Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  zeppelin il 9/11/2014 23:29:55
mannaggia, ma quanto scrivete?!?
uno butta un occhio al forum, va a cuocersi due gnocchi al burro e quando torna trova più di due paginoni da leggersi!

Citazione:

DjGiostra ha scritto:
IO - NON - HO - UN - DIO

mi viene da pensare a come è successo che una volta era normale avere un pantheon di non meno di una dozzina di dei, e adesso è tanto difficile averne anche uno solo...

Ma capisco bene, e vorrei mettere giù un paio di chiarimenti:

1) l'idea del Dio padre, misericordioso, onnipotente, onniscente, etc etc è cristiana, comincia ad essere presente in modo concreto (nel senso che tale misericordia cessa di effettuare stragi tra il proprio popolo) dal Nuovo Testamento.
Questa è una possibile immagine di Dio, ma non è la mia; è il dio-padre che potrebbe risollevare i figli ma non lo fa, o -almeno- non lo fa con la frequenza che ci si aspetterebbe.

2) la crudeltà della vita appare anche in condizioni sane e pacifiche. il pargoletto divorato dalla tigre mentre porta le offerte al tempio di Shiva è sostanzialmente uguale al palestinese massacrato dal glorioso Tsahal: una promessa di vita interrotta in tenera età. Se il primo caso suscita compassione, il secondo suscita un'incazzatura nera, sono d'accordo, ma la sostanza rimane la stessa.
Le stragi perpetrate son innumerevoli e m'incazzo si, mi si rivoltan le budella a leggere la storia (o la cronaca) ma me la prendo con gli uomini, non con Dio, che -evidentemente- non può o non vuole intervenire, o il suo intervento potrebbe non servire.

3) Il concetto "orientale" di Dio è ben diverso.
Né il Taoismo, né il Confucianesimo (suo parente stretto) né lo Shintoismo riconoscono "un dio".
L'Induismo (e conseguentemente il Buddhismo) hanno una situazione decisamente più complessa, ma la triade di coppie fondamentale (maschio-femmina) sono detti il "creatore" il "preservatore" ed il "trasformatore". Sono discreti, tutt'altro che impiccioni come quelli del pantheon greco, sempre lì a farsi i fatti dei mortali.
Il divino e l'umano si uniscono nell'Uomo, che torna più volte a reincarnarsi per raggiungere il proprio obiettivo di liberazione.

Staccarmi dall'idea del dio-padre è stato facile, perché non l'ho mai sentita veramente mia. Accettare la visione generica orientale è stato naturale, ma quando ho incominciato ad approfondire allora ho trovato veramente difficile, anche perché non è la nostra Tradizione (appunto) natia.

Nichiren, ti anticipo: "e allora?"
Bho. Non lo so neanch'io!
Sono ancora troppo indietro...
Però mi fido

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