Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  Daniel77 il 17/10/2014 12:44:20
Citazione:

invisibile ha scritto:
Daniel77

Citazione:
Attualmente la Grande Piramide (detta erroneamente “di Cheope” sulla base di prove inesatte) non potrebbe essere costruita. Non possiamo farlo perché non siamo in grado di farlo. Anche investendoci MILIONI DI MILIARDI di Euro e con 7.000.000.000 di persone a lavorarci. Non si può fare. Ci sono degli studi in corso su come si POTREBBE fare in futuro, con delle tecnologie che per adesso sono solo sperimentali.

Questa cosa non la sapevo. Non è che mi stupisce più di tanto, vista la nostra civiltà barbara e primitiva...

Vorrei sapere perché non si può fare. Crollerebbe?

Puoi indicare qualcosa da leggere in proposito?


Il mio era un gioco dialettico, ma neanche tanto.
Noi non possiamo costruire una REPLICA ESATTA della Grande Piramide. O perlomeno non possiamo farlo senza prima aver smontato completamente quella originale. Perché?

1. Perché non sappiamo dentro come è fatta nella sua interezza.
Nei secoli scorsi, alcuni idioti si son divertiti a perforare dei nuovi tunnel per trovare chissà quali tesori. Effettivamente qualcosa hanno trovato, si tratta di cunicoli originari (cioè ricavati durante la costruzione) di cui non si conosceva l’esistenza. Cunicoli che, partendo dal centro della costruzione, arrivano a pochi centimetri dal bordo esterno, ma poi sono murati in modo da non essere visibili sulle facce. Non si vedono dall’esterno, e internamente non conducono a niente di speciale. Cosa sono? Quanti altri ce ne sono? A cosa servono? Boh.

2. Perché non sappiamo a cosa serva.
L’ipotesi “tomba” viene ritenuta da molti semplicemente assurda, e questo vale anche per le altre due piramidi vicine. In nessuna di queste “tombe” si è mai trovato nessun corpo, nessun sarcofago (magari del tipo egizio visto che si attribuisce la costruzione a faraoni egizi), nessuna iscrizione che abbia a che fare anche solo minimamente con una sepoltura. Molto strano, visto che a poche centinaia di metri di distanza si trovano centinaia di tombe egizie (e altre piramidi più piccole, di cui è accertata la costruzione da parte di faraoni) nelle quali c’erano sempre la mummia, il sarcofago, i gioielli, intere pareti ricoperte di iscrizioni, oggetti vari, ecc… Per gli oggetti gli studiosi ipotizzano il furto, ma le iscrizioni?
L’unica “prova” che adducono gli egittologi per avere la certezza che la Grande Piramide sia stata costruita da Cheope (Khufu, che è un faraone realmente esistito) è un cartiglio con il simbolo del faraone su una delle sei facce di un megalite trovato da alcuni ricercatori in un cunicolo. UNA scritta. Su UNA faccia. Di UNA pietra. In un cunicolo scavato da questi ricercatori appositamente con la dinamite. Fantastico, questo Cheope doveva avere un disturbo bipolare. Costruisce la più grande opera umana della storia, e non scrive DA NESSUNA PARTE il suo nome, se non una piccola scritta su una faccia di una pietra nascosta alla vista di chiunque. Certo, ovvio. Ah, e poi c’è il cronista romano che pochi secoli a.C. (quindi almeno 2000 anni dopo la costruzione) va in Egitto e dice che gli attuali abitanti del luogo la chiamano Piramide di Cheope. Adesso possiamo stare sicuri, l’ha costruita Cheope. D’altronde nel 4011 per sapere chi ha distrutto le Twin Towers basterà chiedere nei dintorni di New York e la verità la sapranno tutti.
Le stesse considerazioni sull’assurdità della tesi “tomba” si possono fare per la Seconda Piramide, attribuita a Chefren, e per la terza, Micerino.
Ad onore della cronaca, bisogna ricordare che nella sala più grande all’interno della Grande Piramide, effettivamente un contenitore che gli egittologi chiamano sarcofago, c’è. Una sorta di vasca rettangolare (ricavata scavando un blocco di granito massiccio con una tecnica che oggi sarebbe possibile replicare solo con trapani e frese di ultima generazione, dicono gli esperti), pesante diverse tonnellate, e PIU’ LARGA dell’ingresso della stanza. Quindi è stata inserita DURANTE la costruzione e lasciata all’interno.
E’ un recipiente vuoto, senza iscrizioni. A cosa serve? Boh. Gli egittologi son sicuri che contenesse il corpo di Cheope. Sulla base di quali prove? Boh.
Ai piedi della Grande Piramide, sepolte sotto la sabbia, sono state ritrovate delle enormi navi di legno risalenti a migliaia di anni fa. Completamente diverse anche nella tecnica di realizzo da quelle egizie che servivano per navigare sul Nilo. Sono navi simili a quelle fenicie, sicuramente adatte alla navigazione in mare aperto o addirittura sull’oceano. (Navi uguali identiche, in gran numero, sono state ritrovate sepolte nella sabbia, all’interno di una specie di enorme vasca di pietra, e ANCORATE con degli enormi massi). A cosa servono delle navi simili in mezzo al deserto e a centinaia di chilometri dal primo mare? Perché darsi tanta pena a costruirle e addirittura ad ancorarle, e soprattutto perché metterne sotto alla piramide? Avevano a che fare con la funzione originaria di questa costruzione? Boh, gli egittologi dicono che sia un vezzo del faraone: una bella flotta per navigare in mare aperto, a Giza.
Le tre grandi piramidi di Giza sono allineate in pianta in base ad uno schema che ricalca con una precisione perfetta l’allineamento delle tre principali stelle della costellazione di Orione (però l’allineamento oggi non è così preciso, era preciso nel 10.500 a.C.). Perché darsi tanta briga di riportare un simile allineamento? Boh, dicono gli egittologi, è un caso.
Nella grande piramide è presente una specie di canale di ventilazione (dicono gli egittologi), il quale dalla camera principale arriva(va) fino a pochi centimetri dal bordo esterno. Non si sa cosa potesse ventilare, quindi. Forse PER PURO CASO esso è una sorta di freccia puntata esattamente sulla stella Sirio. Non oggi, però. Nel 3.500 a.C.. Anche in questo caso, perché diventare pazzi a creare un canale simile? Canale di ventilazione ribadiscono gli egittologi.
Piccolo OT per la Sfinge: essa fa comunque parte del complesso delle tre piramidi, strettamente collegata ad una di esse. Cos’è? Gli egittologi dicono che è un leone con la faccia di Chefren, il quale viene menzionato in un cartiglio presente sulla stele tenuta fra le zampe. Bè, effettivamente una certa somiglianza con le statue di Chefren c’è, da qui a dire che l’ha costruita lui ce ne passa.
La maggioranza dei geologi che l’hanno analizzata sono sicuri che è stata costruita prima del 10.000 a.C., perché ci sono segni inconfondibili di erosione da precipitazioni piovose durate migliaia di anni, e queste condizioni atmosferiche in quell’area si sono verificate soltanto prima del 10.000 a.C.
Qualcuno di questi geologi allora ipotizza che la faccia sia stata scolpita dopo, proprio da Chefren che le ha dato il suo volto e lo ha scritto nella stele. E se, magari, prima del volto di Chefren, ci fosse stato un muso di leone, che giustificherebbe le fattezze del resto del monumento?
Per puro caso, nel 10.500 a.C. il ciclo precessionale degli equinozi (che i costruttori delle piramidi, e forse della sfinge, conoscevano benissimo) faceva sì che prima del sorgere del sole del 21 marzo di ogni anno, guardando ad est si vedesse la costellazione del… LEONE! Sicuramente un caso, una coincidenza. Quindi Chefren non sarebbe il creatore, né della Seconda Piramide, né della Sfinge. E quindi, per l’ultima volta: perché nel 10.500 a.C. qualcuno si è dato tanta pena, non solo a costruire le piramidi, ma addirittura a costruire un enorme leone? A cosa serve? Boh.

3.
All’interno della Grande Piramide vi sono una serie di anomalie e misteri. Soffitti che per le leggi delle costruzioni che adottiamo oggi dovrebbero crollare, perché noi non li faremmo mai in quel modo. E invece stanno su da migliaia di anni, perché sono stati posti con una tecnica che ci è estranea. Enormi megaliti di cui non sappiamo come sono stati inseriti a formare i cunicoli. Una galleria imponente con dei canali sul pavimento e altre cose strane, di cui nessuno ha la più pallida idea della funzione originaria. Ecc…

In conclusione, non potremo costruire una piramide come quelle di Giza, finché non sapremo cosa sono e a cosa servono, e non ultimo come sono fatte dentro nella loro interezza. Dicevo delle tecnologie sperimentali, perché alcuni studiosi stanno cercando di "vedere" l'interno della piramide con degli strumenti tipo radiazioni. Ma è tutto in alto mare.

Uno che ha analizzato bene tutti i monumenti preistorici senza pregiudizi di tipo scientista, è Graham Hancock. Io ho letto "Impronte degli dèi" e adesso ne sto leggendo un altro che però parla di altre cose.

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