Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 19/7/2014 17:33:29
Citazione:

Nichiren ha scritto:


Un azione benevola non può causare alcun male,ovviamente il bene dev'essere eguale da entrambe le parti.Non puoi effettuare una azione benevola solamente ritenendo che quest'ultima sia tale,dev'essere ritenuta tale dal ricevente.Altrimenti non avrebbe senso compierla.


Interessante... veramente, non mi aspettavo un incipit di questo tipo. Mi piace.
Ma non sono proprio d'accordo su tutto, o meglio, ci sono aspetti da considerare per comprendere appieno quello che hai detto, nella prospettiva del nostro parametro: l'Armonia.

Abbiamo, come parametro per misurare il bene e il male, l'Armonia, giusto?
Giusto.
Ora, se il ricevente, in quanto essere umano e per cui con visione soggettiva influenzabile da infiniti fattori, considera "bene" qualcosa che in realtà per lui non lo è, e cioè qualcosa che non lo porta verso l'Armonia ma verso la disarmonia, e di conseguenza non accetta l'azione benefica (ri-armonizzante per lui) considerandola malefica, significa che è in errore. Significa che quello che lui crede essere benefico in realtà è malefico.
Oppure il ricevente, essendo diciamo più ignorante in materia di Armonia di chi vuole fargli del bene, non capisce il perché di una tale azione verso di lui, può ritenere dannosa tale azione, quando invece gli farebbe un gran bene riceverla.

Un esempio:
Un tizio molto ricco viene rapinato da Robin Hood
Questa è oggettivamente una azione armonizzante, da qualsiasi punto di vista la si analizzi.
Il povero riuscirà a sopravvivere all'inverno con gli spiccioli che Robin gli darà e lo stesso Robin e la sua banda sopravviveranno nel modo semplice che conosciamo.
Il ricco diventerà un po' più povero, ma sappiamo che in realtà per lui la perdita è ben poca cosa. Inoltre l'alleggerimento del suo portafoglio gli fa oggettivamente bene, perché la ricchezza è qualcosa di disarmonico in sé, oggettivamente, la Natura ci dimostra che l'accumulo di beni oltre il proprio reale bisogno non esiste e qui siamo molto oltre, siamo nel patologico e paranoico. Per cui fa bene anche al ricco. In realtà è una vera e propria cura che gli viene somministrata, nonostante lui si disperi per la grande perdita, ma i malati frignano spesso, come quando al grasso gli si dice che deve mangiare di meno e muoversi di più...
Direi che ci sono ben pochi ricchi capaci di comprendere il bene che gli si fa, sottraendogli ricchezza

Robin Dottor Professor Hood

Resta che in linea generale sono d'accordo con te, perché è solo con la piena comprensione ed accettazione personale che l'azione benefica ha veramente senso, perché siamo esseri umani, non formiche, e questo è un aspetto che vorrei affrontare più in la, perché coinvolge sia la visione globale dell'Armonia che il nostro cammino accompagnati da essa e la nostra interazione con lei.
E' una cosa da curare nel modo giusto e al momento giusto, quando ci saremo chiariti un po' di più.

Citazione:

Un azione maligna può causare del bene come del male,ergo non è equa ovvero non può essere benevola.
Là dove io ricavo del bene un altro può ricavarne del male e via discorrendo.

Non concordo.
Al limite si può dire che "la dove io credo di ricavare del bene un altro riceverà del male". Una illusione insomma.
Perché se qualcuno, chiunque, ricava del male da una azione, significa che si è creato un processo disarmonizzante, e questo infrange il nostro metro di misura.
Un ricco si illude che diventare più ricco sia un bene per lui. Questa è una illusione, perché l'unico modo per diventare ricchi è rubare ai poveri (generalizzato eh?), quindi creare disarmonia (anche a se stesso nonostante lui sia convinto di stare "meglio", perché l'accumulo oltre il reale bisogno crea peso e il peso posseduto, oltre le proprie capacità naturali, disarmonizza.).

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