Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  Ste_79 il 7/2/2015 16:35:20
Citazione:
Quindi ammetti che almeno una verità oggettiva, una realtà oggettiva, esiste: che tutto è relativo. Ne abbiamo già parlato di questa confutazione del relativismo: -Tutto è relativo -Questa è una affermazione di una Verità assoluta, quindi, se è vera, non tutto è relativo.


No, sei fuori strada. Ho messo l'occhiolino di proposito per anticiparti, non hai colto.
Non è una verità, è la mia verità, e il fatto che tu ne abbia un altra, dimostra a me proprio la relatività della mia asserzione.

Quando dici "tutto è relativo" Quindi anche la stessa affermazione non dimostri niente se non il paradosso in cui si può cadere quando si mischiano i livelli logici.

Se tu non tieni distinti il piano 1 --> contenuto --- dal piano 2 --> linguaggio cadi nel paradosso. Lo insegna Russel .

Quando tu affermi tutto è relativo, l'affermazione deve essere riferita soltanto al contenuto per essere logica. Se al contempo consideri anche l'affermazione come contenuto, costruisci un insieme per cui la categoria fa parte dell'insieme che essa dovrebbe delineare, generando il paradosso.



Citazione:
Da quello che hai detto sembra che tu consideri mente e cervello la stessa cosa. Confermi?


Non proprio, più precisamente direi , usando una metafora tecnologica, che il cervello è l'hardware mentre la mente è il software.
In sostanza la mente gira in un hardware ma non è il frutto dell' hardware, in sostanza utilizza l'hardware per funzionare in questo mondo.

Citazione:
Quindi è una realtà oggettiva che i vermi dell'equatore non possono vivere nel ghiaccio e nella lava.


Nemmeno tu

Ma ancoraa una volta mi fai esempi al di fuori dell'argomento. Siamo sempre sul piano della realtà fisica, corporea, che mica la metto in discussione.
Quella è la realtà che ci arriva senza il filtro del pensiero astratto.
come la martellata e il dito in culo. A meno che non si voglia astrarre anche su questo, che come hai dimostrato tu stesso, si può fare.

Citazione:
A questo punto, se vuoi una prova mentale personale dell'esistenza di tutto ciò, della sua realtà, non puoi fare altro che "toccare il muro" e cioè indagare, studiare, verificare di persona. Io l'ho fatto e confermo tutto, ma così come tu non mi puoi dimostrare alla mia mente che un minuto fa hai pensato "magari ci provo quella cosa del dito nel culo..." così io non posso dimostrarti queste cose alla tua mente, perché è un mondo dove la mente razionale, non ha un accesso "diretto", non ha la capacità di ricevere informazioni direttamente, ma può solo riceverle da altre parti di noi (sensitività).


Sono d'accordo. anche questo porta un punto a favore della relatività.
Se io non conoscerò mai la medicina cinese, anche se esiste, per me non esiste. Anche se è vera, per me non esiste.



Citazione:
E' come la questione dell'omino che vive in un mondo bidimensionale. Lui rappresenta la mente razionale e vive su un foglio di carta (NEL foglio).


Anche questo conferma il relativismo dei punti di vista. Per il bidimensionale la verità sono le due dimensioni, per il tridimensionale le tre e così via...

Citazione:
E non hai risposto alla domanda a cui tenevo di più: in che stato era la tua mente quando hai vissuto l'esperienza spirituale con il tramonto?


Preciso che non è stato una volta e basta e non solo con il tramonto. La mia mente poteva essere in qualsiasi stato, non è quello il punto principale.
Il punto focale è che ti immergi nella natura ed hai con essa un rapporto armonioso in cui la tua mente si placa e ti concentri soltanto nella realtà sensoriale, o se preferisci corporea.
Senti, vedi tocchi odori ecc....

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