alroc ha scritto:
Citazione:
Per te è un incubo, me è libertà.
La libertà si può esprimere
pienamente solo nello stato dell'ESSERE assimilabile allo stato del Cristo, parola greca che significa
untoIn quello stato dell'ESSERE, si è
impermeabili agli avvenimenti esteriori illusori che non scalfiscono il centro del nostro ESSERE, ovvero gli eventi esteriori
ci scivolano addosso come sull'olio, come se fossimo unti.
Nel Buddhismo questo stato supremo dell'ESSERE è rappresentato dal fiore di loto.
Anche il fiore del loto rappresenta la raggiunta impermeabilità dell'ESSERE che si raggiunge con l'illuminazione e la liberazione dall'ignoranza e dalla sofferenza.
Il Loto ha per gli orientali un forte significato spirituale per via della sua particolarità di affondare le radici nel fango, di distendersi sulla superficie delle acque stagnanti uscendo da esse immacolato e bellissimo: per questo è il simbolo di chi vive nel mondo senza esserne contaminato.Il fiore del loto nasce dal fango del mondo per diventare un fiore bellissimo impermeabile agli eventi del mondo.
Il fiore del loto rappresenta la "resurrezione" Spirituale, il raggiungere uno stato dell'ESSERE
liberato dalla sofferenza dopo essere nato nel fango del mondo, visto all'orientale.
E' lo stato dell'ESSERE del Cristo, lo stato dell'ESSERE
liberato dagli affanni del mondo che ci dona la
vera libertà, fornendo l'ESSERE di
un nucleo interiore "fondato sulla roccia", non quella libertà
solitaria, triste ed illusoria che esprimi tu rinchiudentoti dentro te stessa, forte del tuo
orgoglio individuale, quell'orgoglio
che ti fa sentire che tu sei Dio anche se sei solo un ESSERE umano, quello che prima ho definito con cognizione di causa un incubo.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.Matteo 7/25Citazione:
Spogliarsi del bisogno di credere, della necessità di conforto è inizialmente devastante, perchè è la parte di noi ancora infantile ad avere la necessità di sentirsi al sicuro.
Ottimo!
Quella parte infantile di cui parli, rappresenta la nostra debolezza, quella che ha bisogno di sentirsi al sicuro,
quella debolezza che neghiamo continuamente a noi stessi, quella debolezza che
rifiutiamo.
Quella debolezza in noi che
rifiutiamo è il nostro bambino interiore, come scrivi tu è
(la parte di noi ancora infantile cit.)Tu l'hai
già ucciso il tuo bambino interiore alroc?
Quel bambino interiore che rappresenta uno stato, una condizione dell'ESSERE che vive in un mondo di Verità, un mondo di "magia", quel bambino interiore a cui
a cui non è ancora possibile rubare la "magia" della Vita, quel bambino che non è ancora diventato vittima di quel "Furto della Magia" da cui siamo partiti?Tu hai già ucciso il tuo
agnello interiore, l'hai già
sacrificato?
Io no, non l'ho mai sacrificato, l'ho sempre protetto contro tutti coloro che lo volevano sopprimere, il mio è ancora lì, nella sua purezza ed ingenuità e, con Gesù Cristo, il mio bambino interiore è
diventato Re.In quel momento i discepoli vennero a chiedere a Gesù chi di loro sarebbe stato il maggiore nel Regno dei Cieli.
Gesù chiamò un bambino, lo mise in mezzo a loro e disse: « Se non cambiate e non diventate come bambini, non entrerete mai nel Regno dei Cieli.
Perciò, chi si fa piccolo al livello di un bambino, è il maggiore nel Regno dei Cieli.
E chi accoglie un bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Ma se qualcuno di voi, con le sue azioni, ostacola la fede di uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui avere una macina da mulino legata al collo ed essere gettato in mare! (Matteo 18,1-5)"Ecco
l'agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati dal mondo"(Gv. 1,29-34).)
Rinunciando a quel bambino in te alroc, quel bambino in te che ha bisogno di conforto e amore alroc,
non potrai mai essere pienamente libera e felice.
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