Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  incredulo il 30/1/2015 5:58:23
Ste_79 ha scritto:

Citazione:
Per chiarire, il commento alla storia zen è tuo o è compreso nella storia zen, voglio dire, il testo evidenziato fa parte tutto della storiella zen?


Il testo è evidenziato come citazione, perchè il commento allegato alla storia zen non è il mio, ma poichè era comunque da me condiviso l'ho lasciato.

Citazione:
In sostanza cosa sembra dire la storiella? La realtà la si sperimenta soltanto attraverso i 5 sensi, la parola è una rappresentazione della realtà che con la realtà ha un rapporto indiretto.
Quindi se vuoi sapere cosa è la realtà, devi farne esperienza.
La parola arriva dopo.


Mi sembra una buona interpretazione, anche se la realtà non si sperimenta soltanto con i 5 sensi, esiste tradizionalmente anche il sesto....

"Il Tao di cui si può parlare non è il vero Tao", perchè la parola non può esprimerlo, così come non esiste una parola che possa esprimere l'ESSENZA di Dio.

Nulla può sostituire l'esperienza nel processo di apprendimento.

Nella nostra civiltà dominata dalla parole, da miliardi di parole svuotate del loro significato, svuotate della loro ESSENZA, le parole sono diventate infatti una potentissima arma di ipnosi collettiva.

Se conosci bene la PNL, conosci anche molto bene le suggestioni che è in grado di dare l'ipnotizzatore al soggetto tramite le parole, parole che cambiano a seconda della tipologia del soggetto ipnotizzato che la PNL divide in uditivo, visivo o cinestetico.

Il rapporto fra ipnotizzato e operatore ipnotico ricorda un po' questa immagine:



Il Serpente è un maestro in questa oscura e poco pubblicizzata arte dell'induzione ipnotica.

Il Serpente è maestro nell'arte della se-duzione, accarezza l'IO, lo conforta con parole dolci e mirate, il maestro è il Re dell'inganno.

Ci conosce meglio di noi stessi.


Citazione:
Lo shock, o il trauma, (il pugno) dovuto a questa conoscenza è la rappresentazione simbolica di cosa succede quando si comprende qualcosa di nuovo e inaspettato che fa crollare le convinzioni precedenti.
Una convinzione precedente del sacerdote era quella che per spiegare la realtà siano necessarie la parola o il silenzio, la convinzione viene distrutta con un atto improvviso e inaspettato.


Esatto.

Sono le botte che la Vita ci riserva affinchè possiamo imparare e accrescere così la consapevolezza individuale, lasciando le vecchie convinzioni illusorie che si sono dimostrate inadeguate e false nel corso dell'esperienza fatta.

Più ci opponiamo al cambiamento, più soffriamo, più negheremo la superiorità della Vita verso noi, più male ci faremo.

La Vita si ripresenta, implacabile, eterna così come è implacabile la Verità con la V maiuscola, che non si può modificare nonostante i nostri tentativi di ingannarla.

Cercando di ingannare la Verità per sfuggirgli, operazione che compie in noi l'EGO usurpatore, inganniamo solo noi stessi.

Citazione:
Ecco qui mi piacerebbe che mi approfondissi meglio il discorso, spiegandomi che cosa ritieni essere il relativismo.

Perchè io in questa società, nella nostra società, l'unica che conosco, non vedo molti relativismi ma tanti assolutismi.

Faccio degli esempi:

La gran massa dei cattolici vede la presenza di un Dio assoluto, la gran massa degli islamici vede la presenza di un dio assoluto, inutile dire che il confllitto tra le due parti viene costantemente aizzato, come abbiamo visto in Francia.

IL denaro è un valore che spesso è assoluto.

La maggior parte delle persone che io conosco ragionano per principi assoluti, del tipo E' giusto che ...

Per non parlare poi della morale in cui ogni persona si costruisce una serie di principi che se gli altri non hanno, vengono condannati.

Al contrario vedo pochi disponibili ad accettare l'altro indipendentemente da quello che pensa.


Questa tua visione non tiene conto di un fattore determinante: gli uomini mentono, gli uomini non vivono nella Verità.

Quello che tu scambi per assolutismi, come le religioni o le convinzioni personali, sono in realtà proprio il frutto del relativismo della nostra epoca.

Le religioni sono tutte "annacquate" proprio per inseguire la "modernità", i fanatici religiosi sono una sparuta minoranza e sono principalmente costruiti nelle coscienze da operazioni di intelligence, da operazioni clamorose false flag come 9/11, l'ISIS, oppure l'attentato parigino al giornale satirico, gli ortodossi di ogni religione sono relegati a piccoli gruppi di persone che sono visti come pericolosi e fuori dalla realtà.

Il denaro è una convinzione assoluta, ma proprio per la sua natura inconsistente, (in realtà il denaro è una potente illusione e non ha nessun valore reale), non ha nulla a che fare con la Verità.

Gli uomini si dichiarano assolutisti a parole, ma poi cambiano idea molto velocemente a seconda della convenienza, mettendo in pratica il relativismo più spinto anche se a parole sostengono l'opposto.

La Verità assoluta non cambia a seconda della convenienza personale, non ha bandiere, non ha sigle, è l'opposto del relativismo.

Quel relativismo che è oggi imperante e che allontana dalla Verità.

Perchè è vero che ognuno vive una sua verità relativa a livello individuale, ma quella verità relativa è un tassello del grande disegno che è invece la Verità con la V maiuscola.

Portando l'attenzione delle coscienze sull'individuo, sull'UNO come il punto dell'esistenza più alto in assoluto, si giustifica qualsiasi azione relativa e si nega la Verità ultima, quella con la V maiuscola.

Ma la Verità ultima, quella con la V maiuscola, non scompare perchè noi crediamo che non esista, rimane sempre lì, nei secoli dei secoli, la Vita, la Verità proseguono il loro cammino, incuranti delle credenze di verità individuali, quelle credenze che sono destinate a dissolversi come fossero di nebbia, di fronte alla Vita e alla Verità, quelle con la V maiuscola.

Citazione:
Per come la vedo io, relativismo ha anche una accezione positiva, ovvero l'accettazione dell'altro come esso è, pur non condividendone i valori.


Quello non è relativismo, ma tolleranza e compassione, empatia e amore, tutti sentimenti che conducono alla Verità ultima.

Il relativismo fissa la consapevolezza e la coscienza umana sul frammento di verità individuale e la fa diventare una verità universale giustificando in suo nome qualsiasi azione personale.

Citazione:
Concludo con il rispondere a questa osservazione.
Se tu mi chiedi che cosa è la realtà oggettiva, io sinceramente non ti so rispondere. E' un concetto troppo ampio per essere sperimentato tutto insieme in modo da conoscerne ogni suo singolo aspetto.

Esiste o non esiste una realtà oggettiva è un falso problema, nel senso che noi esseri umani non agiamo in base alla realtà oggettiva, ma attraverso le rappresentazioni che ci facciamo, e attraverso di esse facciamo la nostra esperienza.


Non è un falso problema Ste_79, ma è un punto molto importante da risolvere al nostro interno, è uno step che la coscienza deve superare prima o poi.

Perchè è vero che noi agiamo in base alla rappresentazione individuale che ci facciamo della verità, ma questa ignoranza porta alla sofferenza, come insegna il Bhuddismo.

Superare la visione individuale relativa, vedere il disegno complessivo, libera dal dolore e dalla sofferenza, libera dal karma individuale e porta benessere.

Questo punto è molto importante Ste_79, ci possono volere molti anni di vita, molti anni di esperienze, per risolverlo e superarlo.

Per questo ti ho mostrato la contraddizione del tuo ragionamento.

Capire se esista la Verità con la V maiuscola non è affatto un "falso problema", perchè è vero che comunque sia ognuno si comporta in base alla "sua" verità, ma internamente in noi, nel nostro vivere interiore conoscere la Verità ultima produce un profondo cambiamento.

«Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32).

"Chi cerca, non smetta di cercare finché non avrà trovato.
Quando avrà trovato, si turberà.
Quando sarà turbato, si meraviglierà e regnerà su tutte le cose."
(Vangelo apocrifo di Tommaso)


Finchè non avrai risolto questo quesito dentro di te, questo quesito ti si ripresenterà di nuovo, magari in altra forma e in un altra dimensione.

La Vita non ha nessuna fretta.

Citazione:
Ed è importante che noi umani facciamo questa esperienza, come il maestro zen ha mostrato al sacerdote.
Se ci fermiamo alla teoria, rischiamo di confondere il discorso sulla vita con la vita stessa, e ci perdiamo tutto il processo.
Non so se ti ho risposto in maniera adeguata.


Alla tua Ste_79

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