Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  mc il 18/9/2014 15:19:05
Benvenuto
Citazione:
Ciao a tutti,
per il fatto che faccio un po' di fatica a scremare gli insulti, le provocazioni e i post prettamente nonsense di un utente, mi piacerebbe capire di cosa stiate discutendo cosi' animatamente.
Si tratta dell'esistenza di "dio" ?


Guarda e' uno schifo: lo so.
Comunque, dipende ...

Ce n'e' parecchi di contenuti... difficile riassumere concisamente.


Ci provo:
e' un tentativo di delineare la natura umana, e, soprattutto, le sue origini concrete.

Fondamentalmente ci sono due fazioni che convergono su quasi tutto cio' che e' concretamente visibile, sia che si parli di societa', sia che si parli di natura e scienza, sia che si parli di politica, ma che, arrivati al superamento di tutto cio' che e' osservabile, si dividono in credenti e non credenti-agnostici.

Tutto il resto e' fuffa:
credenze, dogmi, gli insulti, le coloriture, l'aggressivita', la pochezza, le proiezioni psicologiche...
Il problema e' che non si riesce nemmeno a ragionare per ipotesi se questo richiedesse di eliminare il dogma dell'esistenza del divino perche' ogni "lettera" delle argomentazioni pro-divinita' e' completamente basata sull'assunto che si dovrebbe provare a dimostrare, e questo, che ha senso solo per i credenti, non e' accettabile da chiunque altro non sia "indottrinato" fino al midollo. Tutto questo annulla pure quello che si condivide perche', soprattutto per i credenti, accettare anche un minimo di plausibilita' nelle argomentazioni altrui sancisce un nuovo e superiore livello di debolezza concettuale che stanno alla base.
Cosa che tra i non credenti non accade perche' partire dall'assunto altrui non cambia nulla nell'impostazione logico-razionale che sta alla base dei propri punti di vista ateistici.

Poi, posso aggiungere che, personalmente, non sopporto i quaqquaraqqua' (e che dire di quelli che si atteggiano a mezzi uomini, per di piu'!) e nemmeno chi vuole sostenere la ragione e la logica con l'irrazionalita' e qui ho incontrato entrambi le tipologie.
Un mix frustrante per il mio povero self-control...
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A mio avviso, non si vuole prendere atto (soprattutto da parte dei "credenti") che le conclusioni sono del tutto relative alla propria esperienza e non possono essere condivisibili, razionalmente ed emotivamente, e nemmeno lontamente considerabili valide in maniera assoluta perche' non hanno nulla di concreto se non una costruzione concettuale debole ed irrazionalmente fideistica (accettata accettando il dogma).

Per quanto mi riguarda e' una di quelle domande a cui l'uomo, molto probabilmente, non riuscira' mai a dare una risposta e si e' tentato di conciliare la mia personalissima opinione con le certezze dell'esistenza divina con scarsi risultati...


mc

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