel fatto che l'osservatore "vede" una separazione tra sè e ciò che osserva. Fino a quando non riusciremo a superare l'impostazione cognitiva con la quale siamo portati a ricercare, cioè il duale, non potremo mai davvero giungere ad una reale osservazione.

Creatore e osservatore sono la stessa cosa, ma l'osservatore non può accedere a questo tipo di indagine, se prima non ha compiuto un lavoro di riprogrammazione cognitiva.

Ogni cosa che facciamo implica un'operazione duale, per cui siamo costantemente indotti a compiere divisioni. Quando vogliamo comprendere un fenomeno, valutiamo in modo da separare le parti contrapponendole tra loro. Purtroppo, non appena dividiamo, agiamo in difetto e non in accrescimento.

Mettersi al centro è secondo me il vero nocciolo del problema.

Increduolo direbbe che è egoico e in effetti appare abbastanza evidente come operazione, ma il problema sorge dal fatto che non c'è una testimonianza "esterna" vissuta unanimemente da tutti gli esseri umani che ci possa dimostrare il contrario. In effetti qui dove viviamo, sulla pianeta Terra, ci siamo solo noi come esseri capaci di osservare il creato e di esserne consapevoli, siamo drammaticamente gli unici che si arrovellano nel tentativo di trovare delle risposte possibili...

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