Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  mc il 8/8/2014 2:28:22
Incredulo
Nonostante ti sembri ostile sappi che hai la mia stima e rispetto le tue scelte.
Mi sembra di avvertire la fatica di un percorso nei tuoi ragionamenti che apprezzo anche se non condivido.

Invisibile
Troppo immaturo per raggiungere il nirvana ... Scimmiotti quello che senti dire ad altri. Non comprendo nelle tue parole reali stimoli spontanei. Sarį colpa della tua narrativa, del tuo orgoglio, ma non vedo nessuna "luce" solo storpiature di slogan filosofici e miti orientali. Vedi, il problema č che abbiamo solo questa modalitį per intenderci a vicenda e con te non sembra funzionare granchč.

Non sono pagelle, ovviamente, volevo solo fare il punto delle conclusioni a cui la mia limitata mente č arrivata.
Conclusioni, del tutto personali, che mi portano diritte a rinunciare all'inutile affanno di parlare ai sordi... E a quanto pare muti (concettualmente)... Pur lasciando un canale aperto qualora si riesca ad emettere suoni comprensibili...

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Continuando la "godibile" passeggiata esistenziale con i pochi superstiti, proverei a continuare da incredulo che, in un impeto di illuminazione razionale di ispirazione freudiana, azzarda... cito:


Citazione:
Potresti usare le tue grandi qualitą razionali, non č ironico, per analizzare il tuo pensiero, pensiero che ho riportato qui sopra.
La tua mente, nel partorire questo pensiero, si comporta nel modo che stai contestando, utilizza una X iniziale, ovvero che il divino č un prodotto mentale, per arrivare poi alla stessa conclusione, il risultato X finale.
Nel mezzo, metti in dubbio che si possa sentire Dio in un qualsiasi altro modo che con la mente, perché essendo un prodotto della mente da lģ parte e a lģ ritorna, dando ancora una volta come scontato che il divino sia un prodotto della mente.
I primi due periodi riportano delle banalitį.
La prima č che io parlo della mia mente. É pertinente che io utilizzi qualcosa di concreto come la mia razionalitį in cui mi identifico per determinare quanto concreto sia il concetto che sto esponendo. Č verificabile: anche tu hai una mente. Cosa che mi porta alla seconda banalitį, cioč il tentativo di ribaltare la realtį, che tentavo di esporre prima con l' equazione, confidando di trovare simmetria tra gli opposti in ballo (dio e mente). Cosa che non č scontata, nemmeno automatica, ed in questo caso risulta addirittura errata.
La mia mente, quella che notavi portavo come esempio, č concreta. Non č un incognita e sta dialogando con te in questo istante. O per lo meno, č senz'altro un punto di vista pił oggettivo (e' verificabile in parte) su cui discutere invece di parlare in astratto di sensazioni.

Veniamo alla parte difficile:
Finora abbiamo dimostrato quanto la mente umana sia capace di creare concetti, di supportarli, di variarli, di identificarsi in essi. Mi sembra un punto a favore della Mente come "creatrice" di divinitį piuttosto che il contrario.
D'altra parte tu confidi in questa tua esperienza estatica ineguagliabile, valutando le mie soggettive esperienze mistiche come esperienzucole non degne di menzione alcuna dinnanzi al tuo avvicinamento a dio.
Tu non senti niente ascoltando la musica? Mi dispiace eppure potrebbe essere la voce di dio per quello che ne sappiamo... Io ho sentito in pił di una esperienza di essere parte di quei suoni. Per poi vedere quei suoni prendere forma e colori e movimento.... Un esperienza senza dubbio forte.
Il punto č che non userei mai questo episodio per esporre la mia conoscenza profonda (o anche solo superficiale ma ad un livello superiore) verso la musica perchč so per certo che quella musica non darebbe quelle stesse sensazioni date a me ad altri. E poi non ho una fissa per la musica impostami da culture imperanti.
La mia esperienza, come la tua, ti pare valutabile in termini logico-razionali? Ti pare condivisibile concretamente?
Ecco perchč valuto un pņ pił plausibile la mia "limitata razionalitį limitata", piuttosto che la tua irrazionalitį limitata a dio.

Inoltre, non cerco di dimostrare che so come il tutto esista (ricordi, sostengo che la mente non sia in grado di comprenderlo), e quindi non c'č assolutamente nessun circolo vizioso. La mente non ha creato il tutto, ha creato solo un dio che ha creato tutto. E basta. E non ha nulla a che vedere con le mie ipotesi esistenziali, a parte fornirmi idee e concetti messi in relazione con informazioni e spunti accumulati nel corso di una vita.
Se dico che dio é un prodotto della mente, sto solo dicendo che la mente produce pensieri...
Dio č classificabile come un pensiero, se non corroborato da influenze esterne, fino a prova contraria (un po pił concreta degli episodi estatici esclusivamente soggettivi, ma soprattutto non probanti dell'esistenza di una divinitį in una qualche minima parte) e questo che ho appena espresso č un pensiero, condiviso o non condiviso che sia, che invece č concretamente stato creato dalla mia mente.


mc

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