Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 7/2/2015 22:54:27
Citazione:

Ste_79 ha scritto:
Ma secondo me non hai chiara la questione. Mi sembra che tu non abbia riflettuto fino in fondo sulle implicazioni della visione relativista, parziale o assoluta che sia.

E a me pare che tu non abbia rifelttuto fino in fondo sulle implicazioni della visione assolutista.

L'ho fatto, credimi, e non è stato affatto facile.

Citazione:

Andiamo avanti all'infinito su questa cosa o pensi di fermarti prima o poi?

Per me possiamo fermarci anche subito, non ho nessun problema.

Citazione:

Riprovo un ultima volta, dopo se vuoi capire cosa intendo c'è P. Watzlawick che ti spiega il concetto meglio di me, perchè ho esurito le mie poche risorse.

Non conosco questa persona e non so cosa ha detto in proposito.


Citazione:

1) tutto è relativo --> verità 1 - verità 2 - verità 3 - verità 4 ecc...
2) L'affermazione "tutto è relativo" --> categoria per cui verità 1 verità 2 verità 3 verità 4 ecc.... sono degli elementi compresi.

Se tu metti nell'insieme 1) verità 1 verità 2 verità 3 verità 4 ecc... + "tutto è realtivo" entri nel paradosso logico.

Un altro esempio è quello classico del mentitore.
Quindi o li tieni separati o rischi il paradosso.

Questa è la spiegazione.

Che è sbagliata.

Perché nel momento che pronunci la parola tutto intendi tutto, quindi anche categorie, linguaggi e quant'altro, perché "tutto" significa "tutto", non tutto meno qualcosa.

Infatti l'asserzione che va più vicina al successo, per i relativisti, è quella che dice "tutto meno questa affermazione", ma che è solo un trucco linguistico.

Perché tutto, è tutto.

Non si scappa, c'è poco da fare.

Tra l'altro, se quello che dici fosse accettabile, significherebbe che hai risolto un dilemma plurimillenario
Magari è vero, ma a me non pare proprio, perché il significato della parola "tutto" è "tutto" che significa "niente escluso".

L'esempio del mentitore non è pertinente, perché non c'è nessuna affermazione che comprenda il concetto di "tutto". C'è "un" tutto, il tutto del mentitore, non IL Tutto.

Citazione:

Dunque avrei dei dubbi sulla seguente affermazione perentoria e assoluta fatta da non so chi.
In particolare si mette un nesso causale se-allora che non esite.
Se non esiste una verità assoluta in base a cui distinguere il bene dal male (come di fatto è e l'esperienza lo conferma) allora tutto e lecito (mica è vero, mai detto che tutto è lecito quindi per me non è una norma assoluta)

Mi pare che sia l'autore di questo commento a prescrivere cosa sia in realtà il relativismo e a darne un idea quanto mai personale, che però, come abbiamo visto assume un carattere assoluto.

Questa parte secondo me non è importante, rispetto a quello di cui stiamo discutendo, infatti io non ho mai tirato in ballo l'etica o la morale sulla questione del relativismo, anche perché non se ne esce, visto che si aggiunge soggettività a soggettività...

Citazione:
Queste critiche potrebbero essere superate solo asserendo che «niente è assoluto e oggettivo, tranne questa stessa frase», ma allora bisognerebbe ammettere che non tutto è relativo, e c'è sempre qualcosa di assoluto da cui non si può prescindere. Agostino d'Ippona diceva in proposito che chi sostiene l'impossibilità di ogni certezza è destinato a contraddirsi, perché non volendo dà sempre per scontata una certezza, ossia la certezza che non vi sono certezze. Per quanti tentativi uno faccia, non si può mai negare del tutto l'esistenza di una verità assoluta, verità che si manifesta proprio nella scoperta della relatività del mondo delle apparenze.

Per tutto questo vale il discorso fatto in precedenza.
L'autore assume come criterio di dimostrazione della presunta impossibilità della posizione relativista proprio il paradosso, che come ho detto prima si risolve se e solo se si mantengono separati la categoria e gli elementi che fanno parte di quella categoria.

Se separi qualcosa dal tutto, non è più il tutto, quindi non intendi tutto.
Semplice. E non se ne esce.

Citazione:
L'omino bidimensionale non ha accesso alla tridimensionalità.

Quello che può percepire della sfera è solo un cerchio e cioè la proiezione della sfera nelle due dimensioni.

Ma questo non vuol dire che il cerchio è falso, che non è realtà.

Il cerchio che percepisce è un aspetto (una parte) di una realtà più vasta, perché per percepirla nella sua completezza è necessario essere nella tridimensionalità e avere uno "strumento" che permetta di percepire la sfera nella sua completezza.

Cometi dicevo, questa è l'esemplificazione della relatività del punto di vista, non è una dimostrazione dell'esistenza di una realtà altra.

Lo so. Infatti non voleva essere una dimostrazione.

Citazione:

Perchè, sia la realtà bidimensionale che tridimensionale esistono nel momento in cui uno ne fa esperienza. E per uno, intendo un individuo, non una specie o un popolo. Un individuo può fare o meno l'esperienza di una realtà altra, se la fa esiste per l'individuo se non la fa non esiste.

Ste, è inutile ribadire ancora la soggettività delle esperienze e conoscenze dell'individuo.
La cosa è assodata e mai nessuno l'ha messa in discussione.

Citazione:

Non sta scritto da nessuna parte, non c'è nessuna legge inscritta nel creato che chicchessia debba andare oltre un qualcosa, ne che esista questo qualcosa come limite da superare. Sono soltanto interpretazioni che per quanto siano state fatte da saggi, o mistici di ogni tempo, lasciano il tempo che trovano nel momento in cui sappiamo che l'apprendimento avviene solo e soltanto a livello individule tramite la propria esperienza personale.

Infatti io non l'ho mai detto che esista un qualsiasi obbligo a riguardo.
Ho sempre detto che secondo me le cose stanno in un certo modo. Se poi qualcuno vuole verificarle, lo faccia.

Citazione:

Se il bidimensionale è ben conento di stare nella sua dimensione, e non vuole andare oltre questo livello può significare che non sia in grado di superare il livello, che debba fare per bene l'esperienze del livello bidimensionale, non significa per forza di cose che qualcuno lo voglia mantere forzatamente a quel livello o che sia il condizionamento della sua mente a manternerlo li.

Certo che no.
Ma è possibile che sia così.
Io dico che sono vere entrambe, in senso generale, ma dipende dai casi.

Questo significa che concordo con l'esposizione che ha fatto incredulo, fin dal primo post.
Poi se uno è contento di identificarsi con una piccola parte di sé e non sente il bisogno di andare oltre, non sente il bisogno di verificare se quello che crede di essere è falso ed è contento così, sono contento per lui.

Citazione:

Allo stesso modo chi vuole andare a vedere il terzo livello, non è che è più bravo, più competente o più libero di quello che rimane nel secondo. magari ha conosciuto già il secondo livello ed è pronto per il terzo.

Più bravo, più competente etc. non mi interessa, sono concetti troppo soggettivi (giudizi).

La libertà invece è un qualcosa di oggettivo.
Io sono più libero del verme equatoriale, perché ho un mondo di scelte e di esperienze possibili in più rispetto a lui, così come chi vive nella terza dimensione le ha rispetto a chi vive nella seconda.

Citazione:

Capisci che questi aspetti non sono assoluti ma relativi?

Per niente.
Se è vero che esiste un mondo intero a cui noi potremmo avere accesso, e se è vero che questo mondo ha intere dimensioni (ma basta una) in più rispetto a quello in cui viviamo "normalmente", la cosa è assolutamente oggettiva.

Che chi vive con la sfera abbia maggiori possibilità, e per cui maggiore libertà di chi vive nel foglio, è oggettivo.

Citazione:

Essere assoluto significaa forzare uno del secondo livello a dover andare nel terzo anche se non lo vuole perchè la verità sta nel terzo...

Non è vero. Si forza se si forza.
Io non forzo nessuno, dico delle cose. Stop.
Dico che secondo me le cose stanno così. Stop.
Mica ho fondato una religione e ti dico che DEVI vivere col dito nel culo...

Ma dico che andando "oltre", si apre un intero universo.
Non ti interessa o non ci credi?
Va bene così, sul serio.

Citazione:

... invece la verità sta anche nel secondo, come nel primo. Sono modi diversi di vedere le stesse cose che dipendono in gran parte dall'esperienza del soggetto.

Che è ESATTAMENTE quello che ho detto io con l'esempio dell'omino, quando ho detto che il cerchio che lui percepisce, è reale. E' reale ma non completo, perché nella terza dimensione capisci che quel cerchio è parte di una sfera.
Quindi sono reali entrambe le percezioni, ma una è parziale, l'altra totale.

Citazione:

Quindi è una realtà oggettiva che i vermi dell'equatore non possono vivere nel ghiaccio e nella lava. Di queste realtà oggettive, ne puoi trovare moltissime.

Si moltissime certo, e sono quelle che maggiormente prendono l'emotività e l'interesse umano. Infatti stiamo discutendo da numerosi post di vermi, di farfalle, di bruchi, di bicchieri di vetro, di campi di calcio, di case, di pere e compagnia bella.

Vuoi fare una prova?
Butta li una discussione dal titolo "quanto sono lunghi i campi di calcio ?"
Oppure che ne so quanta benzina consuma un auto che fa 12 km/l nel tragitto tra roma e milano.

Dopo un paio di risposte, tutto esaurito.
Prova a discutere invece di giustizia, di bene e male, di religione, di economia (qui lo so per esperienza su questo forum ) e non ci sarà mai una discussione che avrà una fine, non ci sarà mai una verità, ci saranno soltanto le verità soggettive a cui ogni soggetto crede.

Non capisco il senso di questo intervento.
Io parlo di realtà oggettive (vermi e martellate sulle palle ) e tu mi tiri fuori l'emotività delle persone o le visioni personale sull'economia o sulle religioni.
Che c'entra?

Citazione:

Se l'omino crede di essere la propria mente razionale e che di conseguenza "tutto viene interpretato da essa", come hai detto, e quindi niente può essere compreso se non tramite essa, non avrà nessuna possibilità di uscire dalla visione bidimensionale, perché semplicemente per lui non esiste altro, per lui oltre la bidimensionalità non c'è niente.

E allora, mi sto chiedendo, io come ho fatto?
Come ho fatto a liberarmi di diversi falsi ego inutili attraverso l'uso della mia mente? Ritieni che sia un miracolo? O pensi che sia anche io vittima di un falso ego?

Non posso sapere niente delle cose che mi hai chiesto, come potrei?

Io posso solo leggerti e percepire certe cose di te e siccome gli altri mi interessano molto, cerco di chiarire il più possibile le idee e convinzioni altrui, come hai visto, sono un bel rompiballe, e lo sono di proposito, perché spesso nemmeno le persone stesse sanno cosa intendono con certe parole. Vedi "relatività", qui nessuno è riuscito ad essere coerente con la convinzione di essere relativista, ad ora.
Ed è solo un esempio tra vari.
Non dico per te in particolare, ma la chiarezza delle proprie convinzioni, è una cosa rara , vedi il giochino mentale, che rivela che quello che si considera oggettivo (quello a cui si è pensato) è in realtà una credenza.

Inoltre le tue domande presuppongono che tu sia entrato nella terza dimensione, per rimanere con quell'esempio. Io questo non lo posso sapere se è vero.

Inoltre non hai parlato molto di queste tue esperienze, anzi, ne hai parlato molto poco, quindi non ho elementi a sufficienza per farmi una mia idea (che potrebbe comunque essere sbagliata ovviamente).

Solo come esempio: come posso sapere che quello che chiami "mente" lo sia realmente, e non ci sia di mezzo magari un po' di Essere e/o di Spirito? Quindi, come posso sapere se ti sei liberato dai falsi ego solo con la mente?
Qui non ci si capisce nemmeno sui termini, figurati su queste cose così impalpabili.

Citazione:

Forse te lo sei dimenticato, ma ho affermato sin dall'inizio che per me non siamo entità solamante fisiche-mentali ma siamo anche spirituali. Non ho mai contestato l'esistenza della spiritualità, o sempre riconosciuto la tua come riconosco quella di Incredulo. Tuttavia io ho una approccio diverso alla spiritualità, mi sento in contatto con la mia parte spirituale, lei non ha nulla da dire in quanto non mi comunica niente per cui, sono estremamente felice della mia attuale situazione.
E, inoltre, mi guardo bene da dire a te, a incredulo o qualsiasi altra persona che sia credente o meno in qualcosa di spirituale, che la mia via sia la via giusta.

Anche io ho sempre detto che ognuno deve trovare la sua Via.

Guarda che l'unica vera differenza sta nel fatto che io affermo che la Verità esiste, tu no.

Come ognuno arriva alla Verità, è un discorso completamente diverso e io ho sempre affermato che esistono tante Vie quanti siamo, perché ognuno vive in uno spazio-tempo unico ed irripetibile, istante per istante.
Ma ho anche sempre detto che tutti abbiamo un corpo, una mente ed uno Spirito, quindi certe cose valgono per tutti.

Per esempio, muoversi in rilassamento è il modo normale di muoversi, non perché lo dico io, perché siamo fatti così.
Un giorno ho sentito una persona che lo diceva. La cosa mi ha incuriosito. Ho passato anni a verificare, tutti i giorni, e finalmente ho avuto la conferma personale al di là di ogni possibile dubbio, anzi, milioni di conferme.
Quindi lo dico, perché magari interessa a qualcun'altro e perché so che muoversi nel modo normale, significa anche salute, Armonia, Gioia ed Amore infiniti. (Stop )

L'ho appena detto a slobbysta: se la signora trova la sua Armonia con la salsa cubana, ottimo! Un altro metodo che magari serve anche ad altri.
Che problema c'è?

Segue --->

Citazione:

Quindi crea la religione del dio-punto con tutto il circo a seguito... ...Poi un altro profeta si imbatte nell'ombra ovoidale della sfera e dichiara che Dio si è mostrato a lui e solo a lui, e che Dio è un ovoidale non un punto. Quindi il profeta del dio-punto è un impostore. Anche lui crea una religione, quella del dio-uovo con tutto l'ambaradam.. e si fanno la guerra... su un foglio di carta.

E' questo il negativo di tutta la questione. Su cui insisto...


---> è perché insisti su qualcosa su cui qui nessuno ha mai detto niente?

Qui nessuno si è messo a predicare.
Qui tutti hanno solo esposto le loro idee e visioni.
Quindi, perché insisti su questa cosa?

Ho pure fatto la parodia con il dio-punto e il dio-uovo... poi c'è anche il dio-linea del profeta sveglio perché noi stiamo facendo ruotare la sfera sul foglio e lui vede un punto muoversi... siccome è sveglio capisce che anche il tempo è diverso per Dio, quindi unisce i puntini e si ritrova con un dio-linea... e ricomincia il massacro di innocenti...


Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=42&topic_id=7424&post_id=268237