Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 25/7/2014 7:10:37
Citazione:
- nella psicologia/psiche umana sarebbe stato più che sufficiente un meccanismo di difesa per rifuggire alla terribilità della realtà, che non richiedesse un consumo di energie tali al punto di prevedere fenomeni complessi di ascesi, bensì sarebbero stati sufficienti quei protocolli che già abbiamo che ci spingono TUTTI NOI in vari gradi e misure, alla megalomania, schizofrenia, negazione, sostituzione, illusione a loro volta deputati a caratteri di estroversione o introiezione e molto ancora .... (e attenzione, perché la "pazzia" non è credersi Napoleone) ...


Citazione:
Nel taoismo queste "follie" sono quasi all'ordine del giorno, ed è uno dei motivi per cui mi piace: non sappiamo e lo applichiamo veramente, fino in fondo e anche nella vita di tutti i giorni. E poi spesso è anche divertente
Si sa che i taoisti son tutti matti, ma per davvero...


C'è una condizione umana particolare, una condizione spaventosa che ci terrorizza.

E' quella della pazzia.

Nei Tarocchi, tra i 22 arcani maggiori che rappresentano proprio le varie condizioni umane principali, la carta del matto è detta la "carta senza numero", la carta numero 0 oppure la carta numero 22.

Può apparire all'inizio o alla fine indifferentemente essendo una carta "che annulla la logica di tutte le altre carte".



Anche nel simbolismo grafico, la carta rappresenta un viandante, con il suo misero fagotto sulla spalla, un viandante senza meta apparente con un animale che varia nelle diverse versioni, a volte un cane o un lupo, a volte un felino, che gli morde le caviglie e con i pantaloni strappati simbolo di noncuranza, qualcuno che abbandona il mondo e viene abbandonato dal mondo.

Rappresenta il "caos", la perdita di intelletto, del "senno".

La pazzia è rifiutata dalla nostra cultura ultrarazionalista, è considerata malattia.

Per i nativi americani, la pazzia era uno stato dell'essere come qualsiasi altro.

La dimensione della pazzia è una dimensione assolutamente rivoluzionaria e libera, è un campo in cui il pensiero può toccare vette impossibili da scalare altrimenti con la sola logica, che per sua natura è limitata e limitante.

E' il campo padroneggiato dagli sciamani, dai cultori di droghe come il DMT e l'LSD è la dimensione dei visionari, dei rivoluzionari, di coloro che hanno il coraggio di andare oltre.

Ma è un oceano profondo e spaventoso, ci si possono trovare fantasmi e creature mostruose prodotte dal nostro interno, un campo in cui è facile perdersi e diventare "vittime" di influenze ostili.

Per Berlusconi l'elogio alla follia di Erasmo da Rotterdam, è il suo libro guida, come ha dichiarato più di una volta.

La dimensione della "pazzia" è una dimensione che ci è stata scippata, parente stretta di quella magica, venduta sull'altare della religione ultrarazionalista che è alla base della nostra cultura.

Ne abbiamo parlato abbondantemente all'inizio del 3ad, andando a commentare il lavoro di Cesco Ciapanna e di Alan Watts piuttosto che le visioni lisergiche di Philip Dick.

La pazzia è la rappresentazione del caos, che sfugge a qualsiasi tentativo di definirlo di limitarlo, di contenerlo, di portarlo all'interno di un sistema limitato ed ordinato.

Non a caso sul dollaro compare la scritta:"Ordo ab chao", ordine dal caos, il sogno dei maghi che hanno costruito questa Matrix nel nostro interno conquistando lo Spirito umano, il nostro Spirito.

La conquista della Luna, è la conquista di una dimensione umana interiore, non la conquista di un pianeta fisico.

Tutti noi siamo sole e luna, maschile e femminile, luce e luce riflessa.



E' una conquista spirituale sull'uomo, sullo Spirito umano, non è una conquista esteriore e materiale.

Se non si padroneggia la pazzia, se non si affronta e non si supera l'ostacolo messo davanti alla consapevolezza dalla pazzia stessa, l'Essere non può liberarsi dalle catene e dalle limitazioni in cui la ragione lo confina, senza "uscire di testa" senza superare la ragione stessa.

E' il drago che il cavaliere deve vincere per potere accedere all'amore, rappresentato dalla principessa racchiusa nella torre più alta del castello.

Ma il drago fa paura, affrontarlo è da pazzi

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