Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  mc il 19/12/2014 15:30:14
Citazione:
Se per anacronismo intendi che: i concetti, i termini o le dottrine antiche sono inadeguate perché intrinsecamente incapaci in quanto superate con altre, superiori e più perfette ,al fine dell'indagine e della descrizione dei fatti, allora non sono d'accordo.

Direi che ci intendiamo alla perfezione ... (sempre che abbia inteso correttamente).
Sostanzialmente, intendo sostenere che saremmo sempre in questa situazione.
Ogni stadio di consapevolezza umana, dal punto di vista sia cronologico che concettuale, è equi distante dal suo punto di arrivo e dal suo punto d'origine, che possibilmente... concettualmente in teoria... potrebbero coincidere. Wow... Chiamiamo dio il punto di coincidenza e ... E... Cosa è cambiato nella nostra consapevolezza? Cosa dovrebbe cambiare?
Qui interviene la dottrina... Il premio... Un controvalore... Un senso alla propria vita.
Come se senza uno scopo esistenziale ben preciso, l'esistenza facesse ribrezzo... Non è ridicolmente coercitiva questa visione dell'esistenza? Un unico scopo? Un unica via? Un unico senso?
In una esistenza che tutti concordiamo avere confini illimitatamente sconfinati?

Come accennavo prima, anacronistica è la condizione perenne dell'Uomo di fronte all'inconcepibile, si tratta solo di andare avanti, senza pretese definitive. Non una rassegnazione passiva. Andare avanti è evolutivamente significativo dal mio punto di vista.

mc

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