Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 24/8/2014 22:40:45
@mc

Citazione:
Incredulo ma tu conosci così tanti 50enni meravigliosi?


Io conosco un sacco di persone meravigliose, di ogni età.

Vivo in un posto cosmopolita, con gente che arriva da tutto il mondo.

E se gli permetti di esprimersi, se li spingi ad uscire dal formalismo riuscendo a creare empatia le persone si aprono, escono dal loro guscio protettivo e dalla maschera preconfezionata che indossano abitualmente ed esprimono la loro luce interiore.

Ed è così che scopro la bellezza di ogni ESSERE, scopro la divinità in loro, quella divinità che dimora in ognuno di loro e che dialoga con me.

Per cui la risposta è sì.

Conosco tanta gente meravigliosa che soffre solo per ignoranza.

Approfondendo il tema, a 50 anni un uomo è in un'età particolare.

Gli uomini hanno cicli di vita di 7 anni, ogni 7 anni comincia un ciclo e a 50 sono all'inizio dell'ottavo ciclo.

Ciò che hai costruito con le tue scelte precedenti fiorisce a quell'età.

Si chiama seconda giovinezza.

Per chi vive nella matrix, attorno ai 50, molti sono colpiti dalla depressione, che deriva dal cambiamento ormonale tipico di quell'età e vengono rimpinzati di farmaci per "guarire", ma ad essere malata è l'Anima che è fiacca ed amareggiata per la perdita di vigore ed il disincanto che deriva dalle ferite emotive e il fiorire dello Spirito, che avrebbe appunto bisogno di silenzio ed armonia per sbocciare, trova la loro resistenza mentale, resistenza dovuta all'ignoranza della loro condizione, l'ignoranza del percorso umano comune a tutti e che loro stanno compiendo in quel periodo.

La nostra medicina crede di curare l'anima curando il corpo con la chimica, o meglio ci fa credere questo per interesse.

La condizione della depressione andrebbe vissuta con lucidità e coraggio, consapevoli di stare affrontando un cambiamento molto importante di stato, ma per farlo è necessario avere rinforzato lo Spirito con lo sforzo e la volontà, altrimenti la prova diventa veramente dura, con la depressione non si scherza.

Moltissimi arrivano impreparati ad affrontare quel delicato momento comune a tutti gli uomini.

Molti sono coloro che non superano quella prova, perchè il malessere dell'anima si ripercuote sugli organi fisici causando malattie e patologie assortite.

E' un'età importantissima, così come quella che dà inizio al quinto ciclo, attorno ai 29 anni quando Saturno nel cielo torna a ricoprire la stessa posizione che aveva al momento della nascita.

Sono le antiche conoscenze che ci sono state sottratte, quelle conoscenze che non vengono divulgate alle masse, lasciandole nell'ignoranza Spirituale, sostituendo il loro bisogno di Spiritualità con religioni manipolate che allontanano dallo Spirito e ti mantengono inchiodato con la mente alla materia.

Ma non credermi, sono tutte cazzate mc, sono solo il frutto di una delle mie tante personalità multiple che si raccontano e si immaginano il mondo.

La realtà è molto più banale per i poveri nello Spirito.

Per loro è normale che si diventi vecchi e malati a 50 anni, per loro è normale prendere goccine di ansiolitici, pastiglie per contrastare l'accumulo del colesterolo, pastiglie per tenere sotto controllo il diabete, per la pressione, per problemi tiroidei o di altre ghiandole del sistema endocrino, per loro è normale aumentare i livelli di serotonina artificiale, quando potrebbe venire prodotta in grandi quantità semplicemente cambiando lo stile di vita individuale, per loro è il vivere normale della civiltà che ha raggiunto il progresso ed il benessere.

Per loro è normale e anche banale.

A questa visione invece puoi credere, questa è più rassicurante, più "normale", senza scomodare Anima e Spirito, categorie ormai sorpassate, al livello di credenza come la "Terra piatta".

Purtroppo molti rimangono vittima di questo sis-tema, perchè non sanno, perchè i vecchi che l'hanno già passato quel momento, non vengono ascoltati, preferendo una "scienza medica" che li avvelena e li costringe a diventare clienti a vita.

Una volta i vecchi erano una fonte di saggezza che gli derivava dall'esperienza che avevano accumulato, dalla vita che avevano già vissuto.

Oggi sono degli emarginati da mettere in un ricovero, perchè chi non produce più deve essere emarginato e magari morire in fretta per evitare di pesare sulle spalle dello Stato ed aumentare così il debito pubblico.

Perchè non lo sanno com'è e nessuno li avvisa e se qualcuno che gli vuole bene tenta di farlo, viene visto come complottista, come "strano", come soggetto a personalità multiple...

E si ritrovano soli, a volte senza speranza, ovvero soli e disperati.

Questa è la nostra "civiltà", possiamo andare fieri del nostro "progresso", possiamo giudicare il valore di un individuo basandolo su quanto ha e non su cosa è, perchè ci siamo scordati di noi.

Perchè noi siamo, ma ce ne siamo scordati, mc.

Ciao

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