Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 27/9/2014 10:05:57
Il flusso incontrollato dei pensieri

Durante l'età della nostra formazione si crea in noi una sovrastruttura mentale che chiamiamo ego e, progressivamente, finiamo nell'identificarci con essa, fino ad essere assolutamente convinti che "noi" siamo "quello". Di questo ne abbiamo parlato molto nella prima parte del thread.

Tutte le entità autocreate nella mente, come l'ego, necessitano di una ri-creazione continua, incessante, perché in Natura non esistono e per cui non fanno parte dell'Armonia universale, non fanno parte del mondo così come è stato creato, per i credenti, o, per i non credenti, come la Natura lo crea e lo sostiene. Per cui non esiste in Natura un "posto nell'Armonia universale" per queste creazioni umane e quindi non esiste un sostentamento Naturale previsto per esse. Possiamo sostenerle solo noi, individualmente, ricreandole ed alimentandole in continuazione.

Questo comporta un lavoro mentale costante e molto dispendioso, anche in termini di energia.

Tutti abbiamo desiderato varie volte nella vita, che quel chiasso di pensieri incontrollati si fermasse almeno per un po', o che almeno diminuisse di intensità e di velocità (a volte è un vero e proprio turbine), per avere un po' di tregua, un po' di pace.
Questo desiderio nasce spesso proprio quando siamo a corto di energia, perché siamo esausti e sentiamo il bisogno di riposare per poter recuperare. Sentiamo inoltre, quasi sempre inconsciamente, che quel flusso incontrollato ci sottrae sempre più energia, proprio quando avremmo bisogno di un po' di tregua.
Ma il flusso non si ferma, anzi, aumenta di intensità proprio in quei frangenti.

Questo accade perché l'entità mentale che abbiano autocreato ed in cui ci identifichiamo, ci domina. Domina molte parti e facoltà in noi, tra cui una fondamentale: la volontà.
E' la volontà che ci permette di decidere se andare a destra o a sinistra, se fare qualcosa o se metterci in stato di riposo (anche mentale), per recuperare le energie indispensabili per poter fare, in futuro, le cose che abbiamo deciso di fare.
Quindi la nostra volontà non è a nostra piena disposizione, quell'entità ha il controllo almeno di una parte di essa.

Questa entità essendo autocreata da noi stessi (ed avendo noi il potere creativo), è cosciente, non è una "cosa", è un vero e proprio essere e non vuole perdere i vantaggi che crede di avere stando in posizione dominante (a mio avviso è una illusione, perché il vantaggio non esiste, ma questo è un altro discorso). Questa entità sa che deve controllarci costantemente, perché se perde anche solo parte del suo controllo su di noi, è in grave pericolo.
Il flusso costante dei pensieri, è, tra altre cose, il suo modo di verificare costantemente che è effettivamente in posizione di dominio e più la situazione è allarmante per lei, come in caso di bassa energia, perché c'è il rischio che una parte gli venga sottratta, più diventa invadente e prepotente. Ecco perché è proprio in quei momenti di stanchezza che il flusso incontrollato aumenta la pressione su di noi, perché l'entità sa che se l'Essere in cui vive, gli sottrae l'energia di cui ha bisogno per rimanere in posizione di controllo, c'è la possibilità che l'Essere prenda piena consapevolezza di essere dominato da lei e che decida di cambiare le cose.

L'arresto del flusso dei pensieri incontrollato è una condizione indispensabile per poter conoscere veramente se stessi, perché quel flusso, oltre a sottrarci molta energia, oscura la nostra visione, limitando fortemente la nostra capacità di osservazione.

Un buon paragone è quello di un adulto che vorrebbe osservare qualcosa o fare qualcosa, ma ha attaccato ai pantaloni un bambino petulante che non smette mai di parlare e di pretendere attenzione. Diventa impossibile fare qualsiasi altra cosa in modo anche solo decente, compreso usare pienamente la capacità di osservazione.

Incredulo la chiama anche "Lo sfidante". Una buona descrizione di cosa comporti averla in posizione dominante in noi.

Questo in linee generali, perché ci sono molte forme mentali, una per ogni individuo in realtà, ma questo "schema generale" è molto comune e praticamente uguale per tutti coloro che hanno avuto un "addestramento" (condizionamento) di tipo occidentale.
(Il carattere innato gioca un ruolo importante rispetto alla posizione di dominio che lo sfidante ha nelle persone. Per esempio, una persona con una indole "ribelle", potrebbe subire meno tale dominio interiore)

La Meditazione ci permette di arrestare (in un primo tempo solo di rallentare, diradare) il flusso dei pensieri. Se la pratica a cui ci si dedica è stata creata da veri Maestri spirituali (quindi da chi conosce veramente chi e come siamo, e creata con l'intento puro di aiutare gli altri - lo specifico di nuovo perché ci sono molte falsificazioni che possono portare a risultati dannosi e quindi, per chi è interessato, vi esorto di nuovo alla cautela), e se la costanza e la serietà del praticante sono a livello richiesto, si arriva fino ad ottenere il totale arresto del flusso dei pensieri a volontà, anche nella vita di tutti i giorni e non più solo durante la pratica della Meditazione. In pratica si vive meditando, volendo, ma per avere una simile vita è necessario compiere delle rinunce, perché la nostra civiltà impone l'uso dei pensieri per fare molte cose.
Per esempio è impossibile guidare una macchina in stato di meditazione profonda... ed uscirne incolumi (o che la macchina ne esca incolume...).
Ma, per esempio, è assolutamente possibile compiere tutto quello che serve per preparasi un bel bucatino all'amatriciana senza l'ombra di un pensiero.

Oppure eseguire una forma di Tai Chi, con la mente pensante in assoluto riposo.

Il Tai Chi è una meditazione in movimento. Infatti, come in molte meditazioni, nelle regole basilari è richiesto, tra le altre cose, uno stato di calma, di serietà, di fermezza nell'intenzione, di presenza, di attenzione cosciente e di "vuotare la mente".

Possiamo dire che è un altra Via per raggiungere lo stesso scopo, la riunificazione di se stessi in Armonia, il ritrovare la propria integrità e il "rimettere le cose al proprio posto".

Nel Tai Chi è coinvolto anche il corpo, attivamente, essendo una sequenza di movimenti da compiere senza interruzione, proprio come un flusso continuo.... ricorda qualcosa?
E' il flusso continuo dell'Universo in divenire, di cui noi facciamo parte, nascosto al nostro Essere (quello che siamo veramente) dal flusso continuo dei pensieri incontrollati, dal bambino petulante.

Ci sono altre pratiche che tendono allo stesso scopo, come lo Yoga, ma di cui non parlo, conoscendole solo superficialmente.

Quando si arriva ad acquistare la capacità di arrestare il flusso dei pensieri a volontà, quello che succede è che "Lo sfidante" ha perso molto del suo potere su di noi, ma non tutto. E' sempre li, nell'ombra, in attesa "della sua occasione" per cercare di riprendersi il potere che sta perdendo.
Ecco perché nelle scuole spirituali, i Maestri spesso affermano che il vero nemico di noi stessi, siamo proprio noi stessi.

Ma a quel punto noi abbiamo acquistato uno strumento formidabile (strumento che abbiamo sempre avuto senza saperlo), perché ora l'auto osservazione (ma anche l'osservazione verso il mondo) è ENORMEMENTE "potenziata".
Il bambino petulante sta zitto e non ci sottrae più quella vera e propria montagna di energia e di capacità di usare l'attenzione, che possono essere impiegate secondo la nostra volontà.
Ora possiamo osservare noi stessi e il Mondo, con una chiarezza di visione ed una consapevolezza mai sperimentata prima (se non nell'infanzia, quando la sovrastruttura mentale non era formata) e ci ritroviamo in una condizione di libertà interiore che, paragonata a quella comune, è straordinaria.

A quel punto, inizia una vera e propria rivelazione delle incredibili capacità latenti con cui tutti noi nasciamo.
Inizia la vera conoscenza di noi stessi e del Mondo.

L'ottenimento della capacità di arrestare il flusso incontrollato dei pensieri, è solo uno dei fondamentali passi, verso la vera conoscenza.

Se la pratica è genuina (creata da un vero Maestro spirituale) e se il praticante è serio, si possono raggiungere progressivamente "Stati dell'Essere" sempre più profondi, fino a ritrovare quel "Nulla interiore" di cui ha parlato più volte Incredulo.
Si può arrivare ad una totale purezza interiore, ad una calma assoluta, e, per usare delle parole che per chi indaga in questi ambiti sono molto significative, si arriva ad Aprire il Cuore.

L'Essere che siamo ora si rivela li dove lo Spirito si manifesta pienamente.

Infatti nella medicina cinese, scienza creata da Maestri spirituali, il cuore non è considerato un organo.
E' "Un Nulla", uno "spazio".

Perché solo nel Nulla Lo Spirito si può manifestare pienamente.

In quel Nulla interiore ci sono tutte le risposte che cerchiamo, tutte le indicazioni di cui abbiamo bisogno e il nutrimento spirituale necessario alla crescita interiore.

E' li che vive il nostro Maestro interiore ed è li che possiamo riunificaci con il Tutto.

Ecco "La Tazza Vuota".

Sembrava solo una piccola ed insignificante tazzina da tè...

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Qui non è possibile continuare a descrivere a parole le esperienze che si vivono, perché l'Essere vive in un mondo che non ha ne spazio ne tempo, dove la mente razionale non può che percepire dei frammenti delle esperienze che si vivono, perché sono esperienze del Cuore e dello Spirito, molto al di là della capacità di comprensione della mente razionale e per cui intraducibili a parole.
Ma l'Essere, finalmente liberato, "registra" tutto e non dimenticherà niente, mai, perché quelle esperienze non sono semplicemente "registrate", come fa la mente razionale, sono diventate parte di Lui e Lui è diventato parte di esse.

E' possibile tuttavia, una volta "ritornati in superficie", e se lo si desidera, razionalizzare le esperienze a piacere, perché nella meditazione, se è correttamente eseguita, si è presenti e consapevoli, anche in quegli stati dell'Essere profondi.
Questo lo scrivo per la mente razionale, perché in realtà è solo a partire da questi stati dell'Essere che si è realmente presenti e consapevoli veramente, "prima" si viveva in una illusione, in un sogno creato da noi stessi, individualmente e sostenuto e confermato collettivamente e la consapevolezza che si vive "in superficie", rispetto a quella che si vive in profondità, è frammentaria, come dei flah diradati nel tempo rispetto alla luce continua che sta in profondità.

Queste esperienze possono spaventare le persone, e non sono pochi quelli che arrivati ad un certo punto rinunciano ad indagare ulteriormente, anche perché ci sono cose in noi stessi, che non sono proprio "carine" (per essere gentili) e di cui non eravamo consapevoli (o lo eravamo solo in parte e spesso sono considerate "marginali"... non importanti), e visto che "la copertura" del flusso incessante dei pensieri non c'è più, non è più possibile nascondersi a se stessi.
Ci sono altri motivi per cui molte persone, arrivate a quel punto rinunciano, ma non ne parlo, perché sono cose molto personali e parlarne in questo ambito non sarebbe rispettoso.
A quel punto la scelta è individuale, se proseguire o meno nella vera conoscenza di se stessi, e ci vuole molto coraggio e determinazione per farlo.

Detto questo, considero sano ed utile per tutti (proprio tutti), sia individualmente che collettivamente, compiere almeno qualche passo nella direzione della vera conoscenza di se stessi, a prescindere da dove ognuno "arriverà".

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Breve osservazione personale.
Quando vedo nel forum persone che parlano di DMT e altre simili scorciatoie, per cercare di scassinare le serrature interiori forzandole in modo artificiale, magari anche solo per divertirsi un po', mi si rizzano i capelli sulla testa, ho molta preoccupazione per chi si lascia andare a simili comportamenti infantili.
Giocano con il fuoco e non sanno che è VERO FUOCO quello con cui si baloccano. Il fuoco BRUCIA e non sempre esiste una cura per simili bruciature.
Se danneggi gravemente una parte interiore di te stesso, poi non lo trovi il ricambio nel negozio sotto casa.

E noi siamo più delicati di un ala di una fata.

La Vita è seria, non è un gioco.

In modo simile, non è sano mettersi a meditare o a praticare il Tai Chi per otto ore al giorno (salvo casi rarissimi) in modo ossessivo. I risultati ottenuti non potranno essere mantenuti ed in breve tempo si rischia di perdere tutto e c'è la forte possibilità che si crei una grande frustrazione e di conseguenza perdita di fiducia.
La crescita di tutti gli esseri e qualsiasi tipo di crescita (fisica, mentale o spirituale), è sempre lenta, dolcissima ed invisibile, impercettibile, e il seme che ha appena generato il suo primo germoglio, ha bisogno almeno di una intera notte per ritrovare il suo nuovo equilibrio, un nuovo stato di Armonia, prima di potere ricominciare a crescere.

Anche noi siamo semi.

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