Re: Chi siamo veramente, cosa siamo veramente?

Inviato da  invisibile il 3/5/2015 22:41:35
Citazione:

effeviemme ha scritto:

Qui ho bisogno di input...

Ho perseguito un certo allenamento NON a svuotare la mente, MA ad occuparla con la concentrazione su un unico argomento; mi accadeva, ed a volte ancora, quando mi occupo di un problema pratico, quando devo risolvere dei problemi inerenti attrezzature sulle quali lavoro.

Significa, se ho capito bene, di dover applicare un procedimento simile ma inverso?

Se ho capito cosa intendi, ma non ne sono sicuro, la risposta è no.
Nel senso che avere la capacità di concentrarsi su quello che si decide di concentrarsi è fondamentale, ma è solo un aspetto del "vuotare la mente".
Anche in questa tua domanda, traspare il modo in cui funziona la mente razionale:

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Non è con la mente che vuoti la mente, e qui, se cerchi di capire con la mente razionale, i neuroni arrivano a 100°

Con "cosa" nella citazione appena sopra, il discepolo cercava la sua mente senza trovarla, ricerca che ha fatto si che la sua mente si pacificasse? Con la mente? Sembra proprio di no...

Non si tratta di "processo inverso" nel senso "binario" del termine, lo è al limite nella descrizione generale del re-imparare a tornare in quello stato dell'Essere, ma è solo una "immagine", una descrizione di carattere generale e non è una cosa meccanica-mentale, è molto di più.

Citazione:

Se si, penso che si debbano creare le condizioni favorevoli;

Questo serve quasi sempre, specialmente all'inizio, perché usare la mente come ci è stato insegnato è per noi la "normalità", è diventato automatico e quindi va disinnescato quell'automatismo, tra le altre cose.

Ricorda che la tua mente, come quella di tutti, sta esaminando la questione con i suoi limitati mezzi e non potrà in nessun caso arrivare a comprendere in modo completo questa realtà. Lo potrà fare al massimo delle sue capacità, e per cui sempre e solo entro i suoi limiti, solo dopo che avrai vissuto l'esperienza più e più volte, perché stiamo parlando di un UNIVERSO VIVENTE CHE NOI SIAMO, non di un nuovo programma caricato nell'hard disk della mente.

Citazione:
...penso che si debbano creare le condizioni favorevoli;
Quali sono (o quali potrebbero essere: immagino non ce ne sia solo un tipo) e con che procedimenti si possono realizzare?

Mi ci potrei cimentare se non altro per ...saggiare il terreno.
O sarebbe una partenza col "piede sbagliato"?

Nessuno può dirlo.
E' stato detto molte volte qui e non solo da me, ognuno ha la sua Via e trovarla fa parte della Via stessa.
La mia è stata appassionarmi alle filosofie orientali fin dall'adolescenza, per poi, molti anni dopo, incontrare il Tai Chi ed ancora dopo la Meditazione.
Ci sono persone, non molte, che ci arrivano senza bisogno di pratiche, altre fanno di tutto e di più ma non ci arrivano.
Non esiste un metodo che funziona per tutti, ma nelle varie tradizioni spirituali si sono sviluppate pratiche assai diverse, in parte per "andare incontro" alle diversità delle persone, in parte a causa delle diverse visioni di chi tali pratiche ha creato.

Quando qualcuno mi chiede quello che mi hai chiesto tu, rispondo sempre "non lo so", perché è semplicemente la Verità.

Quello che so per certo, è che il tuo Spirito lo sa.

Siccome ben pochi hanno un rapporto consapevole con il proprio Spirito, un buon metro di valutazione è l'intuito (che spesso ha a che fare strettamente con lo Spirito).
La prima cosa è capire se c'è un vero interesse, se qualcosa in te ti spinge verso queste "cose" e/o se qualcosa "fuori di te" ti sta "attirando" perché anche questi spesso sono "segni" dello Spirito.

Poi, come in qualsiasi cosa che si intraprende nella Vita in modo sano e saggio, si fa un piccolo passetto... poi un altro... e si vede "come va"... se va bene è possibile che sia la direzione giusta e quindi se ne fa un altro, altrimenti si prova in un altra direzione.

In linea generale mi sento di consigliare la Meditazione a tutti (il Tai Chi è molto più complesso per vari aspetti), ma è necessario trovare una pratica (perché ce ne sono veramente tante) genuina, non alterata e non inventata da qualche matto o mascalzone come ce ne sono tanti, anche in questo campo.
Quindi cercare qualcosa che appartenga alla tradizione millenaria di qualche scuola spirituale, come il taoismo o il buddismo ma che si riesca ad essere ragionevolmente sicuri che siano rimaste genuine.
Ce ne sono di molto semplici, come quella di concentrarsi sulla respirazione e lasciare perdere tutto il resto ed in genere quelle troppo complesse, con recitazione di mantra o simili non mi danno molta fiducia, ma anche qui non c'è una regola assoluta.

C'è un altro aspetto interessante e significativo su questo stato dell'Essere.

In realtà non è vero che la mente è sempre in attività e sempre piena, perché se così fosse nessuno vivrebbe più di 20/25 anni.
Tutto ciò che esiste DEVE passare diversi stati dell'Essere e in questo divenire è necessario che ci siano fasi i attività e fasi di riposo, altrimenti la vita naturale di quell'essere si accorcia, e di molto.
Quindi esistono "sistemi di sicurezza", che su questo aspetto della mente sono inconsci e molto in profondità in noi, che fanno si che in ogni caso la mente si vuoti, "stacchi", magari per pochissimo tempo ed in modo tale da risultare totalmente inconsapevole, non percepibile dalla coscienza.
La realtà è che molto spesso questo accade in noi senza che noi lo percepiamo.
Accade in molte situazioni:

Stai scrivendo un post a me.
Ci pensi e ci ripensi, scrivi, correggi, rileggi... e nel fare non sei consapevole di te stesso in modo completo.
Premi invio, lo rileggi un ultima volta e ----> TI ALZI DALLA SEDIA perché ti è venuta sete.
In quella transizione, e ancora con poca o nulla consapevolezza di te stesso, molto velocemente la tua mente va in "stop" e si vuota, almeno in parte, per un instante.
Poi inizi a pensare a dove sta il bicchiere etc. ed ecco che il motore è ripartito e che la tazza si riempie di nuovo.

E' come la valvola di una pentola a pressione che sta aspettando un tuo attimo di inconsapevolezza (quando "molli l'osso" per un momento) per sfiatare un po'.

Questo per dire che in relatà, quello stato dell'Essere è sempre molto vicino a noi e per illustrare un aspetto di quello che dicevo prima: in un certo senso, la difficoltà è una illusione, ma anche questo, in genere, lo si comprende solo con l'esperienza e spesso è necessario ripeterla consapevolmente più volte prima di iniziare a "vedere" questo tipo di realtà.

Quello che puoi fare subito e verificare se è vero che la tua mente va in riposo, spesso, anche solo per degli istanti, ma non posso assicurarti che tu riesca a percepirlo. Da quello che mi hai detto sul tuo allenamento e disciplina sulla concentrazione è possibile.
Se vuoi fare questa osservazione, fai attenzione ai momenti di transizione, quando passi dal fare una cosa ad un altra, ma senza bruciare neuroni, mi raccomando

Seriamente, usare la forza, anche quella mentale, significa andare nella direzione opposta a quello che si sta cercando di fare. Va fatto con "leggerezza" e semplicità, come quando ti giri ad osservare un uccellino che si è posato sulla finestra.
Basta osservare il fenomeno.

Non è un caso che nel Tai Chi, per esempio, oltre a varie indicazioni, si richiede di "non usare la forza, di nessun tipo".

Ciao

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