Ma questo discorso vale per ogni processo conoscitivo, anche riguardasse cose semplici, che so una sedia o un frutto, rimarrà sempre una parte nascosta alla ragione probabilmente di ordine intuitivo ,che è poi la chiave(essenza) invisibile della costruzione razionale per definire/capire la sedia o il frutto.
Quello che non capisco è il perché si debba fare per forza a botte con la razionalità quando si discute di certe cose. Le varie teologie, cosmogonie, mitologie che siano esse cristiane, islamiche, vediche e compagnia, non sono anche esse costruzioni razionali, aperte e rette però da una ''chiave di volta’’ di ordine intuitivo(rivelazione)? Parmenide con i sui versi atti a spiegare l’essere(dio) non utilizza forse la razionalità(logica), tanto da essere base della concezione cristiana e islamica di dio stesso?
Sulle ''negazioni’’ intendevo dire che l’affermazione in senso generale è gerarchicamente superiore (viene prima, è il principio) di qualsiasi negazione.
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