Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 25/7/2014 11:44:53
Citazione:

Daniel77 ha scritto:

sento fischiare le orecchie...se stavi pensando a me, no non sono svanito, anzi sono intervenuto proprio in questa discussione poche pagine fa postando un estratto del libro di Bach.
(OT ma non posso intervenire spesso quanto vorrei, perché in passato mi è costato molto caro e adesso ho capito la lezione.)

Giusto, sei tu.

Non so del tuo episodio, ma da quello che hai scritto qui mi sembra che puoi dare un contributo prezioso alla discussione.
Ho visto il libro che stai leggendo e se posso permettermi vorrei suggerirti una cosa.
Tutto bello, affascinante ed interessante, ma è solo da quando ho affrontato gli originali che ho iniziato a comprendere veramente il Cuore di quelle visioni del mondo.
All'inizio ci si capisce poco, in genere, anche perché sono stati scritti in linguaggi, per delle mentalità e culture che sono molto lontane dalla nostra. Ma se si insiste, rileggendo varie volte magari a distanza di tempo (io ho fatto così), piano piano la nebbia si dirada...
Inoltre i "trattati" occidentali sulle filosofie e religioni orientali, hanno quasi tutti un "difetto congenito" per così dire: sono scritti da menti occidentali.
Per esempio in quello che stai leggendo, nonostante l'autore sia molto consapevole di tali limiti, a volte anche lui "cade nella trappola" della propria mente occidentale.
Quelle filosofie parlano, prima di tutto, al Cuore, allo Spirito, non alla mente.
Ecco perché a mio avviso è più "sano" non affrontarle razionalmente, con metodo occidentale, ma semplicemente leggere, rileggere, lasciare che "entrino in te", abbassare le difese, come se fossi un bambino che sente una leggenda dal nonno.
La mia esperienza mi dice che così, da un certo punto in poi, i significati sono assorbiti in modo molto più puro, veritiero, e solo dopo l'analisi razionale può "chiudere il cerchio", completare la conoscenza.
In pratica è il metodo che le scuole Spirituali spesso adottano: prima "fai", poi "sai".
E non è così per capriccio, è perché noi siamo fatti in un certo modo e quello che siamo veramente, non è la mente.

"Dritto al Cuore, Ramon!"



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Citazione:

incredulo ha scritto:

Ma è un oceano profondo e spaventoso, ci si possono trovare fantasmi e creature mostruose prodotte dal nostro interno, un campo in cui è facile perdersi e diventare "vittime" di influenze ostili.

Giusta e saggia precisazione.

Per potersi lasciare andare alla pazzia, senza essere danneggiati da questo (e infatti molti sono coloro che non ne fanno più ritorno), è necessario avere almeno un "punto di riferimento", almeno, come le briciole di Hanse e Gretel. Un sentiero che, all'occorrenza, sappiamo dov'è, per poter uscire dal bosco senza essere mangiati dal lupo cattivo.

Il problema nasce dal fatto che le persone, per la grandissima maggioranza, sono rimaste interiormente ad una fase infantile.
Succede che uno scopre la potenza liberatoria della follia e magari, proprio come un bambino, ci si butta dentro e magari non torna più.
Perché le influenze sottili di cui parla Incredulo, sono le più potenti in assoluto.
"Il sottile vince il grosso", cosa che gli antichi taoisti ripetevano fino alla nausea...
Un motivo c'è del perché insistevano tanto su questa cosa (ce ne sono svariati), è ANCHE un avvertimento, una esortazione alla cautela.
Ci si sta addentrando in un mondo che non si conosce permeato di forze molto sottili, le più potenti in assoluto.
Non è un gioco.

Ecco un altra funzione dei Maestri, fisici e non, quando si va in Birmania per la prima volta, o si è dei viaggiatori molto esperti, o è prudente trovare una guida (che non sia un mascalzone...).
Non basta il coraggio, serve anche cautela.

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