alroc ha scritto:
Ma se noi facciamo esperienza grazie al mondo virtuale, significa che anche dal mondo virtuale a noi c'è comunicazione.
Cosa è che permette questa comunicazione?
Il fatto che siamo i creatori.
Io non ho mai parlato di materia, ho sempre parlato di interazione, senza specificare di che si tratta, proprio perché c'è contraddizione.
Sei sicuro? E qui cosa dicevi?
Un mondo-ambito-dimensione totalmente virtuale non può interagire con un mondo-ambito-dimensione totalmente reale, se non attraverso un "qualcosa" che è reale.
Ciò che è reale è la COMPRENSIONE sia dal virtuale al reale sia dal reale al virtuale. Noi comprendiamo ogni volta più in profondità.
Qui ti sei incartato.
Noi siamo tutto anche esperienza. Nel reale l'esperienza è un tutt'uno, nel virtuale è dia-logica.
3) La coscienza interagisce con il mondo virtuale, perché hai detto che questo mondo virtuale è creato affinché la coscienza faccia esperienza, quindi ci deve essere interazione nei due sensi.
4) Questa interazione è possibile solo attraverso qualcosa di reale, quindi oltre la coscienza esiste qualcos'altro di reale.
E' logica basilare.
L'unico modo di superare la contraddizione, mantenendo la tua teoria in parte, è affermare che tutto è virtuale e che l'esperienza non è reale ma virtuale.
Ti ho già risposto. Non c'è niente oltre la coscienza è la creatrice di ogni cosa. Non può esserci qualcosa di reale oltre la coscienza. È come se dicessi che c'è qualcosa oltre il Tao. La coscienza è il punto d'origine.
L'esperienza non può essere virtuale essa è lo scopo della virtualità.
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