Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  mc il 16/12/2014 11:45:30
Incredulo
Citazione:
Non volere riconoscere l'esistenza di un ESSERE, una maniera di ESSERE superiore all'uomo, per ESSERE non si intende un uomo ma uno dei molteplici stati possibili dell'ESSERE di cui l'uomo è solo una delle possibilità, non volerlo riconoscere dicevo, mette automaticamente la nostra consapevolezza al gradino più alto della scala di valori, dell'esistente e ci riteniamo Dio noi stessi.

Stiamo parlando della religione della "nuova era", quella sconosciuta alla masse nella sua vera ESSENZA Spirituale, la religione luciferina.

Li puoi mettere tutti assieme i "nuovi" guru della "nuova" era di ammmmmmore cosmico, dicono tutti le stesse cose in maniera diversa.

Il punto che li accomuna tutti è sempre quello: "Noi siamo Dio"

Tutto e' dio.
Vale a dire che non lo e' niente.
Vale a dire che non e' un arrivo e' solo un tappa del cammino per cercare solo di immaginare una Verita' che probabilmente non esiste, ma che se esistesse non sarebbe riconoscibile dagli esseri umani (diciamo esseri terrestri) perche' impossibilitati a capirla.
Capiamo e sentiamo solo cio' che riusciamo ad immaginare.
Tutto quello che lega l'immaginazione alla Verita' rappresenta la nostra conoscenza totale ma e' cosi' distante dalla fine del cammino (logico), quello che ognuno di noi intraprende prima o poi, che non puo' che essere immaginato come infinito.

Dio (secondo il mio punto di vista) e' solo una stanca approssimazione atta al controllo sia del proprio inconscio individuale, sia dell'inconscio collettivo. Una stabilizzazione "razionale" che e' il contrario di cio' che si cerca di spacciare come annullamento della ragione, indicata come unica via per il suo raggiungimento, cosa che, ovviamente, rappresenta una incoerenza logica insostenibile.

Per il resto concordo che e' uno stillicidio di termini che (per legarmi a cio' che diceva Slobbysta) sono ognuno di loro un universo. E se gia' solo i termini con la loro finita inidividuazione rappresentano un universo sconosciuto bisogna riconoscere l'indecifrabilita' della complessita' che lega ogni essere vivente che dispone della possibilita' di creare termini e rassegnarsi ad essa.

Sempre sul post di slobbista, direi che il principio che accennavi mi soddisfa quanto mi soddisfa la divinita': non trovo soddisfacente interpretare un mistero con un altro mistero, per ovvi motivi logici.
Posso prenderne atto, ma di sicuro, non mi stravolge la vita e non fornisce spunti nuovi rispetto a cio' che fa la divinita' con il suo concetto astratto.

Per i dieci punti (alroc e slobby) e' troppo complesso seguire cio' che immagino voi voleste suggerire, perche' mi accorgo che molte definizioni (i termini di cui sopra) non sono cosi' definiti, specifici, ma soprattutto condivisi fino in fondo.
Termini come, anima, amore, spirito... ma addirittura, sono rimasto spiazzato da "mente" che non amo dividere dall'individuo nella sua interezza, ma che all'uopo posso intuire come prassi per capire le sfumature dei differenti, e come in questo caso dei simili, punti di vista.

(era ora che si superasse un po' il recinto... il gregge e' annoiato a morte e se ancora non lo sa ha una volgia matta di affrancarsi da questa routine mentale chiamata divino)

Per quelli che han voglia di approfondire i vari punti di vista dovremmo snellire il terminario ... sono proprio necessari "anima", "cuore", "spirito" troppo legati a vecchie TRADIZIONI anacronistiche?
Mente - cervello - conscienza??
Sono termini "ad incastro" che si adattano alle varie correnti e non aiutano la condivisione di punti fermi da fissare sul quale poi ragionare senza temere fraintendimenti.

Coscienza e Subcoscienza, per esempio, non sono sufficienti per eliminare tutte le possibili incomprensioni?
Naturalmente se necessario si puo' provare a ridefinire in maniera che vada bene ai piu' (quelli che han voglia, appunto).

mc

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=42&topic_id=7424&post_id=265887