Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 1/12/2014 10:52:47
mc

Praticamente tutto quello che hai scritto nel tuo ultimo post, è dipendente da un dogma, da un assunto arbitrario o causato da ignoranza.

Citazione:
Dalle responsabilita' di scegliere in cosa credere,...

Che vale per qualsiasi credo, come quello che prima hai pensato al gatto ma non puoi provarlo, oppure per il credo razionalista-scientista che decide un paradigma di ammissibilità in modo del tutto arbitrario.

Citazione:

...all'affrontare le responsabilita' di una esistenza finita e del tutto avulsa da una condizione prescelta a livello esistenziale.

Chi crede nel mondo spirituale-divino (lasciando nella loro follia i fanatici integralisti), afferma che il credere-vivere in tale mondo aumenti di molto le proprie responsabilità e che il seguire il proprio cammino spirituale comprenda l'assunzione di molte responsabilità, responsabilità dalle quali chi nega lo Spirito e il divino scappa.

Citazione:
La responsabilita' di non far parte di decisioni o destinazioni (sorry) "predestinate" ma di essere fallibilmente umani.

Come sopra, con l'aggiunta che l'essere fallibilmente umani non è cancellato come per magia dal credere nel divino.
Ti devi fare un culo tanto per cercare di fallire il meno possibile e quasi nessuno riesce a compiere tale immane sfida.
Chi ci riesce viene chiamato "Santo", "Maestro", "Illuminato", e anche loro sono soggetti a fallimenti, poco ma lo sono, in quanto umani.

Citazione:
Affrontare i problemi per quello che sono non per quello che vorremmo fossero.

Dogmatico. Oggettivamente.

Chi decide se "quel" problema è tale o se è come vorremmo che sia? Tu?
Come fai ad affermare che "tale" problema lo stai affrontando per quello che è e non per come vorresti che fosse? Non puoi, fattene una ragione una buona volta.. Puoi solo esaminare un problema alla volta e vedere se capisci di quale situazione si tratti. Una generalizzazione senza senso.

Citazione:

La responsabilita' di essere vivente nei confronti di tutte le esistenze viventi.

Chi crede nel mondo spirituale-divino, sente di assumersi molte più responsabilità verso l'altro, che sia animale, vegetale o minerale, e ovviamente spirituale-animico (stiamo parlando di persone sincere, ovviamente).
Chi ha una visione spirituale del mondo, in generale, considera il mondo una creazione divina e per cui sacra in ogni suo aspetto e parte. Questo porta l'inevitabile responsabilità del rapporto con "tutto ciò che esiste" ad un livello molto più alto e omnicomprensivo, di chi non ha una visione spirituale dell'esistenza.
Io, che considero l'Uomo il giardiniere del Mondo, sento una enorme responsabilità verso tutte le esistenze, cosiddette viventi e non, e il vedere come l'Uomo moderno, che si crede tanto evoluto, consideri tali esistenze semplici "cose" con cui può fare quel che cazzo gli pare, fino ad arrivare ad un passo dalla distruzione dell'ambiente stesso in cui vive, mi procura un grande dolore, sia per le "cose" sia per l'Uomo stesso.
E' l'esatto contrario di quello che dici.

Citazione:
La responsabilita' di un animale tra gli animali...

Dogma.
Ho scritto varie cose su questo dogma moderno confutandolo. Nessuno ha ha saputo contraddirle.
Al contrario si è evidenziato quanto poco le persone abbiano riflettuto su tali enormi differenze e di quanto poco ne siano consapevoli.
E' evidente che le differenze tra l'Uomo e gli Animali sono enormi, tanto da poter considerare l'Uomo come un mondo a sé, come il minerale, il vegetale e l'animale.
Sei tu che hai accettato il dogma uomo=animale e da li fai le tue considerazioni senza mai uscire da quella prigione mentale.

Citazione:
...che si e' inventato piu' importante tra tutti gli altri perche' crede che inventandosi piu' importante dimostri una superiorita' sugli altri che sembrano non affermarlo...

Presupponi il giudizio. in tutti i credenti.
Non è così. Generalizzazione senza nessuna attinenza con la realtà.
Superiore e inferiore sono solo descrizioni di differenze se non si include un giudizio.
Io dico che l'Uomo è superiore agli animali, ma questo non significa che sia migliore o più importante, significa solo che è dotato di maggiori potenzialità, anche spirituali, ecco perché è il giardiniere del mondo, perché ha quelle qualità (senza giudizio) che gli permettono di esserlo.
Al contrario, è un dato di fatto che chi non ha una visione spirituale dell'esistenza e del Mondo, a prescindere dalle belle parole, si comporta come se tutto gli fosse dovuto, senza il minimo e più elementare rispetto per l'altro da sé.
Infatti si comporta da essere superiore giudicandosi migliore e per cui decidendo che tutto gli è permesso.
La prova sono i risultati catastrofici della "civiltà" moderna, quella che è basata sul paradigma razionalista, che sta DISTRUGGENDO il Mondo.
Questo è un FATTO, il tuo è generalizzare in modo sbagliato perché il giudizio è proprio una di quelle prigioni mentali da cui ci si vuole liberare per chi segue una via spirituale.

Inoltre tutti gli esseri sulla Terra riconoscono questa superiorità nell'uomo, quando lo conoscono direttamente e quando l'Uomo è tale.
Qualcuno ha postato proprio qui la foto della tigre che si fa fare i grattini dal monaco buddista... Ci sono molti episodi, racconti e leggende del rapporto armonioso dell'Uomo spirituale anche con gli animali cosiddetti feroci. Episodi di amicizia e di collaborazione. Mi viene in mente quella del Maestro taoista che vive ritirato nella foresta con il suo migliore amico: un enorme orso, che sa quale frutti gli piacciono di più e spontaneamente va a raccoglierli nel bosco per il suo caro amico umano. Una grande amicizia basata sull'Amore e sulla fiducia che ha anche il grande vantaggio, per il taoista, di fungere da ottimo filtro per gli scassacazzi
Perché l'orso feroce ha accettato l'amicizia dell'Uomo?
Perché questi gli ha mostrato Amore e rispetto e l'orso feroce ha compreso che quello strano e magnifico essere è un miracolo vivente e quell'Amore che riceve da quel buffo tizio nessun altro è in grado di darglielo.
Ha riconosciuto la sua superiorità spirituale, che quell'uomo lo comprende profondamente, che gli legge dentro, che lo accetta così come è, basta essere gentili e amorevoli come lui lo è, ed è incredulo e felicissimo del fatto che la vita possa donargli simili inaspettate esperienze, visto che tutti i suoi compagni orsi, quando era giovane, gli hanno insegnato che è bene tenersi alla larga da quell'assassino "per natura".

Citazione:
...mai confessando, a se stesso, che si trattasi di banale istinto di sopravvivenza.

Dogmatico e puramente teorico.
Nessuna evidenza di questo.

Citazione:

La responsabilita' di mettersi in dubbio, sempre, invece di rifugiarsi in bolle di illusoria perfezione alla quale non apparteniamo. Ne apparteniamo NON come specie prescelta ma solo come paramentro insignificante (rispetto al tutto), ed e tutt'altra cosa rispetto a quello che vorremmo fosse.

Dogmatico.
Io affermo che l'Uomo nasce perfetto e che può rimanere tale per tutta la sua esistenza, se decide di esserlo.

Affermo anche che tutto è perfetto, comprese le disarmonie previste nel disegno universale che hanno la funzione di stimolo alla crescita di tutte le "cose" esistenti.

Solo l'Uomo può decidere, grazie la libero arbitrio e alla volontà, di ri-crearsi imperfetto, e in quel caso non appartiene più alla perfezione universale. Ma lo ha deciso lui, lo hai deciso TU, per poi affermare che la perfezione non fa parte della tua natura.
Molto comodo, a proposito di chi fugge dalle proprie responsabilità.

Anche il mio è dogmatico, perché non posso provarlo alla mente razionale, ma non più dogmatico del tuo.
Fattene una ragione.

Per quanto riguarda l'essere insignificante, è sempre un tuo personale giudizio (sempre molto comodo rispetto a possibili responsabilità) derivato direttamente dal tuo dogma.
Io, che rifiuto il tuo dogma, penso che siamo magnifici, miracolosi. Basta citare qualcuna delle nostre capacità , esclusive tra tutti gli esseri viventi, come quella di indagare l'ignoto, i misteri della Vita, per lasciarmi senza parole di fronte a tale miracolo vivente.
E ce n'è di roba eh... e ne abbiamo parlato a lungo eh... ma evidentemente in te vince sempre il dogma visto che pare parlare al vento e che ogni santa volta riparti da capo.

Citazione:

La responsabilità, infine, di capire che i propri limiti sono gia' da soli sufficienti a garantire una esistenza di illimitata conoscenza senza doversi per forza crearsene altri,...

Dogmatico. Chi decide quali sono i propri limiti, tu?
Se poi tu sei un uomo schiavo del proprio ego-mente razionale e di dogmi assortiti, siamo apposto... casomai puoi dire che A TE basta la conoscenza del tuo sgabuzzino e che questa ti pare illimitata, ma non puoi affermare che per tutti sia così.

Citazione:
...ma soprattutto, che non e' necessario aver tutte le risposte per essere completi:
la completezza va ricercata in quello che si ha, non in quello che non si e' mai avuto...
Di sicuro non la si inventa all'occorrenza.

Questo è molto rivelatore. Forse è un lapsus, ma anche in quel caso rivela il dogma (inconscio ?) di cui sei vittima.

La completezza non va ricercata in quello che si ha o in quello che non si è mai avuto.

La completezza va ricercata in quello che si E' ed in quello che si può ESSERE.

Nelle tue parole si rivela il dogma secondo cui si è quello che si ha, per cui quello che si possiede e quello che si SA (sapere è una forma di possesso).

Tipica visione moderna occidentale di derivazione illuministico-razionalista, che vorrebbe il possesso come fenomeno reale, quando si tratta di pura illusione, visto che tutto è in divenire. Il possesso è una illusione autocreata dalla mente stessa e per essere più precisi, dall'ego, quell'ego che ti domina, che ti ha reso suo schiavo con la tua approvazione-identificazione con esso, che ti impedisce anche solo di compiere una esigenza VITALE per te stesso come meditare consapevolmente, ma che ti impedisce anche solo arrestare il tuo flusso incontrollato dei pensieri a volontà, rivelando la tua schiavitù anche verso dei semplici e spesso banali ed irrazionali pensieri, che per la grande maggioranza non sono nemmeno tuoi, anche se sei convinto del contrario, perché originati da dogmi che ti sono stati inculcati con terribile violenza fin dalla culla, con lo scopo di far in modo che tu viva nell'ignoranza e cieco, soprattutto su chi sei veramente, perché quando un Essere umano scopre chi è veramente, NESSUNO E NIENTE può sfruttarlo, mai più.

Tu sei un PRODOTTO di un allevamento di schiavi, e le sbarre te le hanno messe dentro fin dalla culla, sbarre invisibili ma invalicabili, perché costantemente autocreate da te stesso, perché non ti hanno solo allevato come schiavo, hanno anche fatto in modo che tu fossi il carceriere di te stesso insegnandoti ad AMARE le tue sbarre e convincendoti in maniera profonda che senza quelle sbarre sei un povero sfigato, un credentucolo, che senza quelle sbarre non hai diritto all'Amore e che addirittura rischi di impazzire o morire.

Paura, profonda e inconscia paura.

E questa terribile paura viene generata in profondità, continuamente, ed ha origine, soprattutto, in un atto di crudeltà inaudita di cui sei stato vittima molte volte: la negazione dell'Amore.
La negazione dell'Amore che è il nutrimento ESSENZIALE affinché ogni essere cresca sano ed equilibrato.
Ma non finisce qui, la crudeltà di questo atto ripetuto all'infinito è ancora peggiore, perché ti convincono che l'Amore ti viene negato per colpa tua, perché non hai fatto i compiti, perché hai detto al quel signore che la sua scoreggia puzzava in quel bar (la verità insomma), e questo non si fa... perché ti sei sporcato mentre giocavi al pirata con gli amici (da gioia a senso di colpa), perché ti tocchi il pisello.... e la lista di colpe non finisce MAI e più vai avanti e più è lunga, fino alla tomba.

Veniamo tutti allevati come andicappati, andicappati spirituali, perché a furia di vederci negato l'Amore di cui abbiamo bisogno vitale, rinunciamo a cercarlo e chiudiamo il Cuore e ci dimentichiamo dello Spirito, perché evidentemente, se anche mamma e papà non lo considerano importante, deve essere così, fino ad arrivare alla negazione della parte più importante di noi stessi.

Ecco una delle cose "inimmaginabili" che, lavorando veramente su se stessi, con la meditazione per esempio, si scoprono su se stessi e poi sugli altri, visto che una volta compreso pienamente questo lo si vede "facilmente" anche negli altri, questo handicap, questa profonda e terribile ferita che tutti ci portiamo segretamente dentro, questo profondo e terribile dolore, a proposito delle responsabilità verso gli altri....

Poi ci sono moltitudini di cose miracolose e meravigliose, ma per viverle prima devi essere libero interiormente.
Le meraviglie del Mondo non possono esprimersi nelle anguste prigioni mentali umane, è una cosa "fisicamente" impossibile.

E' questa schiavitù che ti rende cieco al Mondo, schiavitù che non ti permette nemmeno di tentare di aprire la porticina dello sgabuzzino in cui vivi, perché tu sai che fuori non c'è niente, tu sai che è tutta invenzione di menti deboli e credulone.
Te lo hanno DETTO e tu ci CREDI, credi addirittura che sia una tua CONQUISTA senza nemmeno renderti conto che sei stato GUIDATO fin dalla culla a considerare l'esistenza in modo estremamente parziale ed incompleto, per cui, siccome sei convinto che è una tua conquista, non ti dai nemmeno la pena di verificare sul serio e fare un po' di introspezione ed analisi su se stessi, non è aprire la porticina dello sgabuzzino-prigione, non è aver verificato seriamente di persona, nemmeno lontanamente.

Tutto questo non ti fa suonare una miriade di campanelli di allarme?

Non sei interessato a verificare se questa è la Verità?

Il FATTO che sono MILLENNI che MOLTITUDINE di persone affermino le stesse identiche cose, non ti fa sorgere il dubbio?
Il FATTO stesso che tu non sia a conoscenza di questo, non ti fa pensare che forse... chissà... possibile che tu sia stato INGANNATO?

Davvero le tue certezze sono così cementate in te da farti rifiutare a priori qualsiasi altra ipotesi?

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