Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 2/12/2014 9:01:41
Citazione:

Slobbysta ha scritto:
Incredulo...DIRE "IO" A SE STESSI O AI RICORDI? Ecceteraeccetera...

Memoria e io? Certo in parte...ma i gusti sono personali... http://www.youtube.com/watch?v=ztJA8XHy8Is&feature=youtube_gdata_player
Questo film parla un po' di questo di un io al contrario ...che perde memoria e si ritrova...

Slobbando


Perfetto Slobbysta, ottimo esempio che conferma tutto ciò di cui stiamo parlando.

Citazione:
Un uomo che perda la memoria, impossibilitato a creare connessioni fra ciò che è e ciò che è stato, non avrà un io.


Questa frase, scritta nel post che contestavi, è ciò che succede ad Harrison Ford nel film.

Da avvocato di successo, abituato a mentire, con un EGO fortissimo che lo porta a trascurare gli affetti per la sua esaltazione personale, si trasforma in un....bambino nuovo che deve tornare ad imparare tutto da zero.

Non potendo fare connessioni con ciò che è e ciò che è stato, non esprime più l'IO, essendo L'IO una costruzione priva di consistenza.

Perdendo l'IO, la separazione dal mondo, ri-trova sè stesso, ciò che è veramente.

Perdendo l'IO, l'illusione di un ESSERE separato dal tutto, ri-nasce a nuova vita, diventa un altro, ri-sorge.

Il significato della morte sulla croce e della resurrezione a nuova vita immortale compiuta da Gesù Cristo con il sacrificio del Golgota è assimilabile a questo esempio.

Muore sulla croce l'EGO mortale, il Satana in noi, il guardiano della soglia che ci separa dal "Regno dei Cieli" e, da questa morte, da questo sacrificio, ri-sorge l'Uomo vero in Spirito e Verità.

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?
Matteo 16-24/26


Uccidere l'IO da soli è impossibile, perchè sarà sempre l'IO a farlo o a volerlo fare.

Per questo c'è qualcuno che ci aiuta a farlo, con Amore e compassione.

Il Suo nome è il nome posto sopra tutti gli altri nomi del mondo, il Suo nome, scartato dai costruttori, è diventato la pietra angolare della costruzione Spirituale, la Casa nella Roccia sulla quale possiamo contare, fare affidamento, quella roccia di Amore infinito di cui ci possiamo fidare.

Quel nome è Gesù Cristo.

Solo noi e Lui, in un rapporto intimo diretto, nessun altro intermediario con il Cielo è previsto.

"V'è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo"
1 Timoteo:2:5


Non ci sono pontefici e cardinali assortiti previsti dalle Scritture, ma inspiegabilmente i "fedeli" si mettono nelle mani di uomini vestiti di bianco e porpora che si autoproclamano mediatori, anzi gli unici mediatori certificati, aspettando le parole del Papa che dovrebbe illuminarli sul da farsi....

Gesù Cristo, che non è l'immagine che tutti noi conosciamo, scordiamoci i capelli biondi lunghi e la barbetta, quell'immagine che ci è stato tramandata nell'iconografia maliziosa che tutti conosciamo, ma che è il principio Spirituale massimo, quell'espressione di Vita che possiede le qualità massime possibili raggiungibili dall'ESSERE uomo, qualcosa che appartiene alla dimensione del divino, al "Regno dei Cieli", al Regno del sottile, dell'invisibile, del leggero che sale, sale lassù nel "Regno dei Cieli", un Principio che racchiude la Verità, la Vita ed è la Via da seguire.

Gesù Cristo non si preoccupa dell'AVERE, Lui è ESSERE al 100%.

Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».

Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?».
Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re.
Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità.
Chiunque è dalla verità,
ascolta la mia voce».
Giovanni 18,36-37


Comprendi la forza di questa affermazione? Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce.

Non si impone a nessuno di compiere strani riti domenicali per essere in grado di ascoltare la Sua voce, ma si afferma che chiunque segua la Verità sta ascoltando dentro sè stesso la Sua voce che parla.

Ti rendi conto del perchè la vera Chiesa di Gesù Cristo, quella che ascolta la Sua voce al suo interno, la voce della Verità, non è composta solo da gente che va a messa tutte le settimane?

Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?
Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
Matteo 7,22-23


Chiaro no?

Qualcuno, alla fine di questa lettura, può chiedersi il perchè sia necessario uccidere l'IO, può anche arrivare a concludere che il suo IO non è affatto male e rifiutarsi di farlo, o non sentire il bisogno di cambiare.

Il motivo è che l'IO è la causa della sofferenza umana, il credersi un IO separato dal mondo, perpetua l'ignoranza e conduce alla sofferenza, una affermazione questa, condivisa da tutte le discipline Spirituali ed iniziatiche del mondo.

Quelle scuole Spirituali che cercano con la pratica, la disciplina e la Volontà, di superare questa condizione umana di sofferenza, ovvero la condizione in cui versiamo normalmente, la condizione umana in cui la sofferenza è la caratteristica più comune ed evidente.

Se non si sente questa necessità, significa che non si è ancora pronti per fare il salto, significa che non abbiamo ancora bruciato tutto il carburante che sostiene l'idea dell'IO in noi, l'importanza che occupa nel nostro interno l'idea che abbiamo di noi stessi in quanto IO separato dal mondo.

Ma lo Spirito non ha fretta, per Lui la vita è un soffio, per Lui il tempo non ha nessun valore, Lui aspetta che siamo pronti per poterlo fare quel salto verso il "REgno dei Cieli", verso la dimensione divina, la scelta è nelle nostre mani e Lui non forza mai i tempi, arriva sempre nel momento giusto, Lui non tiene conto del Tempo, vive in una dimensione a-temporale, superiore alla nostra terza dimensione tridimensionale legata allo spazio-tempo.

Per questo è Superiore a noi, non è soggetto alle catene dello spazio-tempo.

Esattamente come noi siamo superiori in consapevolezza nei confronti degli ESSERI bi-dimensionali, che non possono essere consapevoli della dimensione dell'altezza come lo siamo noi, ma possono essere consapevoli solo delle due dimensioni della lunghezza e della larghezza, così come la consapevolezza dello Spirito che tutto permea, è una condizione che non è vincolata dallo spazio-tempo, come invece lo è la nostra dimensione tridimensionale a cui siamo abituati e di cui siamo consapevoli.

Ciao

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