Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  alroc il 19/12/2014 9:59:21
Citazione:

invisibile ha scritto:
Citazione:

alroc ha scritto:

L'enunciato: "La mente è uno strumento per agire nell'ologramma" non afferma che la mente esiste, afferma che è uno strumento (predicato nominale del soggetto "mente").

La mente, come strumento, significa che la coscienza, avendo creato l'ologramma, necessita di un "attrezzo" (anch'esso virtuale) per "agire" nella virtualità.

La realtà, intesa come materia, è virtuale. Ciò che davvero è reale è l'esperienza che ricaviamo agendo nell'ologramma.

Di nuovo ci sono varie cose nel tuo post, ma rimango solo su una per ora, perché se non si chiarisce questa non se ne esce.

Quindi tu affermi che anche la mente è virtuale, che non è reale e che non esiste in sé ma solo come "proiezione" olografica.

Questo è in disaccordo con Malanga, perché lui afferma che:

Citazione:
...il mondo virtuale non è inesistente, ma esiste ed è reale, poiché è stato creato da qualcuno.


e possiamo supporre (anche se non lo dice) che per lui anche lo strumento-virtuale per esperire il mondo virtuale (la mente) lo sia (esistente).

Ma a parte questa differenza di visione tra te e Malanga, c'è una cosa che non torna (ed è per quello che Malanga afferma quanto sopra).

Se la mente non esiste, se è solo una proiezione olografica-virtuale, in che modo TU (noi-coscienza), che secondo te sei l'unica cosa esistente e reale, puoi usarla per esperire il mondo virtuale?

Una cosa reale può interagire (direttamente e con effetti reali) solo con un altra cosa reale, non con qualcosa di virtuale e non-esistente.

Esempio considerando il mondo materiale come reale:
Ipotesi: tu esisti con corpo, mente e spirito (Anima-Essere) e tutto questo è reale, compreso il mondo fisico in cui esisti.

Crei un mondo virtuale con un computer, decidi come sono le cose e in base a quali leggi si trasformano (divenire-sviluppo del mondo virtuale).
Ora abbiamo te, che sei reale-esistente ed un mondo virtuale non esistente (esistente solo come proiezione sullo schermo del tuo computer del programma che genera il mondo virtuale).
Grazie al tuo computer fai esperienze nel mondo virtuale.
Quindi il computer rappresenta la mente nel discorso che stiamo facendo (strumento per esperire il mondo virtuale).

Tra la realtà (Tu) e il mondo virtuale (proiezione sullo schermo del tuo computer), c'è uno strumento reale e non potrebbe essere altrimenti, perché essendo tu reale, anche lo strumento che usi deve essere reale, o almeno deve avere un qualche componente reale per poter interfacciarsi a te, che sei reale.

Quindi, nella tua visione di un mondo virtuale, lo strumento non può essere virtuale-non esistente, almeno non completamente.

Quindi la mente deve essere reale, altrimenti tu non potresti servirtene per esperire il mondo virtuale.


La cosa assurda è che sei davvero convinto di confutare...

Quando Malanga afferma :" il mondo virtuale non è inesistente, ma esiste ed è reale, poiché è stato creato da qualcuno", sta dicendo che la realtà virtuale siamo noi ad averla creata, quindi reale in quanto prodotta da noi.

Tu affermi invece che la materia è reale in sè, che è stata creata da dio.

Malanga afferma che dio siamo noi, tu invece hai poco prima affermato che secondo lui dio non esiste. La verità è che fingi di interpretare male il pensiero di Malanga per sminuirlo. Questo mi fa capire che sei in cattiva fede e non ti risponderò più, perché una cosa è dialogare, una cosa è misinterpretare volutamente dei concetti e ostentare una fittizia sicurezza accusando l'interlocutore di incoerenza (nel mio caso) o mettendo in bocca ad altri cose mai dette (Malanga). Non c'è differenza di vedute tra me e Malanga, sei tu che parti da una voluta cattiva interpretazione e poi sciorini una sequela di costrutti e deduzioni campate in aria che non confutano nulla.

Il punto vero mio caro Invisibile è che se Malanga davvero si esprimesse per dogmi, potresti avere un barlume di ragione, ma in realtà ciò che lui afferma coincide con quello che dicono molti altri scienziati, i quali, studiando con attenzione la fisica quantistica, convergono tutti su teorie simili. Malanga non ha alcun dogma perché ai dogmi si crede per fede, ma il suo apparato teorico si fonda sullo studio della fisica quantistica. Robert Lanza teoria del biocentrismo

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