Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 23/10/2014 9:22:16
@Daniel77

Nell'attesa di una tua eventuale risposta, vorrei approfondire una cosa.

In Verità non sappiamo se il mondo è reale o una illusione.
Non possiamo saperlo proprio a causa dei limiti stessi della mente razionale, "quella che sa".

Non è un caso che alla fine della mia risposta a te ho citato la storia del sogno della farfalla-Chuang Tzu.

Però qualcosa c'è su cui possiamo meditare.

Da quanto io possa ricordare, "so" che ogni giorno mi sono alzato dal lettuccio caldo e confortevole per affrontare la Vita. Spesso è stato difficile, a volte doloroso.
Molte volte è stata una avventura appassionante e ho avuto molta gioia e felicità. Tristezza, superamenti di problemi personali e non. Ho imparato un sacco di cose, proprio tante.
Più vado "avanti" e più mi rendo conto che so di non sapere, perché vedo un mondo intorno a me che pare non avere fine.

Sento inequivocabilmente che "qualcosa" che io chiamo "Il mio Spirito" o "Essere" o "Anima" è "chi sono veramente".

Questo Essere che sono, a causa di quello che tu chiami "esperienze", negli anni è cambiato.
Il "fenomeno" che sento essere il più significativo, è che "vedo" chiaramente che questo Essere è cresciuto.
Ho conferme ormai giornaliere su questo fatto sia interiori che esteriori.

Questo significa che il Mondo, in qualche modo, ha influito su quell'Essere, sullo Spirito e questo mi porta a concludere che sia reale come quello spirituale.

Se non fosse reale questo non potrebbe accadere.

Non sto dicendo che il Mondo ha cambiato la Natura del mio Spirito, questo come ho già detto, secondo me non è possibile. Ma ha fatto si che crescesse, è stata l'occasione affinché crescesse e prendesse sempre più consapevolezza del mondo e di conseguenza di Sé.

Le "storielle" taoiste, Zen, buddiste, vengono spesso sottovalutate a causa della loro semplicità.
La mente le legge e dice "ah bè, si, carina....".

Vanno lette con il Cuore per comprenderle, e così facendo si rivelano molto profonde e vaste. Certe sono infinite.

La storia del seme che ho riportato nel post sull'Armonia è una di queste.
E' infinita.

Rapportandola a noi e considerando quanto sopra, io vedo che noi siamo i semi di Dio e che il mondo è il suo orto.

Dio ha creato il mondo (reale ma, è bene ricordarlo, in perenne divenire), ha creato un orto.
In questo orto ha piantato dei semi, di molti tipi.
Ci sono i semi delle margherite, dei topi, delle aquile e degli Uomini.
Miliardi di semi (l'orto è bello grande...).

Questi semi-Uomini sono molto particolari, perché hanno in loro una parte che è immutabile ed eterna, proprio come è Dio.

Ma sempre semi sono e quella parte eterna è "solo" una parte del Tutto, anche se la sua Natura è identica a quella del Tutto ma essendo semi, non sono minimamente consapevoli, ne del mondo ne di se stessi. Possiamo dire che "dormono".

Stiamo considerando Dio, i semi come reali, chiaramente.

Questi semi, una volta messi nell'orto di Dio (da Dio stesso), diventano immediatamente coinvolti nelle "Leggi universali dell'orto", proprio perché sono semi, anche se molto particolari.

Da li in poi dovranno seguire le leggi dell'orto, semplicemente perché la loro esistenza si svolge li.

Il seme è appena sotto la superficie dell'orto ed è in perfetta Armonia (lo ha fatto Dio e per cui è normale che sia così, perfetto).
1° giorno e arriva il Sole che con i suoi raggi lo attacca, lo scalda e, se non succede niente, in poco tempo il seme cuocerà e morirà (morirà in quanto seme).
La sua Armonia perfetta non c'è più e, a causa della legge dell'Armonia, se questa situazione disarmonica si protrae per un certo tempo, il seme morirà.
Ma il seme ha quella parte divina in sé e ha anche un istinto di sopravvivenza.
Quindi reagisce, perché si trova in una situazione che non gli piace e vuole ritrovare quell'Armonia in cui stava così bene. Vuole ritrovare quella Armonia perfetta che è la sua Natura.

Crea un germoglio con cui poter assorbire l'umidità e grazie a questo rinfrescarsi e ritrovare l'Armonia. Ma adesso non è più un seme, è un germoglio e per cui sia la sua nuova Armonia sia egli stesso, sono diversi.

Il seme è comunque "morto", nel senso che non esiste più, si è trasformato.

Si è trasformato grazie al Mondo (esistenza dell'acqua che sta nella terra-orto, esistenza dell'orto stesso-terra ed esistenza del Sole che lo attacca).

Ha fatto quello che chiami "esperienza" e che io preferisco riassumere con "crescita" (che comprende l'esperienza).

Crescendo si diventa progressivamente sempre più consapevoli, di Sé e del Mondo.

Quindi tendo a credere che Tutto esiste, il manifesto e il non manifesto, il Tutto e il duale, il corpo, la mente e lo Spirito.

Tutto questo non contraddice il discorso sull'illusione del mondo, sul mondo illusorio, perché si tratta, in un certo senso, di tutt'altro. E' la mente, l'ego, che prendendo il dominio della totalità del "seme", ed essendo il seme dotato di mille facoltà tra cui la volontà e il libero arbitrio, crea una immagine illusoria del mondo, un mondo inventato a suo uso e consumo (è il caso di dirlo), a sua misura (ristrettissima), per potere rimanere in posizione di dominio (nel post sul flusso incontrollato dei pensieri dicevo che l'ego è un essere vero e proprio, non solo una sovrastruttura, una "idea").

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