Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 27/1/2015 22:04:45
Citazione:

Ste_79 ha scritto:

Ehi.. Non intendo dire che si possa esurire facilmente l'argomento in poche risposte, sia chiaro, so bene, avendolo in qualche modo indagato, che l'argomento è vasto come il mondo, per cui...
La mia curiosità principale è stata esudita, ti avevo chiesto un qualcosa al quale non sai bene dare risposta, questa per me è una risposta.

Sarò stanco (lo sono), ma sai che mica l'ho capita?

Quale è la cosa a cui non so dare risposta?


Citazione:
I processi mentali sono diversissimi, anche uguali o simili, ma anche molto diversi e dipende da moltissimi fattori, iniziando dall'educazione, cultura, religione o assenza di essa... che tipo sei, carattere, personalità (anche più d'una) inconscio, stato dell'essere del momento... traumi... una enormità di fattori.

Stai parlando ancora di contenuto, non di struttura.

No, anche di struttura. Perché la mente di ognuno di noi si struttura nel tempo in base alla vita, alle esperienze etc. e questo condiziona anche i processi mentali.

Citazione:


Gli elemennti base, se segui il modello della programmazione neuro-linguistica, sono immagini - suoni - sensazioni tattili - gustative - olfattive - sensazioni interne.

Ecco il problema, io non la seguo.
Poi mi spiego cosa intendo.

Citazione:

Dalla composizione di questi elementi si crea il pensiero, o la nostra rappresentazione del mondo com'è.
Poi viene la parola, che è una rappresentazione di un livello logico più alto.

Questi sono gli elementi della struttura che composti in vari modi danno i processi mentali.
La differenza quindi nasce più dalla differenza nei contenuti di quelle immagini, suoni , sensazioni che dalla struttura stessa che rimane più o meno la stessa.

Grazie alla mia ricerca spirituale, ho scoperto che la mente è ENORME, è molto più vasta di quello che tutti noi immaginiamo.
TUTTO quello di di cui hai parlato sopra, sono solo una piccola parte dei processi mentali, e per la precisione si tratta dell'interpretazione (traduzione) della mente razionale di numerose percezioni ricevute tramite varie parti di noi, come gli occhi (immagini), il tatto etc.
La mente razionale, colei che traduce in linguaggio verbale (pensiero) è minuscola rispetto alla totalità della mente.

Su questo non approfondisco, perché non avendo concluso l'esplorazione della mente, non sarebbe corretto parlarne.
Ma che quello che noi conosciamo della mente sia una piccolissima parte, per me è sicuro.

Citazione:
Se lo Spirito sussurra nel modo più lieve e dolce immaginabile, ma tu nella tua mente stai strillando, come puoi percepirlo[

Ecco qui ci siamo. Lo spirito ti sussurra qualche cosa in maniera dolce e lieve, mentre la tua mente strilla.
Ti chiedo, è questo che senti dentro di te? E' questa la differenza che ti permette di differenziare tra lo spirto e la mente? uno sussurra l'altra strilla ?
La mia curiosità è tutta qui.

No. Questa è una descrizione grossolana del più comune ostacolo che gli occidentali hanno, perché se nemmeno puoi fermare i tuoi pensieri a volontà, lo Spirito non lo "sentirai" mai, perché non è nella sua Natura forzare le cose.

Se non hai mai avuto consapevolmente l'esperienza del totale silenzio interiore, non puoi capire e io non posso dirtelo, perché le parole non possono descrivere tale esperienze, proprio perché sono parte della mente razionale la quale è coinvolta nell'esperienza solo DOPO il "contatto" e la "traduzione" in parole è quantomeno parziale.

Lo Spirito, essendo universale, comunica con tutto.
In noi comunica al corpo e alla mente e questo significa che comunica in infiniti modi (perché queste due parti di noi hanno in sé molte altre parti) e sempre nel modo e nei tempi giusti per "l'entità" con cui comunica.

Inoltre lo Spirito è Uno e Moltitudine allo stesso tempo. Tu hai il tuo Spirito e lo Spirito universale comunica anche con Lui.

Mi permetto ste, tu stai cercando di tradurre una totalità infinita per la tua mente finita.
Non è possibile, puoi solo fare esperienze e vedere cosa succede.
Dopo potrai tradurre una piccolissima parte di quelle esperienze per la tua mente.

Infatti TUTTO quello che scrivo qui a riguardo, è la MIA traduzione mentale, ed è una parte infinitesimale rispetto alle esperienze stesse.

Non si può mettere l'infinito in una scatola di fiammiferi.

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Citazione:
Guarda che sono UNA domanda e DUE richieste semplicissime eh... mica sto chiedendo fede cieca in un dogma e di buttarsi nel burrone nel nome del guru Malanga

Mc non ha mai tirato in ballo Malanga, cosa c'entra?

Si l'ho cancellato infatti.

Citazione:

Ripeto, ti continua a sfuggire la differenza delle due posizioni percettive, te e l'altro che discute con te. (in questo caso mc).

Per niente.
Ma è un GIOCO con tre stupide domande per dindirindina...
Se per tre stupide domande uno ne fa un dramma, e non ha 5 anni di età, ha dei problemi eh...

Citazione:
ancora non hai risposto alla mia domanda: in che modo IO avrei messo in discussione il processo del pensiero stesso

HAi messo in discussione il processo stesso del pensiero di mc nel momento in cui a sua risposta precisa " io penso questo" Tu hai negato che fosse quello.

Scusa ste, ma l'ho già detto che questo non è vero, perché non credere a quello che lui mi dice, non significa negare che lui lo abbia fatto. Significa solo che io non ci credo.

Stai dando lo stesso significato a "non credere" e "negare l'esistenza".
A "non credere " che è soggettivo, a negare un fenomeno oggettivo.
Sono due cose diverse.
Per "negare" io avrei dovuto dire "non è vero" che hai pensato XY, o qualcosa di simile.

Infatti, siccome di credenza trattasi (la mia bada bene), è solo una mia posizione soggettiva: "io non ti credo".
Per essere una negazione oggettiva, devo dire altro, come l'esempio sopra.

Citazione:
Non gli hai chiesto di discutere una tesi, gli hai chiesto di pensare a qualcosa. Se gli neghi che lui abbia pensato quello,..

Tutto il tuo ragionamento si basa sulla tua convinzione che IO gli abbia negato qualcosa.
Io non ho negato niente, non ci credo, è diverso, è mio soggettivo, infatti nemmeno io posso dimostrare che lui non abbia pensato a XY.

Citazione:
Se gli neghi che lui abbia pensato quello, quando ribadisce che lo ha pensato, lui (dalla sua prospettiva, non dalla tua) è davanti a due scelte. O ti da ragione, quindi nega a se stesso di avere pensato luna.

Vedi il tuo errore?
Mi da ragione di cosa?
Mi da ragione che io non credo?
No, lui può solo credere che io non credo, o non credere che io non credo
(vai con l'immagine zeppelin)

Tu stai confondendo sapere con credere.
Ecco perché ti sembra logico quello che dici. Non lo è, perché "non credere" equivale a "non so", l'opposto di come tu lo consideri.

Infatti hai di nuovo scritto "se gli neghi".
Io non GLI nego niente. Io non ci credo.

Citazione:

Comunque, siccome questa è una mia libera interpretazione e non pretendo di conoscere le reazioni interne di mc, mi limito a dire che sarebbe la cosa più utile chiederglielo. Quindi, se vorrà risposndere può mettere fine alla questione. Come ti sei sentito mc quando invisibile ha sostenuto che tu non pensavi veramente quello che pensavi?

Già, sarebbe bello... se solo avesse avuto il coraggio di arrivare fin li

Guarda che noi siamo avanti a lui, lui è fermo al punto "E" : dimostrami che hai pensato imbecille".

Al "io non ti credo" non ci è proprio arrivato, perché se l'è fatta sotto, e infatti il punto "F" è ancora vuoto e sconsolato

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Citazione:
No. Stai parlando dei sensi, io dico che si tratta di sensitività. Due cose molto diverse.

Non quando parli di persona con un tuo amico, perchè non puoi far finta che il corpo non ci sia, e il corpo è un fondamentale elemento di comunicazione. Non dico se sia o l'uno o l'altro, dico che ci sono entrambe le spiegazioni, poi ognuno sceglie quella che lo convince di più.

Infatti io non ho negato quello che dicevi, ho detto che c'è molto altro. Come il discorso della mente.

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