Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 24/10/2014 22:26:24
Dal Tao della fisica

Fitjof Capra

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La fisica moderna ha confermato nel modo più drammatico una
delle idee fondamentali del misticismo orientale: tutti i concetti che
usiamo per descrivere la natura sono limitati; non sono aspetti della
realtà, come tendiamo a credere, ma creazioni della mente; sono
parti della mappa, non del territorio.

Ogni volta che estendiamo il
campo della nostra esperienza, i limiti della nostra mente razionale
diventano evidenti e siamo costretti a modificare, o persino ad
abbandonare, alcuni dei nostri concetti.

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Fu necessaria l'opera di Einstein perché
scienziati e filosofi . si rendessero conto che la geometria non è
inerente alla natura, ma è imposta a essa dalla nostra mente. Dice
Henry Margenau:
« Al centro della teoria della relatività c'è il riconoscimento che
la geometria... è una costruzione dell'intelletto. Solo accettando
questa scoperta, la mente può sentirsi libera di modificare le
nozioni tradizionali di spazio e di tempo, di riesaminare tutte le
possibilità utilizzabili per definirle, e di scegliere quella formula-
zione che più concorda con l'esperienza ».

La filosofia orientale, a differenza di quella greca, ha sempre
sostenuto che lo spazio e il tempo sono costruzioni della mente. I
mistici orientali consideravano questi concetti — come tutti gli altri
concetti intellettuali — relativi, limitati e illusori. In un testo
buddhista, per esempio, troviamo le seguenti parole:

« Il Buddha insegnava, ai monaci, che... il passato, il futuro, lo
spazio fisico,... e le singole cose non fossero che nomi, forme di
pensiero, parole di uso comune, realtà puramente superficiali ».


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Gli antichi scienziati e filosofi orientali possedevano già
l'atteggiamento, tanto fondamentale per la teoria della relatività,
secondo il quale le nostre nozioni di geometria non sono proprietà
assolute e immutabili della natura, bensì costruzioni intellettuali.


Secondo le parole di Aśvaghosa,
« Sia chiaro che lo spazio non è altro che un modo di
particolarizzazione che non ha esistenza reale di per se stesso... Lo
spazio esiste solo in relazione alla nostra coscienza che
particolarizza »

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I mistici orientali collegano entrambe le nozioni di spazio e di
tempo a particolari stati di coscienza. Essendo in grado, mediante
la meditazione, di oltrepassare lo stato ordinario, essi si sono resi
conto che i concetti convenzionali di spazio e di tempo non sono la
verità ultima. La loro esperienza mistica porta a concetti di spazio e
tempo più raffinati, che per molti aspetti somigliano a quelli della
fisica moderna così come sono presentati dalla teoria della
relatività.



...continua...

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